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Mercato auto Italia: il consuntivo del 2013

02 gennaio 2014

Il bilancio finale del 2013 mette in evidenza la perdita di 100 mila consegne rispetto al 2012, il 7,1% in meno.

Mercato auto Italia: il consuntivo del 2013
NON È ANCORA SVOLTA - Il mercato italiano dell’auto ha chiuso l’anno con un piccolo colpo di reni. Dopo un lunghissimo periodo di sofferenza il mese di dicembre 2013 ha fatto registrare un aumento dell’1,4% delle immatricolazioni di auto nuove. Potrebbe essere un fatto da salutare con entusiasmo, se non fosse che rispetto al 2012 dicembre 2013 ha avuto un giorno lavorativo in più e inoltre l’ultimo mese del 2012 fu particolarmente negativo, segnando una diminuzione del 22% sul 2011.
 
APPENA SOPRA L’1,3 MILIONI - Fatto sta che nei confronti di un anno fa il bilancio di dicembre vanta 1.225 immatricolazioni in più, mentre il consuntivo annuale riesce per un soffio a stare sopra la soglia di 1,3 milioni di veicoli (1.303.534 per la precisione), quando il 2012 era fu ancora oltre 1,4 milioni (1.403.010). Le unità in meno sono poco meno di 100 mila, con un calo del 7,1%. 
 
QUOTA DIESEL IN CRESCITA - Per tipo di alimentazione, le auto diesel risultano ancora le preferite, e sia per quanto riguarda il mese di dicembre che i dodici mesi dell’anno la loro quota è in aumento: dal 52,2 al 55,2% a dicembre e dal 53,4 al 54,1% nell’intero anno. Risultati in sensibile aumento hanno segnato le ibride (94,9% in più a dicembre e 118,4% da gennaio a dicembre; 1.456 le unità immatricolate a dicembre e 14.939 nell’anno). Molto bene stanno andando le auto a metano, con 5.216 unità nuove immatricolate a dicembre e 68.059 nei dodici mesi, con incrementi rispettivamente del 35,1% e del 26,6%. 
 
UTILITARIE UBER ALLES - Molto emblematici sono i dati relativi alle categorie di auto. Una classificazione che fa segnare un aumento della propria quota di mercato è quella delle utilitarie; tutte le altre lamentano riduzioni di peso nella “torta” complessiva del mercato. Le utilitarie sono anche le più numerose (38.159 a dicembre e 537.669 nei dodici mesi 2013, con aumento rispettivamente del 5,6% e dello 0,5%). 
 
CROSSOVER MON AMOUR - In base alla tipologia della carrozzeria, è sempre più impetuosa la crescita delle crossover, che a dicembre sono aumentate del 38% (con 11.009 immatricolazioni) e nei dodici mesi del 2013 hanno totalizzato 141.437 unità immatricolate contro le 119.609 del 2012; il che significa un aumento del 18,2%. In aumento sono anche le monovolume piccole, passate dalle 73.530 dell’intero 2012 alle 94.820 di quest’anno, con un incremento del 28,9%. In calo del 20% sono le fuoristrada, passate da 126.004 a 100.776. Quanto alle berline, che restano comunque la tipologia preferita (con 773.821 unità registrate) sono dimnuite del 7,9%, con leggero ridimensionamento anche della quota di mercato (dal 58,123 al 57,5%).
 
PANDA FORTE, GOLF SEMPREVERDE - Il modello più venduto sia a dicembre che nell’intero 2013 è la Fiat Panda (nella foto in alto), rispettivamente con 6.762 e 101.609 immatricolazioni. Seguono la Fiat Punto, la Lancia Ypsilon, in entrambre le classifiche. Tra il risultato di dicembre e quello dell’anno ci sono invece differenti posizioni per le posizioni a seguire: a dicembre in quarta posizione risulta la Ford Fiesta, mentre nell’anno c’è la Fiat 500. Da notare l’andamento della Volkswagen Golf, che in tutto l’anno ha già totalizzato 33.709 immatricolazioni. A dicembre sono state 2.640.
 
