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Pericoli sulle strade? La colpa è degli altri

08 aprile 2019

Un sondaggio svela cosa pensano gli automobilisti italiani in fatto di sicurezza sulle strade.

Pericoli sulle strade? La colpa è degli altri

NOVE VOLTE SU DIECI, L’ERRORE È UMANO - I dati dell’Ocse (organizzazione internazionale di studi economici) parlano chiaro: il 93% degli incidenti sono dovuti a un errore umano. Sulla base di questo dato, il produttore di pneumatici e componenti per auto Continental, in collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato Euromedia Research, ha realizzato un’indagine su un campione di 2000 automobilisti italiani per capire come valutano la sicurezza stradale, e se sono consapevoli dell’importanza del loro comportamento al volante. 

LA COLPA? DEGLI ALTRI - In base all’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019, il 44,1% degli intervistati ritiene l’auto il mezzo più sicuro sul quale spostarsi (contro, tanto per dire, appena il 9,9% dei mezzi pubblici e il 3,9% di motociclette e biciclette), mentre il 68% dichiara che l’evento di maggior pericolosità che possa capitare per strada è quello di venire investiti. Dati in parte contraddittori, ma che si possono giustificare con la percezione che gli automobilisti hanno di se stessi e degli altri: l’87,4% degli interpellati si dice certo delle proprie capacità di guida, e attribuisce la principale causa di incidenti per il 44,4% agli errori di guida altrui, come una distrazione, e per il 43,7% al mancato rispetto del codice della Strada (come l’eccessiva velocità o l’abuso di alcol). Singolare, poi, visto lo stato di molte arterie italiane, che soltanto il 3,1% degli intervistati parli della cattiva manutenzione delle strade quale causa numero uno per i sinistri, e il 2,3% alla manutenzione carente (come pneumatici e freni usurati). 

MA C’ È  FIDUCIA NEL PROSSIMO - Alla domanda “in cosa ripone più fiducia per avere maggiore sicurezza sulle strade”, lo stesso campione di intervistati ha dichiarato nel 34,9% dei casi di puntare sul senso di responsabilità dei guidatori, il 16,7% sulla severità da parte delle Forze dell’Ordine e il 15,5% sulla capacità dei costruttori di sviluppare veicoli migliori. Quest’ultima voce diventa il fanalino di coda nel rispondere su quale sia l’elemento più importante per garantire la sicurezza stradale. Per il 50,1% è il guidatore, ma componenti meccanici determinanti come i freni sono soltanto al terzo posto (con un misero 9,7%) e i pneumatici addirittura al sesto (5,3%). Lo stesso quesito rivolto agli autisti di mezzi pesanti vede proprio le gomme balzare al terzo posto della graduatoria. Segno di come la percezione di chi guida molte ore per lavoro sia diversa. 

MI IMPEGNO DI PIÙ - Sempre il fattore umano resta in cima ai pensieri degli automobilisti, quando gli si chiede cosa potrebbero fare in prima persona per migliorare la sicurezza sulle strade. Il 19% si ripromette di prestare ancora più attenzione nella guida e il 15,3% di rispettare ancora di più il codice della Strada. Soltanto l’1,1% ha affermato che un grosso aiuto in merito verrebbe dall’acquisto di auto dotate di moderni sistemi di aiuto alla guida (come al frenata automatica d’emergenza).  



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Ritratto di DavideK
8 aprile 2019 - 20:06
E' corretto: dato che chi causa incidenti è nel complesso una minoranza, e che gli incidenti sono causati da un errore di questa minoranza, è giusto che la maggioranza ritenga che la colpa sia "degli altri", cioè di questa minoranza che, sbagliando, causa quasi tutti gli incidenti.
