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Mercato auto italia: a settembre torna (timidamente) a crescere

Pubblicato 02 ottobre 2014

Nel mese appena concluso si contano 110.436 immatricolazioni: un aumento del 3,3% rispetto al settembre dello scorso anno.

Mercato auto italia: a settembre torna (timidamente) a crescere
UN PO’ DI SOLE - I dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti confermano che a settembre 2014 c'è stata una timida ripresa nelle immatricolazioni: con 110.436 unità (il 3,3% in più rispetto allo stesso mese del 2013), gli italiani hanno invertito la tendenza di agosto che aveva fatto segnare un -0,20%. Il numero delle nuove immatricolazioni nei primi nove mesi dell'anno sale così a quota 1.036.499: il 3,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Per la prima volta nel 2014, poi, torna a crescere il gruppo Fiat che, a settembre, ha fatto segnare +4,4%: la Fiat Panda, la Lancia Ypsilon e la Fiat Punto occupano in quest’ordine le prime posizioni sul podio, seguite dalla Volkswagen Golf, dalla Ford Fiesta e dalle Fiat 500L e 500. Chiudono la classifica dei 10 modelli più venduti a settembre la Renault Clio, la Volkwsagen Polo e la Citroën C3.
 
MA LA “VECCHIETTA” NON SI CAMBIA… - Se i segnali sono positivi, resta comunque difficile parlare di ripresa, dato che i numeri delle immatricolazioni sono ancora vicini a quelli che si registravano alla fine degli Anni 70. Come fa notare Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia (l'associaziona nazionale delle imprese della filiera automobilistica), le famiglie rimandano l'acquisto di una nuova vettura “nonostante nel 2013 l’età media delle vetture sia salita a 12 anni e due mesi per le vetture a benzina e a sette anni e sette mesi per quelle a gasolio”.


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Ritratto di IloveDR
2 ottobre 2014 - 08:39
3
chi vuole una "nuova" auto si rivolge all'immensità di Km.0 ed ex-noleggio...si risparmia qualche migliaio di Euro ed hai un'auto praticamente nuova
Ritratto di mecner
2 ottobre 2014 - 09:09
Un valore così modesto lascia pensare solo ad una oscillazione al rialzo dovuta - magari - alla cambio semestrale del parco auto delle Società di Noleggio o di Car Sharing. Indice troppo modesto per poter rappresentare......qualcosa. Meno che MAI un indicatore di........ripresa.
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
2 ottobre 2014 - 10:28
La mai generazione, molto meno tecnologica delle ultime, ha potuto , in larga parte, togliersi qualche soddisfazione. Fra di esse la passione per l'auto, passione vera, non ostentazione. Oggi i parametri del possibile sono variati ed il valore del bene auto ha subito modifiche. Oggi i traguardi da raggiungere sono altri e per certi versi stiamo torniamo indietro ( a parte la tecnologia che è sempre validissima ma , a mio avviso, occorrerebbe stabilire dei limiti anche settoriali in maniera da favorire la sopravvivenza dei piu'..) . La nostra mente era occupata, da concretezza diverse e poche, come dicevo, la passione per le auto era una di queste. Riportare le vendite ed i dati relativi ritengo sia abbastanza inutile . Forse controproducente. Visti i tempi, con tristezza, proporrei di diminuire l'enfasi relativa ad auto sopra i 35/40 mila Euro. Interessa ad una fascia ridotta di clienti. Fascia che si identifica facilmente ( in larga parte) con i protagonisti negativi dello stato in cui si trova l'Italia. E così la passione scema, l'interesse diminuisce perchè si aprono tante, troppe riflessioni. Un barbiere guadagna 100 mila Euro, uno stenografo 200 mila....... 21 sigle sindacali protestano..? Che auto pensiamo compreranno queste persone..? Purtroppo a questi privilegiati pubblici accosteremmo auto di un certo tipo e l'accostamento ti trasmette solo nausea. I media tutti dovrebbero rivedere certe impostazioni, tornare con i piedi per terra valutare e dare spazio di ragionamento ancora di piu' quelle auto che onestamente fanno il loro dovere come se fossero l'emblema di quella parte di noi che non ruba ( in una maniera o nell'altra). E' di onestà che abbiamo TERRIBILMENTE bisogno anche nelle auto. Mi rendo conto che il ragionamento è indigesto e che il consumismo illogico e forzato ci ha rovinato. Se non invertiamo certi atteggiamenti ,come il disvalore dell'apparire, che piano piano ci hanno portato a questo punto, ci aspettanno decenni da medio-evo.
Ritratto di Boys
2 ottobre 2014 - 14:15
1
Non solo il tuo ragionamento non è indigesto ma addirittura non fa una grinza...condivido tutto!
Ritratto di Necchi
2 ottobre 2014 - 13:17
Per fare un balzo in avanti devono togliere il superbolloooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!
Ritratto di niko91
2 ottobre 2014 - 19:29
é una Peugeot ma non la conosco
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
3 ottobre 2014 - 12:05
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di ilpongo
2 ottobre 2014 - 21:06
5
Se dovessimo entusiasmarci per tali dati (giustamente da Mecner identificati in sbalzi occasionali) saremmo come Ivan Capelli quando commentando un recente GP di Korea si accorse che Alonso recuperava qualche millesimo a Vettel: poi in proiezione capì da solo che sarebbero serviti circa 200 altri giri perchè il ferrarista raggiungesse il rivale....