MARCHE: CHI SALE E CHI SCENDE - Infine il confronto marca per marca, che presenta esiti parecchio diversi, anche in sensibile contrasto con l’andamento del mercato nel suo insieme. A fronte del citato aumento dell’1,4% registrato a dicembre, ci sono marche che fanno segnare exploit a due cifre, come la Volkswagen (+25%, con 7.532 immatricolazioni, che peraltro non fanno variare il segno del bilancio annuale: -7,3%, con 105.322 unità). Poi la Opel, che a dicembre ha visto le sue immatricolazioni aumentare del 23,2% (5.297 unità) mentre nel bilancio dei dodici mesi è in calo del 10,5%. Incremento a due cifre anche per la Ford, che con 6.110 unità a dicembre e 87.417 nell’anno è la terza marca in classifica sia nel mese che nei dodici mesi; percentualmente è in aumento del 15,4% a dicembre e in calo dell’11,7% nell’intero 2013. Infine, dato da sottolineare sono le performance delle due “premium” Mercedes e BMW. La prima risulta in calo a dicembre (3.283 immatricolazioni, cioè il 3,4% in meno del 2012) ma in aumento nell’intero anno, con 45.546 unità registrate, pari a un incremento del 7,5%. La BMW invece è cresciuta del 7,9% a dicembre (3.328 unità) e nel consuntivo da gennaio a dicembre è stazionaria, registrando un aumento dello 0,1%. La Fiat, con 18.013 unità immatricolate a dicembre e 279.279 nell’anno, risulta in calo rispettivamente dell’1,1% e del 5,3%.


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Ritratto di Ciro1594
2 gennaio 2014 - 21:29
2
sinceramente pensavo peggio..."solo" 7% in meno...e sembra che tutto sommato le cose nn vadano poi così male in casa Fiat che da poco ha acquisito il 100% della Chrysler ;)
Ritratto di as.crni
2 gennaio 2014 - 22:54
Quasi un milionee di auto in meno rispetto a qualche anno fa, messi bene, molto bene.comunque tutto ciò è la fotocopia del paese
Ritratto di Veloce
3 gennaio 2014 - 12:19
il numero di auto resta comunque sproporzionato rispetto alla popolazione, vuoi per le carenze del trasporto pubblico, vuoi per gli incentivi all'acquisto di qualche anno fa. In altre zone invece le persone non possono più permettersi i costi fissi legati alle 4 ruote...
Ritratto di lucios
3 gennaio 2014 - 06:26
4
....nazionali, in pompa magna, parlavano di un passo nuovo con questo +1,4................mah, chissà? Per ora siamo a quota 1.3 milioni.....e a gennaio ci saranno, tares, mini imu, + tutti gli aumenti...............
Ritratto di fabri99
3 gennaio 2014 - 09:43
4
L'Italia ormai non è più vivibile se si ha un'auto o se si ha intenzione di comprarne una, non c'è da stupirsi di fronte a questi dati.
Ritratto di Veloce
3 gennaio 2014 - 09:46
scatenate il flame Italiofili vs. Esterofili
Ritratto di wiliams
3 gennaio 2014 - 11:40
In DICEMBRE le immatricolazioni sono aumentate dell 1,4%?Questo dato come al solito è un dato falso,nel senso che come al solito alla fine di ogni anno molte concessionarie per raggiungere certi obbiettivi di vendita iniziano a immatricolare le loro auto come KM ZERO,quindi nulla di nuovo,la realtà vera è che in ITALIA più nessuno compra auto nuove e anche per il 2014 non ci sarà nessuna svolta.
Ritratto di V1rgi00
3 gennaio 2014 - 11:55
1
Io penso che apparte la crisi, il parco auto italiano sia saturo.
Ritratto di NURS
3 gennaio 2014 - 12:24
 