Ritratto di DavideK
8 aprile 2019 - 20:14
L'errore vero è, invece, la scarsa considerazione del ruolo dei veicoli. I dati degli ultimi decenni, al contrario, mostrano come lo sviluppo dei veicoli sia senza dubbio al primo posto nel miglioramento dei risultati in termini di incidenti/mortI/feriti. Sviluppo dei veicoli che è stato di gran lunga maggiore di quello delle strade e delle capacità di guida (probabilmente peggiorate). Inutile dire che sia l'industria privata ad avere migliorato le auto, mentre il pubblico per le infrastrutture è il solito lagnone incapace. Oltre a lobotimizzare i guidatori, raccontando loro cose sbagliate (ad esempio sulla velocità) e creando un gregge di incapaci, anzichè puntare su una maggiore capacità e preparazione di guida (che non si ottiene regalando soldi alle autoscuole, ma con la guida impegnativa). Ne consegue la - colpevole - scarsa cura dell'auto (pneumatici, freni, e tutto ciò che rileva per la sicurezza), nonchè della diffusa incapacità di scegliere auto che presentino una maggiore sicurezza attiva. Cioè che abbiano un buon comportamento su strada. Si vedono spesso, infatti, schianti di bidoni che non tengono la strada, che si ribaltano perchè hanno rollio ed errata distribuzione dei pesi, e via dicendo. Guidati da gente che non è capace di fare una curva più impegnativa dell'entrata del parcheggio di un ipermercato a 5 km/h.
Ritratto di Pavogear
8 aprile 2019 - 20:22
Concordo al 100% con quello che hai detto e rilancio la mia idea dell' introduzione obbligatoria del corso di guida sicura, inclusa nel prezzo ovviamente, all' interno della scuola guida. Non importa se poi per prendere la patente non bastano più due mesetti per imparare a memoria il percorso d'esame ma ci vuole un anno, l' importante è che ne esca un guidatore che, almeno sulla carta, sia in grado di controllare il veicolo nella maggior parte delle situazioni di pericolo.
Ritratto di DavideK
8 aprile 2019 - 20:56
Potrebbe andare. Anche se preferisco gli esami ai corsi da frequentare a pagamento. Serve selezione. La cosa migliore che mi viene in mente sono prove a tempo come quelle di Gran Turismo (ovviamente non il giro al Nurburgring con un'auto da corsa - spero si sia capito il concetto).
Ritratto di Pavogear
8 aprile 2019 - 21:17
Certo, infatti secondo me andrebbe riformato proprio in toto anche l'esame della patente, che dovrebbe includere prove di guida sicura e anche la tua idea di prove a tempo non è male. Ci vorrebbe sì una bella selezione, ormai troppa gente guida e non sa nemmeno come approcciare una curva
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 00:27
Esatto. Ormai insegnano solo ad andare più piano possibile. Siamo al trionfo dell'ignoranza, che viene insegnata.
Ritratto di Epigrams
9 aprile 2019 - 09:01
Hai pienamente ragione, non ho mai visto un autovelox che rileva l'uso del telefono, o un autovelox che rileva l'uso della corsia sinistra senza bisogno in autostrada, sanno solo costruire autovelox che rilevano la velocità, spacciandolo x sicurezza. Conseguenze: un branco di impediti che non sanno manco fare una frenata d'emergenza o prendere una curva senza ribaltarsi e una valanga di mbutu che vanno a 90 in autostrada perché così riducono il delta della velocità con i camion ahahahah, quando in realtà questa è soltanto la loro sindrome da hsd x risparmiare carburante, e poi puntualmente finisce che consumano quanto un BMW 730d da 265 hp. Per ottenere la patente dovrebbe diventare obbligatorio fare almeno 10 ore di guida sulle autostrade tedesche per imparare cosa vuol dire spostarsi sulla corsia destra appena è libera, tenere le distanze di sicurezza e guardare se arriva qualcuno prima di cambiare corsia e soprattutto mettere quell'optional che c'è di serie su tutte le auto chiamato freccia, prima di cambiare corsia. E improvvisamente ci si renderà conto che 130 km/h sono una velocità ridicola.
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 22:32
Esatto. C'è un livello di barbarie, di peggiocrazia, inquietante.
Ritratto di Akita_Inu
10 aprile 2019 - 13:44
@DavideK Analisi lucida e pienamente condivisibile.
