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Sicurezza in auto: è soprattutto una questione di guida

Pubblicato 07 agosto 2020

A fare la differenza è sempre chi siede al volante, per questo deve essere preparato ad affrontare le tante situazioni che si possono presentare sulle strade delle vacanze.

Sicurezza in auto: è soprattutto  una questione di guida

SCAPPO DALLA CITTÀ - Vacanze, viaggi e, quasi sempre, autostrade e automobili: le variabili dell’equazione-estate spesso sono queste. Gli spostamenti fuori città si fanno più frequenti e implicano condizioni stradali e di guida piuttosto diverse rispetto a quelle urbane. Prendiamo l’autostrada: già l’usare gli svincoli ha bisogno di qualche accortezza, come il guardare bene per non impegnarli contromano. La velocità massima sulle rampe è fissata in 40 km/ora, ma una volta arrivati a livello dell’autostrada è consigliabile accelerare vivacemente, rimanendo sulla corsia di accelerazione. Su quest’ultima occorre sempre dare la precedenza, ma usarla tutta renderà l’immissione fluida e poco pericolosa. La corsia di decelerazione si usa in maniera opposta: si abbandona la corsia principale e la si usa per rallentare senza costringere gli altri veicoli e brusche frenate. In questo modo si potrà arrivare alla rampa di uscita alla velocità giusta. Queste corsie sono presenti anche sulle strade a scorrimento veloce, nelle tangenziali e così via.

IL BUIO ALL’IMPROVVISO (E ANCHE LA LUCE) - Situazioni che possono  mettere in difficoltà i meno esperti sono poi le gallerie, soprattutto l’entrata e l’uscita. In un istante cambia tutto: la luce, lo spazio, il rumore e può arrivare  con un’eventuale sensazione di claustrofobia se il tunnel non consente di vedere l’uscita. Le gallerie più corte di un chilometro possono essere non illuminate, ma anche quelle illuminate non è detto che lo siano a regola d’arte, soprattutto in Italia. All’ingresso la luce è spesso troppo debole di giorno e troppo forte la notte, costringendo gli occhi ad un rapido e difficoltoso adattamento. L’uscita può riservare lo stesso stress visivo mentre la percorrenza, con le luci che si susseguono in modo monotono, rischia di diminuire la concentrazione. Il consiglio è uno: massima prudenza e attenzione e, soprattutto, mai frenare bruscamente prima di entrare e in prossimità dell’uscita: è invece consigliabile rallentare in anticipo, sempre con cautela. È poi importantissimo togliere eventuali occhiali da sole prima di imboccare la galleria: manovrare a tentoni in galleria sarebbe ancor più pericoloso.

IL VENTO È UN’INCOGNITA - La prudenza è d’obbligo anche perché uscendo dalla galleria ci si potrebbe trovare all’improvviso in mezzo a forti raffiche di vento, situazione ben diversa dall’ovattato ambiente della galleria stessa. In caso di vento che proviene da davanti o da dietro la stabilità non dovrebbe essere compromessa, ma il vento laterale può squilibrare il veicolo, soprattutto se alto e con la coda voluminosa. I monovolume sono i più svantaggiati, ma occorre stare attenti anche agli altri veicoli, come gli autocarri telonati e furgonati. Una certa instabilità può aversi anche sorpassando un grosso camion o quando le barriere antirumore si interrompono. Anche in questo caso occorrono attenzione, concentrazione e le mani ben salde sul volante. Se la raffica destabilizza il veicolo meglio evitare di fare manovre brusche con il volante, ma rallentare cercando di riallineare l’auto nella corsia in modo progressivo. Esiste segnaletica verticale che indica i tratti più a rischio e in molte strade ci sono le maniche a vento: se le vediamo tese e orizzontali è il caso di rallentare e procedere con molta prudenza.

