TANTO AFFETTO - Chi mai darebbe il soprannome La Nonna ad una sportiva ancora velocissima e nel pieno delle forze? Solo persone a lei vicine, intime, che hanno visto l’automobile diventare adulta. Quelle persone sono i tecnici della Pagani, che hanno di recente ultimato il restauro della Zonda più anziana oggi disponibile: risale al 1998 ed ha percorso oltre 1 milione di chilometri. Il ripristino dell’automobile è coinciso con il 60° compleanno di Horacio Pagani, fondatore dell’azienda, per cui La Nonna ha un notevole significativo affettivo e simbolico.
VETTURA LABORATORIO - Questa
Pagani Zonda va considerata un banco di prova. Su di lei i tecnici hanno lavorato per mettere a punto nuove soluzioni, introdotte con il passare degli anni e con l’aumentare della richiesta: non dobbiamo dimenticare che la prima Zonda fu venduta nel 1999 e venne realizzata in appena cinque unità, solo tre delle quali andarono in vendita. Montava un V12 da 6.0 litri della Mercedes, accreditato di 394 CV. L’esemplare in questione utilizza però il più recente V12 da 7.3 litri, anch’esso di provenienza Mercedes-AMG, capace di 555 CV nella sua variante d’esordio e poi potenziato fino ad oltrepassare i 750 CV. Il nuovo V12 sarebbe entrato in commercio nel 2002, sulla Zonda S, motivo che spiega tutti i chilometri percorsi.
COLLAGE DI PARTI - Il modello non terminò i propri doveri con l’arrivo sul mercato della
Pagani Zonda S, ma venne contestualmente trasformato in vettura laboratorio: a livello tecnico ed estetico sono previsti componenti di tutte le Zonda fino alla cattivissima 760 (2012), ad eccezione della pistaiola R. Il restauro ha portato l’automobile alle sue condizioni originarie: la carrozzeria ha guadagnato un bel colore argento ed il cuoio nell’abitacolo è tornato vivo. Si trova da qualche giorno in esposizione presso lo stabilimento di San Cesario sul Panaro (Modena), dove è stata fotografata da
Prototype Zero.