Ritratto di DavideK
10 aprile 2019 - 19:16
Grazie :)
Ritratto di Fr4ncesco
8 aprile 2019 - 20:55
2
E ci credo! Nessuno mette le frecce, non rispettano le precedenze, non hanno le proporzioni del mezzo occupando anche la corsia contraria, accelerano, decelerano, voltano all'improvviso perché hanno il telefono in mano, non rispettano la distanza di sicurezza. È un problema di disciplina e la gente va maggiormente sensibilizzata su cosa può provocare, inasprendo maggiormente le pene a chi causa incidenti ed aumentando i controlli delle ffoo.
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 00:28
Hanno insegnato che l'unica cosa che conta è andare pianissimo. Ormai ci sono orde di zombie che vivono al rallentatore, completamente rimbecilliti. E' solo l'ovvia conseguenza fregarsene di tutto ciò che realmente conta.
Ritratto di Fr4ncesco
9 aprile 2019 - 12:27
2
I treni ad alta velocità viaggiano regolarmente tra i 250 e 300 km/h riducendo I tempi di viaggio su alcune tratte da 9 a 5.30h, che si ridurranno ulteriormente con i fatidici 350km/h e come si dice, tempo è denaro. Basta rispettare il codice stradale, come quello ferroviario, per andare "spediti" in tutta sicurezza. Alle rotonde non ci si dovrebbe nemmeno fermare tanto il traffico dovrebbe essere scorrevole, basta giusto decelerare per rispettare le precedenze, ma ci sono rincretiniti che non mettono le frecce, non rallentano o stoppano per paura perché non hanno dimestichezza bloccando il traffico.
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 22:32
Chiaro. Ma gli pseudo esperti che comandano vogliono sudditi, non gente libera.
Ritratto di FollowMe
8 aprile 2019 - 21:34
La causa primaria di incidenti è la diffusa inosservanza delle regole del Codice della Strada. Forse sarò estremista ma da sempre sostengo che come esiste la revisione dei veicoli andrebbe istituita anche la revisione delle patenti. Basterebbe far fare ogni quattro-cinque anni un esame veloce prendendo una decina di quiz a caso dalle schede d'esame ufficiali. Fino ad un errore passi, oltre, ritorni in autoscuola a studiare per 15-20 gg e poi ripeti l'esame (max tre volte). Se continui ad essere "ciuco" rifai da capo tutto il corso e l'esame di teoria completo.
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 00:34
Come se il problema fosse la teoria, o qualche cartello che si vede una volta nella vita. Il problema è che lo sanno benissimo che bisogna mettere la freccia, mettersi a destra in autostrada, o dare la precedenza. Non serve chissà quale raffinatezza legale per circolare da persone civili. Ma se ne fregano, perchè chi si comporta da persona civile ormai è solo un fesso, da spennare con le imposte, ed a cui vietare tutto ciò che pericoloso non è, blaterando di sicurezza. Popolo di lobotomizzati col QI di un criceto. A 20 km/h ovviamente. Governati da pubblici amministratori altrettanto lobotomizzati, per i quali dovremmo avere ancora su le gomme da neve, imposte con ordinanze supportate da cartelli installati non rispettando il codice della strada, in quanto non significano (il significato è stabilito da convenzioni internazionali di decenni fa) quello che intendono le brillanti menti che li usano per imporre tale stupidaggine.
Ritratto di Alfiere
9 aprile 2019 - 10:05
2
La teoria non è solo il "cartello". L'uso delle corsie di sorpasso, di accelerazione e decelerazione, le regole delle rotatorie, questi stramaledetti fari abbaglianti utilizzati per segnalare non si sa bene quale diritto sancito forse da una concessione feudale del 1600. Insomma, di teoria ne abbiamo bisogno...
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 22:33
Le regole base della circolazione da persone civili le conoscono tutti. Semplicemente se ne fregano. Perchè sono lobotomizzati: l'importante è andare piano.
Ritratto di Mbutu
9 aprile 2019 - 08:26
Followme, il problema è che spesso il codice della strada non viene violato per ignoranza. Ma per noncuranza o perché ci si arroga il diritto di ritagliarselo a proprio uso e consumo perché ci si crede superiori.