SORPASSARE SICURI - Una delle situazioni più rischiose è senza dubbio il sorpasso, che va eseguito quando ci sono le condizioni giuste. Se la segnaletica lo vieta è meglio non sfidare la sorte: il divieto nasce infatti da considerazioni ben precise. Se ci sono le condizioni occorre controllare attentamente che non venga nessuno in direzione opposta (nelle strade a doppio senso di circolazione) e, in ogni caso, che nessuno dietro di noi abbia iniziato la stessa manovra. Gli indicatori di direzione vanno sempre azionati, sia prima della manovra sia per rientrare nella propria corsia: solo in condizioni di pericolo o scarsa visibilità si può richiamare l’attenzione dell’altro guidatore con colpetto di clacson o con un breve lampeggio. Prima di rientrare nella propria corsia occorre controllare con il retrovisore che il veicolo sorpassato sia a distanza di sicurezza. Chi viene sorpassato ha il dovere di agevolare la manovra spostandosi leggermente a destra ed eventualmente decelerando. Mai accelerare quando un altro veicolo ci sta sorpassando: questo disorienterebbe l’altro guidatore e aumenterebbe la durata di una manovra che dovrebbe invece concludersi rapidamente.

LA GIUSTA DISTANZA - Una delle prime cose che insegnano alla scuola guida è la distanza di sicurezza, ossia non stare troppo vicini al veicolo che ci precede. Questa definizione un po’ semplicistica va raffinata specificando che la distanza da tenere dipende dalla velocità e dalle condizioni atmosferiche, della strada e anche del conducente. Un guidatore stanco dovrebbe tenersi ad una distanza ancora maggiore del solito e la stessa prudenza va usata se l’auto è molto carica o se piove o, peggio, c’è neve o ghiaccio sulla strada. Se ci si trova dietro veicoli speciali, come spazzaneve, spargisale o trasporti eccezionali, la distanza di sicurezza dev’essere abbondante anche se si procede lentamente. Ricordiamo che gli spazi di frenata aumentano con il quadrato delle velocità: per esempio a 100 km/h ci vogliono circa 40 metri per fermarsi ma bisogna considerare anche il tempo di reazione del guidatore che certamente aumenta questo valore.

LA CROCIERA ELETTRONICA - Parlando di velocità e distanze di sicurezza il pensiero va al cruise control, quel regolatore elettronico di velocità ormai abbastanza diffuso nelle automobili. È sicuramente comodo, dato che mantiene automaticamente la velocità impostata, ma va usato bene, ad esempio rispettando i limiti di velocità. Non è poi opportuno inserirlo, per esempio, in caso di maltempo e scarsa visibilità ed è tassativo guardare bene avanti prima di utilizzarlo. Ricordiamoci poi che nel momento nel quale si frena il cruise control si disinserisce con un lievissimo ritardo che si somma però al tempo di reazione del guidatore. L’Adaptive Cruise Control, il regolatore di velocità adattivo, agisce anche sui freni, mantenendo costante la distanza dal veicolo che ci precede anche nel caso che esso rallenti, ed è quindi ancora più comodo. Teniamo conto che non è detto che esso applichi tutta la potenza frenate disponibile (Volvo dice che arriva al 40%) e non è quindi un sostituto della frenata automatica d’emergenza.

FARE LA FILA - I regolatori di velocità adattativi più evoluti possono arrivare a fermare completamente l’auto, per poi farla ripartire, se il veicolo che precede si arresta del tutto. Questo è molto utile durante le code, ma l’arresto non deve durare più di 2-3 secondi, superati i quali il sistema si disinserisce. Anche la gestione delle file, con i loro stop-and-go, richiede un minimo di attenzione. Se la nostra auto ha il cambio automatico sarà tutto più semplice, ricordandosi che questo tipo di trasmissione “trascina” a volte l’auto a bassa velocità anche con il motore al minimo. Se il cambio è manuale occorre lavorare di frizione e acceleratore, ricordandosi sia di non far “slittare” la frizione troppo a lungo, sia di mettere il cambio in folle, rilasciando la frizione, se la sosta si prolunga: la meccanica ringrazierà. Se si riesce a stare un po’ distanti dal veicolo che ci precede si può camminare per brevi tratti in prima o seconda senza doversi fermare, modulando la velocità con l’acceleratore.

