TROPPO TARDI - Con una frase sintetica ma chiara e inequivocabile, l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha smentito perentoriamente l’ipotesi di un ritorno di interesse della Fiat per la tedesca Opel, appartenente al gruppo General Motors. Nei giorni scorsi erano state pubblicate delle voci di trattative in proposito tra Fiat e GM, ma Marchionne ha sgombrato il campo da illazioni: “Nel 2008 eravamo interessati a una alleanza con Opel, - ha dichiarato al Corriere della Sera - era un progetto perfetto per quegli anni, riguarda il passato e non ha nessuna proiezione nel futuro, dove noi già siamo”.
ACCORDI IN GIAPPONE? - Secondo il Corriere, Marchionne ha anche smentito ipotesi di interessamento per collaborazioni con il gruppo Psa Peugeot Citroën. Ci sarebbe invece molta attenzione per progetti mirati, con partner innovativi, che vengono identificati nella Suzuki e nella Mazda. Con la Suzuki la Fiat collabora già da tempo (la Fiat Sedici è prodotta dalla Suzuki) e con la Mazda è stato raggiunto un accordo per sviluppare una spider Alfa Romeo.
VERSO IL 100% DI CHRYSLER - Ma sotto il profilo societario, l’argomento più di attualità nell’ambito del gruppo Fiat è l’imminente fusione delle due realtà attive nel settore dei veicoli da lavoro: Fiat Industrial e Cnh (la seconda controllata dalla prima). Sul piano automobilistico ci sono poi le prospettive societarie relative alla Chrysler. La Fiat detiene oggi il 68,2% della casa americana, e ha diritto a periodici aumenti del proprio pacchetto azionario. Il prossimo dovrebbe avvenire a gennaio, per ilo 3,32%. In proposito l’obiettivo è quello di arrivare al 100%.