Ritratto di Epigrams
9 aprile 2019 - 08:57
Infatti mbutino è il primo a ritagliarsi il codice della strada a proprio piacimento perché si crede il più intelligente. Quando vede un cartello con limite 30 o 50 semplicemente se ne frega e ci passa davanti a 70, perché per lui è giusto così, poi però piange quando viene sverniciato in autostrada da un Audi che va a 250 km/h e si scandalizza. Ipocrita e rosicone!
Ritratto di otttoz
8 aprile 2019 - 22:53
Gli altri siamo noi...diceva una canzone!
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 00:53
Interessante anche un altro dato: il numero di incidenti (con lesioni a persone) in Italia è sostanzialmente rimasto stabile da inizio anni '60 ad inizio anni '90 (poco sopra i 150k, grosso modo). Nonostante un incremento enorme di parco circolante, che nel periodo in questione passa circa da 5 a 35 milioni di auto. Poi, curiosamente in coincidenza con la pubblicazione del "nuovo codice della strada" (1992 - tuttora vigente salvo modifiche), comincia un decennio di aumento dell'incidentalità, sino a raggiungere un picco di circa 265k nei primi anni 2000. A quel punto c'è una discesa, che ci ha portati grosso modo alla media storica (siamo a 175k). Sarebbe interessante analizzarne i motivi. Inutile dire che le serie storiche pubblicate per propagandare le scemenze degli ultimi anni cominciano dal picco.
Ritratto di deutsch
9 aprile 2019 - 01:07
4
Corsi di guida sicura o temponi sul giro all'esame della patente.... che idea malsana, ma se non sanno nemmeno guidare l'auto ed hanno un esperienza di guida che si conta in ore.... mah. In effetti dimentichiamo spesso il punto di corda quando stiamo portando i bimbi a scuola oppure mentre siamo incolonnati in tangenziale. Mi sembra argomenti da chi è interessato alla guida veloce piuttosto che al guidatore che col suv, sw o monovolume fa il tragitto quotidiano
Ritratto di Pavogear
9 aprile 2019 - 08:14
Appunto, se non sai guidare in tutte le condizione la patente non la prendi. In autostrada ci sono certi cavalcavia o svincoli che hanno curve con leggere contropendenze e non è saperle affrontare a velocità sostenute. Stesse cose sulla gran parte delle strade provinciali o statali che possono avere curve pericolose. Ti faccio un esempio semplice: su una strada c' è un limite didi 60km/h e io non la conosco. Ora, anche senza passare il limite, mi trovo una curva stretta, magari a gomito, nascosta dalla scarsa visibilità della strada (dalle mie parti succede). Cosa faccio se mi trovo all' improvviso in questa situazione e nessuno mi ha mai insegnato a cavarmela in situazioni un po' più spinte? Ma volendo evitare paragoni estremi o rari, basta guardare com'è l'esame della patente. Io sono appassionato di auto e quindi mi interesso anche a migliorare la mia guida in tutti gli aspetti, ma una persona normale a cui non importa niente potrebbe pensare che siccome ha passato l'esame di guida allora è pronta per guidare ovunque, e poi li vedi che non sanno affrontare una rotatoria come si deve oppure si impanicano appena capita il semaforo giallo oppure agli incroci stanno immobili ad aspettare che quello dall'altra parte parta, come se le regole del codice della strada e i relativi comportamenti non spiegassero cosa fare in queste situazioni. Purtroppo la teoria non basta e nella patente il tempo dedicato alla guida vera è troppo poco, o meglio, è gestito male a livello delle attività svolte
Ritratto di Mbutu
9 aprile 2019 - 08:41
Pavogear, io sarei anche favorevole ad una patente più difficile. Ma ci si scontra con l'esigenza di mobilità globale: la patente non può essere un beneficio per pochi. Di contro, oltre al rispetto delle regole, basterebbe un po' di buon senso. Per tornare al tuo esempio, non è necessario stare esattamente a velocità codice. Se sono su una strada che non conosco e con scarsa visibilità la curva posso farla anche a 50 o 40 ed evitare ogni problema.
