RITORNO ALLE ORIGINI - Il cerchio dei festeggiamenti per il cinquantesimo della Lamborghini Miura si è chiuso nel luogo che ha originato il suo stesso nome: l’allevamento spagnolo di tori della famiglia Miura. L’allevamento è oggi gestito da Eduardo e Antonio Miura, figli del celebre Don Eduardo; quest’ultimo conobbe Ferruccio Lamborghini nel 1966, anno dell’arrivo sul mercato di una vettura divenuta poi simbolo della casa di Sant’Agata Bolognese e icona di stile in assoluto.
IL VIAGGIO - “Back to the name” (che significa “ritorno al nome”) è il titolo del viaggio che ha fatto calare il sipario sul cinquantesimo anniversario. Una Lamborghini Miura SV (nelle foto), messa a disposizione dal Museo Lamborghini, e sei vetture del “Toro” di ultima generazione, tra Huracan e Aventador, hanno viaggiato per oltre 600 chilometri da Madrid a Lora del Rio, in Andalusia. La destinazione finale era appunto il celebre allevamento di tori della famiglia Miura, una delle più prestigiose e antiche “ganaderie” spagnole, esistente da 175 anni. Il viaggio chiude così le celebrazioni che, nel corso dell’anno, hanno toccato i più importanti concorsi di eleganza internazionali: da Amelia Island a Villa d’Este, passando per il festival di Goodwood. Nello scorso giugno, inoltre, 20 Miura provenienti da tutto il mondo hanno portato a termine un tour per l’Italia.