GRANTURISMO MAI NATA - Con il piano di ibernazione annunciato il mese scorso, la NEVS, marchio svedese nato dalle ceneri della Saab, ha mostrato al mondo quello che stava sviluppando prima che i proprietari cinesi della Evergrande decidessero porre fine all’azienda. Nei programmi della NEVS c’erano un veicolo autonomo e un’auto elettrica basata sulla vecchia Saab 9-3. Ma il fiore all’occhiello sarebbe stata la Emily GT, una granturismo elettrica che prometteva un’autonomia di oltre 1.000 km grazie a una batteria da 175 kWh (ma erano previste anche versioni da 140 e 105 kWh), ricaricabile anche in modalità wireless.
TRA SAAB E ASTON - La Emily GT prevedeva 4 motori elettrici integrati in ciascuna ruota che avrebbero fornito una potenza totale di 490 CV. Ogni motore avrebbe mosso una ruota, garantendo un controllo migliore della trazione. Stilisticamente, si tratta di una berlina che ricorda per certi versi la Saab 9-5, reinterpretando alcuni elementi in chiave moderna, con alcuni spunti di design che ricordano l’Aston Martin Rapide.
LA FIRMA DI KOENIGSEGG - L’azienda svedese aveva iniziato una collaborazione con costruttore svedese di hypercar Koenigsegg, mentre il progetto doveva essere gestito da Simon Padien, ex capo del design della Saab che aveva disegnato la seconda generazione della 9-5. Poi è arrivata la pandemia che ha messo in ginocchio la Evergrande, colosso cinese del settore immobiliare, e messo fine ai sogni di gloria della NEVS. Tuttavia, non prima di aver realizzato un prototipo della Emily GT. In base a quanto riferito da Christian von Koenigsegg, il prototipo nei test si era dimostrato straordinariamente valido.