Ritratto di Epigrams
9 aprile 2019 - 09:06
La patente deve essere ottenuta soltanto da persone che dimostrano di saper controllare un veicolo in ogni circostanza. Chissene frega della mobilità globale, chi non è capace a guidare può prendere l'autobus (tipo te). Perché io che non ho mai fatto un incidente in 13 anni e con 400.000 km di esperienza devo condividere la strada con una ragazzina rinkoglionita 18enne che si trucca e parla al telefono mentre entra in rotonda senza guardare? O condividere la strada con mbutino che prende una curva a 40 km/h su una strada con limite 90 soltanto perché è un impedito? E meno male che parli di sicurezza stradale e poi vai a 40 su strade con limite 90 che se arriva un tir da 40 tonnellate ti trasforma in una scatola di sardine (non te lo auguro ma non sarebbe una grande perdita).
Ritratto di deutsch
9 aprile 2019 - 09:27
4
perche secondo te è il corso di guida sicura o il giro in pista che insegna alla 18 a non truccarsi mentre fa la rotatoria. poi il segnale col limite di veloità non indica a quale velocità devi andare ma qual'è la velocita massima. non sono tutti appassionati di guida veloce o interessati a fare il tempone, anzi mi sembrano più scuse per andare forte in auto,che spesso significa oltre il consentito. se una persone per età, condizioni fisiche o altro si sente più sicura ad andare ad una velocità inferiore in auto è giuto che lo faccia, chiaramente senza arrivare ad eccessi. si chiama rispetto per gli altri. pensare che all''esme delle patente senza quindi esperienza di guida una persona dimostri capacità di controllo del mezzo che si acquisisono solo con esperienza continau a sembrarmi un cavolata. poi corsi di guida e giri in pista ciascuno è libero di aumetare la propria sicurezza acquistandoli e frequantandoli. ipotizzare di inserirli nella patente (ovviamente a costo zero) mi sembra impensabile
Ritratto di Pavogear
9 aprile 2019 - 11:40
Certamente su una strada che non conosco, vedendo una curva, posso regolare la velocità. Ma io parlavo parlavo proprio di situazioni che sono capitate anche a me, di strade che non conoscevo e che quindi ho fatto piano, ma che mi hanno presentato degli imprevisti e non è detto che per tutti sia immediato reagire senza una preparazione adeguata. Poi chiaro che le autoscuole non devono formare dei piloti, ma credo che se anziché 3 mesi si impiegano 7/8 mesi per prendere una patente fatta bene, poi si è a posto e si può incrementare la sicurezza
Ritratto di deutsch
9 aprile 2019 - 11:58
4
ma occorrerà smpre andare per gradi nel senso che non puoi far fare un corso avanzato a chi ha appena preso in mano il volante. prima si impara a camminare e poi quando con l'esprienza si è acquisita la sicurezza si può iniziare a correre. sono sempre favorevole ad ogni soluzione che aumenti la sicurezza, siano essi corsi o sistemi adas, ma oggi uno dei problemi, la distrazione soprattuto connessa al cellulare, secondo me ha un ruolo fondamentale e per questo apprezzo gli adas. non so che ruolo possa avere lautoscuola verso tale probelma se non educare in ragione delle conseguenze e far maturare una cultura della responsabilità. le ipotesi che citi tu mi sembrano un limite e decisamente sporadiche, personelmente non ne ricordo e sono più propenso a considerare più sicuro un approccio tranquillo piuttosto che una formazione avanzata se associata ad una guida allegra, così come ritengo più sicura un'auto tranquilla piuttosto che una versione sportiva anche se dotata di maggior tenuta di strada e maggior capacità del motore
Ritratto di Pavogear
9 aprile 2019 - 14:14
Beh sul fatto delle distrazioni mi trovi perfettamente d'accordo, e quella forma di diseducazione stradale purtroppo non si può fermare con corsi migliorati ma solo con controlli più severi verso chi ha distrazioni al volante. Poi chiaro, io ho citato situazioni rare, che difficilmente una persona di trova a dover affrontare, però secondo me la patente oggi è davvero troppo facile da prendere, non tanto la teoria, che è piena di tranelli certe volte anche troppo scritti male, quanto la pratica. Ripeto, non è necessario formare dei piloti o collaudatori, ma credo che in questo momento si possa migliorare molto il livello di preparazione che si può fornire ad una persona che prende la patente. Al momento la maggior parte delle autoscuole insegna solamente a fare i 4-5 percorsi d'esame che potrebbero capitare. Poi chiaro, l' esperienza accumulata con gli anni rimane fondamentale
Ritratto di DavideK
9 aprile 2019 - 22:42
@deutsch: al contrario, sono idee corrette, perchè è così che si impara a guidare (anche col kart del motore di un tagliaerba, volendo). Anche se poi porti il bimbo a scuola. Non mi stupisce che sosteniate invece la sufficienza di un sistema votato solo al rispetto di regole burocratiche, a volte giuste a volte per niente, fregandovene dell'aspetto principale.
