NOVE VOLTE SU DIECI, L’ERRORE È UMANO - I dati dell’Ocse (organizzazione internazionale di studi economici) parlano chiaro: il 93% degli incidenti sono dovuti a un errore umano. Sulla base di questo dato, il produttore di pneumatici e componenti per auto Continental, in collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato Euromedia Research, ha realizzato un’indagine su un campione di 2000 automobilisti italiani per capire come valutano la sicurezza stradale, e se sono consapevoli dell’importanza del loro comportamento al volante.
LA COLPA? DEGLI ALTRI - In base all’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019, il 44,1% degli intervistati ritiene l’auto il mezzo più sicuro sul quale spostarsi (contro, tanto per dire, appena il 9,9% dei mezzi pubblici e il 3,9% di motociclette e biciclette), mentre il 68% dichiara che l’evento di maggior pericolosità che possa capitare per strada è quello di venire investiti. Dati in parte contraddittori, ma che si possono giustificare con la percezione che gli automobilisti hanno di se stessi e degli altri: l’87,4% degli interpellati si dice certo delle proprie capacità di guida, e attribuisce la principale causa di incidenti per il 44,4% agli errori di guida altrui, come una distrazione, e per il 43,7% al mancato rispetto del codice della Strada (come l’eccessiva velocità o l’abuso di alcol). Singolare, poi, visto lo stato di molte arterie italiane, che soltanto il 3,1% degli intervistati parli della cattiva manutenzione delle strade quale causa numero uno per i sinistri, e il 2,3% alla manutenzione carente (come pneumatici e freni usurati).
MA C’ È FIDUCIA NEL PROSSIMO - Alla domanda “in cosa ripone più fiducia per avere maggiore sicurezza sulle strade”, lo stesso campione di intervistati ha dichiarato nel 34,9% dei casi di puntare sul senso di responsabilità dei guidatori, il 16,7% sulla severità da parte delle Forze dell’Ordine e il 15,5% sulla capacità dei costruttori di sviluppare veicoli migliori. Quest’ultima voce diventa il fanalino di coda nel rispondere su quale sia l’elemento più importante per garantire la sicurezza stradale. Per il 50,1% è il guidatore, ma componenti meccanici determinanti come i freni sono soltanto al terzo posto (con un misero 9,7%) e i pneumatici addirittura al sesto (5,3%). Lo stesso quesito rivolto agli autisti di mezzi pesanti vede proprio le gomme balzare al terzo posto della graduatoria. Segno di come la percezione di chi guida molte ore per lavoro sia diversa.
MI IMPEGNO DI PIÙ - Sempre il fattore umano resta in cima ai pensieri degli automobilisti, quando gli si chiede cosa potrebbero fare in prima persona per migliorare la sicurezza sulle strade. Il 19% si ripromette di prestare ancora più attenzione nella guida e il 15,3% di rispettare ancora di più il codice della Strada. Soltanto l’1,1% ha affermato che un grosso aiuto in merito verrebbe dall’acquisto di auto dotate di moderni sistemi di aiuto alla guida (come al frenata automatica d’emergenza).