Ritratto di MatteFonta92
3 gennaio 2014 - 17:30
3
Anche questo è vero, però bisogna considerare anche che in Italia (soprattutto al Sud) circolano ancora moltissime auto piuttosto v.ecchie: l'età media del parco auto italiano è infatti di circa 7 anni e mezzo per vettura. Quindi, volendo, il mercato per i nuovi modelli ci sarebbe, ma la crisi e i continui aumenti delle tasse spingono molta gente a tenere l'auto che già possiede, anche se v.ecchia e malmessa.
Ritratto di PariTheBest93
3 gennaio 2014 - 19:04
3
Io sapevo che l'età media in Italia è di 9,2 anni, media salita per via di questi anni di vacche magre (pochi anni fa era di 8,7-8,9 anni)... Per il resto sono d'accordo ;)
Ritratto di MatteFonta92
3 gennaio 2014 - 19:20
3
Mh, vorrà dire quindi che i dati in mio possesso non erano molto aggiornati... ;-) ma tanto cambia poco, e, soprattutto, cambia in peggio: avere un'età media di circa 9 anni per vettura significa che in Italia circolano ancora tantissimi "catorci" poco sicuri... del resto, basta vedere quante Panda e Punto degli anni '80 e '90 si incrociano tutti i giorni in giro per le strade per farsi un'idea. E, ovviamente, la crisi non aiuta il ricambio di auto nel nostro paese.
Ritratto di PariTheBest93
3 gennaio 2014 - 20:11
3
Esatto, ma c'è pure da dire che in Italia siamo il paese più motorizzato d'europa infatti mediamente ogni famiglia ha almeno 2 auto, difficile restire alla tentazione di spennare la gallina dalle uova d'oro, ma se si allentasse la pressione fiscale sono certo che le vendite si impenneranno, perché in molti rimandano a domani (cioè un lontano domani) l'acquisto di una più sicura ed ecologica auto nuova!
Ritratto di MatteFonta92
3 gennaio 2014 - 20:31
3
Esatto... infatti non è un caso che le (poche) auto che si vendono ancora in Italia siano tutte a GPL o metano, poiché (in genere) sono quelle meno inquinanti e più economiche da mantenere. La nuova Panda, per esempio, vende praticamente solo nelle versioni col TwinAir Turbo a metano... altrimenti, hai voglia!
Ritratto di Mattia Bertero
3 gennaio 2014 - 16:42
3
Sai che novità sta notizia...
Ritratto di Scatnpuz
4 gennaio 2014 - 10:15
Con le tasse così alte (IVA, ipt, bollo, accise e balzelli sulla benzina) ormai si compra l'auto solo per necessità estrema e non più come bene di lusso! Il problema grave è che nessuno compra più nulla: appartamenti, case, ville, moto, gioielli, orologi, crociere, settimane bianche, viaggi, e qualsiasi altro bene che fino a poco tempo fa generava ricchezza x le casse dello stato derivante dalle tasse dirette ed indirette! Hanno fatto in modo che nessuno consumi più....e che ad ogni bene/servizio consumato si generasse la tassa x le casse statali e che si producesse ricchezza. Stanno fermando completamente il volano dell'economia! Esempio delle auto di lusso: DISTRUTTO AZZERATO ANNIENTATO un mercato nel quale fino ad un paio di anni fa faceva ricco lo stato: ogni pieno da 120/140€.... si pagavano oltre 100€ di tasse, il bollo era già di altissimo , ogni tagliando, cambio gomme, e intervento in officina si muoveva l'economia e si pagavano tasse.... oggi lo zero assoluto! Il superbollo a distanza di qualche mese ha fatto solo perdere soldi allo stato, dato che chi aveva un'auto l'ha svenduta (quasi sempre x esportazione) e nessuno compra più le nuove! Il gridare "al lupo al lupo" di controlli fiscali sui possessori...idem!... Non sarebbe stato meglio incrociare dichiarazioni di redditi con gli intestatari di queste auto della motorizzazione? Penso che in 5 nanosecondi si sarebbero evidenziate tutte le posizioni "non congrue e coerenti" da andare a verificare! Così non distruggevi un mercato e colpivi gli evasori con sanzioni salatissime! L'aumento dei carburanti ha solo prodotto una contrazione dei consumi e direttamente di entrate dato che del prezzo pagato alla pompa, quasi tutte sono tasse , accise e balzelli; il costo industriale è quasi..."trascurabile". Ora anche i pedaggi autostradali: da 1/1/2014 la tratta Padova est - Mirano è passata da 0,80€ a 2,80€ x 10km. Previsione x i prossimi mesi: diminuzione dell' uso dell'autostrada con conseguenti minori entrate x i pedaggi, congestione delle strade statali della zona con maggiore inquinamento nei vari centri abitati, minore scambio tra città di clienti (dei vari centri storici e centri commerciali). Risultato disastroso come sempre! Continuiamo così.... Meditate gente, meditate.
Ritratto di metacril
7 gennaio 2014 - 12:05
la media di km annuali percorsi dall'utente medio è in drastico calo eppure il diesel rimane sempre il più venduto.tenendo conto dei problemi (e non pochi) che stanno dando i filtri antiparticolato è una scelta che non mi spiego.
Ritratto di PariTheBest93
7 gennaio 2014 - 15:42
3
Evidentemente non fanno molta strada in città...