Ritratto di deutsch
10 aprile 2019 - 09:43
4
il kart è un'ottima palestra (lo so bene visto che l'ho avuto per 4/5 anni) ma per imparare a guidare in pista. non serve certo un corso di guida veloce per andare piano in strada, al massimo può essere utile un corso di guida sicura. la scuola guida deve insegnare le regole della strada e a condurre l'auto non certo a fare il pendolo o il drifting
Ritratto di DavideK
10 aprile 2019 - 19:20
Si impara a padroneggiare il mezzo, qualsiasi mezzo, mettendolo in crisi, non in altro modo. Cosa che succede spremendolo. Per questo è saggio imparare a farlo, dove non è pericoloso, anzichè rimanere incapaci. Capacità che tornano utili la prima volta che ci si trova, volenti o nolenti, in una situazione difficile: da una pozzanghera ad una frenata di emergenza. Situazioni affrontatae dai corsi di guida sicura, che sono certamente utili ma anche abbastanza limitati. Il kart ha il vantaggio di essere economico, pur rimanendo estremamente istruttivo.
Ritratto di Francesco Pinzi
9 aprile 2019 - 10:01
Piacerebbe anche a me saper guidare ancora meglio ma vorrei dire..siete stai a catania, palermo, napoli in auto? forse sono anche più bravi di noi alla guida, però non mi pare un modello da seguire. Se nessuno si responsabilizza e riscrive il SUO codice della strada ad ok è tutto inutile. Tolti i vecchi col cappello e le donne ( non me ne vogliate) siamo potenzialmente tutti ottimi piloti ma, come sa fare bene l'italiano, ce ne infischiamo delle regole. Le auto sono già sufficientemente evolute per garantire le giuste prestazioni
Ritratto di Rav
10 aprile 2019 - 00:17
4
È la dimostrazione dell'approccio che la maggior parte della gente ha verso qualsiasi cosa. "È colpa degli altri", "gli altri devono fare", "gli altri non rispettano le regole". Poi se pizzicati in fallo "eh ma io non lo faccio mai", "ma è stato solo un attimo". Anche io credo ci sia tanta gente che alla guida è un pericolo o un intralcio, ma non credo di essere infallibile. Gli errori o distrazioni capitano anche a me. Forse però la differenza è che quando mi capitano impreco contro me stesso e cerco di evitare la perseveranza mentre altri danno la colpa al prossimo per pulirsi la coscienza. In fin dei conti il 99% dei comportamenti scorretti alla guida si eviterebbe con normale senso civico e rispetto di regole e prossimo. Altro che chissà quali esami o trovate. Poi sì, spesso mi trovo ad affrontare situazioni di pericolo generate da altri utenti della strada, contro cui magari impreco, ma comunque le cavolate le facciamo tutti, chi più chi meno. E sentirsi superiori è il primo passo per dare una bella botta.