RIMANIAMO IN CORSIA - La gestione automatica delle auto in colonna richiede un dispositivo quale il Traffic Jam Assistant, che usa anche il Lane Assist, ossia il sistema che tiene automaticamente il veicolo in mezzo alla sua corsia. Il mantenimento automatico della corsia, che agisce in autonomia sullo sterzo, è ovviamente disponibile anche se non siamo in fila nel traffico. Molti di questi sistemi inviano una notifica se “percepiscono” che lo sterzo non viene mosso per molto tempo, ma arrivano anche a capire se la presa sul volante non è salda. Il Lane Assist, che usa videocamere per riconoscere le linee di delimitazione, può essere disinserito e si sgancia automaticamente se si inserisce la freccia e se si sterza o accelera/frena bruscamente. L’attenzione occorre comunque, perché il sistema può non essere in grado di funzionare correttamente  in caso di linee poco visibili, obiettivo delle videocamera sporco, veicoli davanti a noi così ingombranti da nascondere le linee. In questi casi si riceve una notifica, ottica o sonora, ma nulla può sostituire la giusta concentrazione. A proposito di corsie: il Codice della Strada dà una regola semplice: bisogna utilizzare la corsia libera più a destra, lasciando quelle a sinistra per i sorpassi. Se si viaggia in corsia di sorpasso e quelle a destra sono libere si rischia quindi una multa, sia in autostrada sia sulle strade con più corsie per senso di marcia.

VEDERE AL BUIO - Anche se d’estate le giornate sono lunghe, è facile che il buio ci colga per strada. Anche l’uso dei fari richiede qualche attenzione, ricordando che le automobili con le luci diurne possono circolare solo con queste anche in autostrada (nelle gallerie occorre accendere comunque i fari). Gli anabbaglianti vanno accesi all’imbrunire e in condizioni di scarsa visibilità - forte pioggia, neve, nebbia - perché le luci diurne non bastano e non attivano le luci di posizione posteriori. In caso di nebbia spegniamo gli anabbaglianti, che creano un effetto alone che diminuisce ancor di più la visibilità, e accendiamo i fendinebbia e, se necessario, i retronebbia. 

PAROLA D’ORDINE: PRUDENZA! - Questi fanali speciali non vanno mai usati se la visibilità è buona perché possono abbagliare gli altri automobilisti. Se l’auto è dotata di anabbaglianti/abbagllianti automatici, poi, non culliamoci sugli allori perché i sensori non sono infallibili. Le luci di posizione, a norma di Codice, andrebbero accese dalla mezzora successiva al tramonto e possono essere spente mezzora prima dell’alba, ma solo se ci si trova nei centri urbani con illuminazione pubblica, nelle altre situazioni occorrono almeno gli abbaglianti. La guida di notte, è appena il caso di dirlo, richiede ancor più attenzione e prudenza: la percezione è alterata e un piccolo difetto visivo, inavvertibile di giorno, viene amplificato quando la pupilla è dilatata. Gli ostacoli si vedono in ritardo e magari si è tutti un po’ più stanchi: pensando a queste cose si capisce subito come ci si deve comportare.



