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Mini classica elettrica? Ci pensa la casa

Pubblicato 25 gennaio 2022

Con il programma Mini Recharged la fabbrica di Oxford propone una conversione in elettrico dell’iconica city-car nata nel 1959 dal genio di Alec Issigonis.

Mini classica elettrica? Ci pensa la casa

ELETTRICO SALVAVITA - In pieno clima di transizione ecologica, con il cappio delle norme anti-smog che di questo passo finirà per strangolare con sempre più veemenza le auto con il motore a scoppio più datate, un modo per tenerle in vita ancora a lungo potrebbe essere convertirle in elettrico. Al gruppo BMW è parsa questa la soluzione più logica, nonché politically correct, per accompagnare nell’era della mobilità green la Mini classica, quella progettata negli Anni 50 da Sir Alec Issigonis e divenuta un vero mito, non solo automobilistico, grazie a un mix più unico che raro tra stile elegante, dimensioni ultracompatte e prestazioni brillanti.

UN MITO IMMORTALE - La Mini - lanciata nel 1959 dalla British Motor Corporation con i marchi Austin e Morris e uscita di produzione nel 2000, dopo essere stata a lungo venduta anche dalla Innocenti e dalla Rover, prima di passare sotto l’ala della BMW nel 1994 - aveva un ulteriore pregio: s’accontentava di pochissima benzina per sgattaiolare nel traffico delle grandi città. Lo stesso promette di fare la sua versione elettrificata, frutto del progetto Mini Recharged con cui il colosso bavarese intende tenere acceso il mito dell’iconica city-car britannica in modo sostenibile. In realtà, l’idea di una Mini d’epoca a pile, ai piani alti di Monaco, circolava addirittura prima del 2020, anno di lancio della prima elettrica pura del brand, la Mini Cooper SE. Un primo prototipo di Mini classica a batteria, infatti, fu svelato nel 2018 al New York Auto Show. Ai puristi sembrò un’eresia inenarrabile, ma nel grande pubblico l’auto suscitò reazioni più che positive, al punto che la fabbrica di Oxford decise di destinare un intero team di tecnici al progetto di un kit di conversione da proporre ai proprietari delle vecchie Mini. 

TRASFORMAZIONE REVERSIBILE - Ma come avviene, in sostanza, la trasformazione? Si tratta a tutti gli effetti di un trapianto di motore, e la buona notizia per i fautori dell’originalità è che i vecchi propulsori a benzina non vengono smaltiti, ma numerati e conservati qualora il cliente desiderasse un giorno far tornare la macchina così com’era uscita dalla fabbrica. Il motore elettrico eroga una potenza massima di 122 CV, assicurando un’accelerazione brillante, con uno scatto da 0 a 100 km/h che, almeno sul piano delle prestazioni pure, non dovrebbe far rimpiangere i piccoli e grintosi quattro cilindri dei modelli storici. La batteria ad alto voltaggio, che può essere caricata con una potenza fino a 6,6 kW, consente un’autonomia di circa 160 km.

CUCITA SU MISURA - Un vantaggio non trascurabile, per coloro che sceglieranno di far elettrificare la loro Mini classica, è che potranno guidarla - peraltro senza doverla reimmatricolare - anche nelle aree a traffico limitato delle metropoli europee, dove normalmente la circolazione dei veicoli più inquinanti è vietata. Ciò significa, prendendo Londra per esempio, poter transitare in Oxford Street o Piccadilly Circus, zone della città oggi proibite alle auto d’epoca. Ogni conversione in elettrico della Mini classica è un’operazione a sé: i lavori, effettuati in esclusiva dalla fabbrica Mini di Oxford, nel Regno Unito, vengono concordati con il cliente, con il veicolo “marchiato” con un numero di serie, a conferma della sua unicità.

