UNA SUPER VIGNETTA - In Olanda la tecnologia viene in aiuto dei pedaggi stradali. Secondo il piano Nouwen, che prende il nome da Paul Nouwen, capo del Regal Touring Club d'Olanda, lo stato del Nord Europa sarà il primo ad adottare quella che viene definita "eurovignette" elettronica. Si tratta di un rilevatore satellitare piazzato sui camion e sulle auto che, attraverso un modulo cellulare, trasmetterà una serie di dati a un computer centrale che determinerà la tariffa per i veicoli in transito.
I CRITERI PER PAGARE - Basandosi su alcuni parametri quali la lunghezza del percorso, la stazza, l'efficienza energetica e lo stato di manutenzione del veicolo, il consumo di carburante, le emissioni di CO2 e l'ora in cui il veicolo si trova sulla strada, un computer calcolerà automaticamente e in maniera più equa la cifra che ogni guidatore dovrà sborsare. In questo modo i veicoli più inquinanti pagheranno di più e saranno meno incentivati a viaggiare. Secondo uno studio dell'Unione Europea, se il progetto venisse esteso a tutti i 27 stati membri, le emissioni di CO2 si abbasserebbero del 6-8%. Intanto all'Aja, la speranza è che questo nuovo sistema in futuro sostituisca anche la tassa di circolazione e le imposte sui carburanti e sull'acquisto delle auto.
IN FUTURO IN TUTTA EUROPA - L'Olanda, dunque, sarà la prima ad adottare questa modalità di "Electronic Road Pricing" (o ERP, pedaggio elettronico delle strade), ma la UE vorrebbe applicare l'"eurovignette" in tutti i 27 Paesi membri, considerando ormai superati i metodi di pagamento attuali basati sulla distanza, come avviene per esempio sulle autostrade italiane e francesi, o sul tempo, come in Svizzera o Austria dove si deve applicare sull'auto la vignetta adesiva.
CHI È D'ACCORDO E CHI NO - Se tutto andrà secondo i piani nel 2011 in Olanda verranno installate le prime “eurovignette” su un milione di mezzi pesanti. Entro il 2016, secondo le previsioni, saranno circa nove i milioni di auto olandesi che la monteranno. In attesa che il provvedimento diventi operativo, "fioccano" le polemiche. Se da un lato c'è chi crede che un approccio come questo possa portare solo vantaggi nel limitare l'inquinamento, c'è però chi denuncia l'intrusione nella vita privata e i rischi che il traffico pesante venga dirottato negli negli stati limitrofi.
Dopo aver risposto al sondaggio diteci perché siete favorevoli o contrari.