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Ritratto di otttoz
7 agosto 2020 - 15:46
ma insomma! abbiamo la tav,i voli low cost,basta con l'auto per i lunghi trasferimenti!
Ritratto di Andre_a
7 agosto 2020 - 16:25
La cosa bella dei viaggi in auto è che ti godi anche quello che c’è tra la partenza e l’arrivo. Se trovi qualcosa di bello per strada puoi andare a vederlo, dal treno o dall’aereo al massimo gli scatti una foto.
Ritratto di deutsch
7 agosto 2020 - 21:02
4
Si e poi noleggiare all'arrivo. Con famiglia non è affatto comodo con tutto quello che c'è da portare dietro.
Ritratto di Laf1974
7 agosto 2020 - 16:28
La scoperta dell'acqua calda.
Ritratto di Kranio71
7 agosto 2020 - 16:48
Rispettare la distanza di sicurezza per l'automobilista medio italiano è come sperare di far crescere lingotti d'oro sulle piante. Possibilità ZERO.
Ritratto di Ale8080
7 agosto 2020 - 16:56
Come anche occupare la corsia più libera a destra.
Ritratto di deutsch
7 agosto 2020 - 21:04
4
Aggiungerei anche i kimiti
Ritratto di Almeron771
7 agosto 2020 - 21:53
I sistemi di sicurezza e l'elettronica, non serve a nulla se alla guida c'è un celebroles0
Ritratto di Cilindrata
7 agosto 2020 - 22:06
Bell'articolo, dovrebbero fare un servizio al TG simile. Gli italiani, specie in alcune province, sono davvero pessimi guidatori.
Ritratto di Alfiere
7 agosto 2020 - 23:05
2
Se ci fosse la libertà di possedere armi come negli USA, avrei già svariate volte fatto fuoco dalla macchina in corsa con lo scopo di uccidere. L'incapacità di usare correttamente svincoli autostradali e corsie di acc\decelerazione è endemica, senza una buona cavalleria in corsia cercano di ucciderti, per non parlare di tutta quella serie di piccoli comportamenti in città da gente che probabilmente pensa di possedere la strada. Non è solo una questione di inefficacia delle scuole guida, è proprio maleducazione istituzionalizzata.
Ritratto di Andre_a
9 agosto 2020 - 21:24
Anche in Italia è facile armarsi, se uno vuole. E, a differenza degli USA, qui non scatta la pena di morte se tali armi si usano a casaccio.
Ritratto di Almeron771
8 agosto 2020 - 08:22
Secondo me il vero sistema che eliminerebbe il 50% dei morti e degli incidenti, sarebbe un rivelatore interno di velocità, che appena superi i 130 in automatico fa la segnalazione alle forze dell ordie e.....multa. A quanto so non esiste una strada italiana nella quale si possano superare i 130 km/h. Sarebbe la vera rivoluzione per la sicurezza, diminuirebbe i consumi e l inquinamento, monto piu degli euro 6 e delle elettriche.
Ritratto di Rimbambutu
8 agosto 2020 - 10:35
Considerando che il 99,99% dei incidenti mortali avviene fra veicoli che circolavano al di SOTTO dei 130 km/h direi che il tuo metodo è una cag@ta pazzesca senza alcun senso ne riscontro statistico.
Ritratto di Almeron771
8 agosto 2020 - 11:07
Mi fa piacere che tu abbia dati più aggiornati rispetto alla commisione europea, mobilità e trasporti. Aquesto punto, il progetto ISA e tanti altri, non servono a nulla. Valutazione dell'applicazione di limitatori di velocità e di sistemi intelligenti di adattamento della velocità (ISA) ai veicoli commerciali
Ritratto di Rimbambutu
8 agosto 2020 - 17:06
Sono proprio i dati della commissione europea l'evidente conferma che la tua proposta è una cag@ta pazzesca senza alcun senso ne riscontro statistico. Dati freschi freschi di giugno: la Germania che ha circa 13mila km di autostrade delle quali circa il 60% SENZA LIMITI DI VELOCITÀ e un limite di velocità di 100 km/h sulle strade extraurbane (cioè maggiore dell'Italia) ha una mortalità di appena 36,7 decessi per ogni milione di abitanti al contrario dell'Italia che ne ha 52,6 per milione di abitanti anche se in autostrada abbiamo un ridicolo limite di 130 km/h e sulle strade