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Ritratto di Mauriglio
25 gennaio 2022 - 19:41
Interessante, mi auguro che altre case copino l'idea. Soprattutto per le auto da città.
Ritratto di mirkovic77
26 gennaio 2022 - 16:20
2
condivido
Ritratto di Truman200
25 gennaio 2022 - 20:17
Con 30000 euro te la elettrificano, resta da capire chi lo fara
Ritratto di Sgsilvio68
25 gennaio 2022 - 20:32
2
Per me è come ridipingere la Capp ella Sistina con opere di arte contemporanea.
Ritratto di RubenC
26 gennaio 2022 - 07:24
2
Piccolo "dettaglio" fondamentale: di C4ppella Sistina ce n'è una sola, di Mini classiche ce ne sono migliaia.
Ritratto di Rush
25 gennaio 2022 - 21:20
Ossignur e Mr. Bean?…non si può rovinare una icona così daaaaiiiiiiiiii
Ritratto di Velocissimo
25 gennaio 2022 - 22:37
Ma per favore
Ritratto di MotorG
25 gennaio 2022 - 22:45
2
Ma il costo ?!
Ritratto di Oxygenerator
25 gennaio 2022 - 23:29
Bellissima. Ma il costo ??? Certo 160 km son pochi, ma in città, va benissimo.
Ritratto di Oxygenerator
26 gennaio 2022 - 09:01
Il dubbio grosso, è la sicurezza. In uno scontro, che fine fa il conducente della mini ??? Perchè io l’ho usata in città, la classica di un mio amico, 4 anni fa, per provarla in un giretto. Bellissima, ma le altre auto fanno paura. Praticamente al di la dei finestrini, vedi solo gomme.
Ritratto di Volandr
26 gennaio 2022 - 11:17
Basta vietare per legge tutte le auto più lunghe di 4 metri e tutti i suv. :)
Ritratto di Das Driver
26 gennaio 2022 - 08:11
1
andrebbero presi a bastonate i proprietari e chi opera tale scempio
Ritratto di acterun
26 gennaio 2022 - 08:50
Il bello delle auto vecchie è il modo in cui si guidano e anche se sicuramente una Mini elettrica potrà essere scattante e veloce, non guidi una Mini ma un'autoscontro. E poi le batterie dove le mettono, sotto al sedile? Già c'è da avere paura con la batteria a 12V sotto al sedile in caso di incidente figurarsi con 6,6kW! Oltretutto sono soldi buttati perchè i verdognoli hanno detto chiaramente che il loro obiettivo è eliminare le auto dalle città, a scoppio o presunte ecologiche che siano. Se in BMW fossero lungimiranti farebbero la Mini a pedali, o visto la resistenza del telaio a spinta come le auto dei Flinstones. Per fortuna la mia Mini è marcita prima di vedere questo scempio.
Ritratto di andi9
26 gennaio 2022 - 11:45
Ennesima buffonata per apparire politicamente allineati ai talebani ambientalisti europei
Ritratto di Alvolantino
26 gennaio 2022 - 13:11
Ottima cosa, questo dovrebbe essere l'unico modo in cui poter fare circolare le vecchie auto. Altrimenti andrebbero tenuto ferme in qualche museo e basta!
Ritratto di rv
26 gennaio 2022 - 14:04
Per i politicamente corretti col birignao delle ZTL
Ritratto di giulio 2021
26 gennaio 2022 - 16:24
Spunta il solito problema di questi restomod che a me piacerebbero tantissimo, l'auto antica è finalmente resa efficente ed ecologica, anzi meglio di tutta la top ten automobilistica italiana di gennaio 2022, ma restano sempre sicure, cioè insicure come un'auto del 1959 in effetti, e allora perchè spendere più di un'auto nuova... Alcuni modelli immortali: Citroen DS, Duetto, Jaguar E Type, Corvette Sting Ray 1963, Mustang 1964 etc etc (e secondo me anche la Fiat Tipo 1988 l'ho sempre sostenuto) andrebbero costruiti in piccola serie oggi con le stesse lamiere esterne ma su telaio meccanica (elettrica) di auto donatrici 2022 così da passare crash test a 5 stelle, che so una Jaguar E su struttura della attuale Jaguar F Type spider o la Tipo 1988 su struttura della Tipo 2022 che però non passa lo stesso i crash test... Meglio su base Golf..
Ritratto di TheViking
27 gennaio 2022 - 09:36
Sui restomod (elettrici e non) ho sentimenti contrastanti... Per questo progetto, fatto ufficialmente dalla casa che detiene la proprietà del marchio, reversibile e dedicato ad automobili di larga diffusione come le Mini non mi disturba. Se l'idea è quella di dare ai proprietari un equivalente di mobilità di un qualcosa da usare in città, grossomodo paragonabile alla mobilità di una Citroen Ami o di una Smart (elettrica), non ci vedo niente di male. Discorso diverso quando vedo restomod di auto d'epoca rare o di grande rilevanza storica (tipo E-Type o simili), soprattutto se vengono stravolti telaio e interni, rendendo la modifica non reversibile. In questo caso sono più propenso all'alternativa e-fuel, che pure dovessero costare nell'intorno dei 10€/l, contando che con una sportiva d'epoca ci si fa il giro della domenica o qualche raduno, non sarebbe un problema.