Ritratto di Akita_Inu
10 aprile 2019 - 13:55
Aggiungo inoltre che una buona educazione alla guida (e non solo educazione stradale, che comunque viene fatta a scuola) sarebbe un obbligo morale da parte dei padri (o delle madri perchè no) ai loro figli, già in tenera età. Io personalmente sto cercando di insegnare a loro come si fa a guidare, seriamente. E ciò significa prima di tutto "sentire" la propria auto, scegliere auto adeguate (non mi interessa se furgoni o coupè, ibride o benzina), avere il controllo dettagliato di gomme, freni, frizione, ammortizzatori, manutenzione, ecc..non lesinare sulla qualità e lo standard di automobili e ricambi. Ma soprattutto di essere capaci anche di "andare forte" in piena sicurezza. Perchè si, sono convinto sostenitore che si possa andare forte anche in totale sicurezza. Mi vanto del fatto che mio padre mi insegnò a "capire" la guida e "sentire" il motore ben prima dei canonici 18 anni. Capisco che la mia sia una visione un poco utopica e sicuramente non condivisibile da molti, ma penso possa fare la differenza.
Ritratto di MB
10 aprile 2019 - 18:55
1
Pericolo sulle strade?La colpa degli altri
Ritratto di MB
10 aprile 2019 - 19:01
1
La colpa sarà sempre di qualcuno,ma noi che subiamo il sinistro saremmo stati attenti abbastanza per evitarlo?Siamo in tanti per strada e tutti con i nostri pensieri che saliti im macchina dovremmo metterli nel bagagliaio, altrimenti è come andare in guerra.
Ritratto di MB
10 aprile 2019 - 18:53
1
Il mio pensiero può sembrare infondato però sono arrivato a questa conclusione da parecchio tempo;tutti vanno in macchina ma pochi la guidano.Ricordo un titolo di una rivista motoristica a metà degli anni '70 "costruiamo auto più sicure per automobilisti sempre meno sicuri".Di professione ho fatto l'autista di mezzi pesanti fino al agosto scorso,da allora sono in pensione,ho avuto ,posso dirlo fortuna di aver girato l'Europa in lungo ed in largo senza mai un incidente.Quello che è stato elencato è la triste realtà,oggi più evidente anche per il numero di veicoli in circolazione.Quello che più fà specie è l'arroganza di alcuni automobilisti,non condivido l'appellarsi al buon senso,in quanto non c'è un codice del buon senso appunto.Esiste un codice della strada e basterebbe rispettare le regole che descrive,poi ci sono il codice civile ed il codice penale.Un'altra riflessione che mi fa riflettere sul modo di muoversi nel traffico è quello di guardare le formiche.Altri utenti deboli che dovrebbero imparare dagli animali sono i ciclisti,guardassero le oche con al seguito i paperelli,tutti in fila indiana.Si potrebbe scrivere un libricino di sessantamila pagine per quante ne ho viste e vedo e per quanti incidenti ho evitato.Mai parlare mentre mangi,rischi ci morderti la lingua,così in macchina,non telefonare,non fumare,non distrarti insomma,rischi di sbattere e far male agli altri e magari anche a te
Ritratto di MB
10 aprile 2019 - 18:57
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Il mio pensiero può sembrare infondato però sono arrivato a questa conclusione da parecchio tempo;tutti vanno in macchina ma pochi la guidano.Ricordo un titolo di una rivista motoristica a metà degli anni '70 "costruiamo auto più sicure per automobilisti sempre meno sicuri".Di professione ho fatto l'autista di mezzi pesanti fino al agosto scorso,da allora sono in pensione,ho avuto ,posso dirlo fortuna di aver girato l'Europa in lungo ed in largo senza mai un incidente.Quello che è stato elencato è la triste realtà,oggi più evidente anche per il numero di veicoli in circolazione.Quello che più fà specie è l'arroganza di alcuni automobilisti,non condivido l'appellarsi al buon senso,in quanto non c'è un codice del buon senso appunto.Esiste un codice della strada e basterebbe rispettare le regole che descrive,poi ci sono il codice civile ed il codice penale.Un'altra riflessione che mi fa riflettere sul modo di muoversi nel traffico è quello di guardare le formiche.Altri utenti deboli che dovrebbero imparare dagli animali sono i ciclisti,guardassero le oche con al seguito i paperelli,tutti in fila indiana.Si potrebbe scrivere un libricino di sessantamila pagine per quante ne ho viste e vedo e per quanti incidenti ho evitato.Mai parlare mentre mangi,rischi ci morderti la lingua,così in macchina,non telefonare,non fumare,non distrarti insomma,rischi di sbattere e far male agli altri e magari anche a te