extraurbane appena 90 km/h e anche se sappiamo benissimo che è pieno di ulteriori limitazioni a 70, 60, 50 e addirittura 40 km/h anche sulle strade extraurbane (con tanto di dossi artificiali in certi punti). Forse al posto di inventarsi cag@tee pazzesche come il limitatore dei 130 km/h sarebbe meglio obbligare tutti ad imparare a gonfiare correttamente le gomme e a sostituirle in tempo, visto che secondo le ricerche è pieno di gente che gira con le gomme usurate e addirittura un automobilista su due usa l'auto con la pressione delle gomme scorretta (e alcuni ritardati come Mbutu danno la colpa ai benzinai invece che incolpare gli automobilisti lesi che neanche sanno gonfiare le gomme alla giusta pressione). Non dico che potremmo mai raggiungere la Germania in sicurezza stradale ma iniziare a tenere le distanze di sicurezza, avere dei buoni freni e pneumatici e non distrarsi alla guida sicuramente aiuterebbe parecchio a diminuire la mortalità sulla strada, di certo prendersela con quelli che hanno la fortuna di avere un auto da 260 km/h e che occasionalmente quando l'autostrada è deserta premono l'acceleratore non cambierà la statistica di una sola virgola visto che rappresentano lo 0,1% della popolazione e lo 0,000001% di incidentalità stradale.
Ritratto di Almeron771
8 agosto 2020 - 19:08
Possiamo stare a snocciolare cifre e percentuali da qui fino al 2021, tuttavia non comprendo la tua totale ostilità contro le proposte e azioni atte a sorvegliare il limite massimo di 130...come ci vorebbero i controllo su gomme, freni etc. Io rispetto pienamrnte tutti i limiti, ovunque,ti dico che non ne ppsso piu di celebr0lesi che corrono sorpassamdomi nei modi piu pericolosi che tu possa immaginare.
Ritratto di Rimbambutu
9 agosto 2020 - 08:40
Non è un ostilità ma un fatto oggettivo, se fosse la velocità il problema in Germania avrebbero 10 volte più morti dell'Italia visto che da loro in autostrada si può andare anche a oltre 200 km/h in piena legalità (e io che ci vado spesso posso garantirti che lo fanno tutti, ma in sicurezza, cosa che per l'ebete italiano medio sarebbe impossibile visto che gira spesso con un auto con freni usurati, ammortizzatori da buttare, pneumatici finiti e pressione delle gomme insufficiente e la distanza di sicurezza non sa neanche come si scrive) e invece proprio la Germania ci insegna che anche con la velocità elevata si può avere una statistica eccellente della mortalità (cosa che l'Italia non avrà mai per colpa di gente come Mbutu che neanche sa gonfiare le gomme per dire e che per risparmiare 100 euro sarebbe disposta a comprare delle gomme cinesi senza tenuta di strada piuttosto che delle buone gomme e alla prima frenata d'emergenza il pedone si ritroverebbe già schiacciato...). Come tu stesso hai scritto poi confermi che il problema non sta nella velocità ma nel cervello delle persone. Se ti sorpassano nei modi più pericolosi il problema sta nel sorpasso azzardato e pericoloso, NON nella velocità (Germania insegna e lo dimostra statisticamente).
Ritratto di Andre_a
9 agosto 2020 - 22:36
Io penso che, se vogliamo fare regolatori di velocità intelligenti, facciamoli fino in fondo. Se si tiene alla sicurezza delle persone più che alle casse dello stato, eviterei la multa automatica. Meglio un sistema che riconosce il limite di velocità grazie a telecamere e gps e impedisce all’auto di andare più veloce. Focalizzarsi solo sul limite massimo dei 130 è sbagliato, dato che permetterebbe alla gente di andare a 110 in città. Può sembrare contro intuitivo, ma anche in Italia le autostrade sono le strade più sicure.
Ritratto di Almeron771
9 agosto 2020 - 22:48
Mi trovi pienamente d'accordo, del resto i vecoli moderni riconoscono già i limiti di velocita in piu sei tracciato con gps, serve solo la volonta di farlo.