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Piano industriale FCA: Marchionne annuncia il “debito zero”

01 giugno 2018

Oggi, presentazione del piano industriale del Gruppo fino al 2022. E Marchionne informa sull’estinzione del debito.

Piano industriale FCA: Marchionne annuncia il “debito zero”

UN VIAGGIO INIZIATO QUI - “Il nostro viaggio è iniziato proprio qui, nel 2004”. Così ha esordito stamattina al centro prove di Balocco l’amministratore delegato del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne (nella foto). Il manager ha aperto i lavori del FCA Capital Markets Day: la presentazione ad analisti e investitori istituzionali del piano industriale per il 2018-2022. Per farlo ha ricordato il piano presentato nel 2009 ad Auburn Hills per la Chrysler e quando “ci siamo presentati al mondo come FCA, un’unica organizzazione globale con un unico team leader”. A conti fatti, dice Marchionne, “abbiamo sempre raggiunto i nostri obiettivi finanziari”. Dal 2015, “il valore per gli azionisti di FCA è quasi raddoppiato, escludendo l’aumento di valore di Ferrari”.

FINE DEL ROSSO NEI CONTI - “Prevedo che a fine giugno avremo una posizione finanziaria positiva”, ha poi spiegato con un certo orgoglio Marchionne. “E avremo eliminato quel debito industriale che per tanti anni ha oppresso sia Fiat sia Chrysler. Uscire dall’ombra del debito rappresenta un nuovo paradigma nel modo in cui la nostra azienda viene percepita”. Questo “ci consente di allineare il nostro profilo operativo con la creazione di valore per gli azionisti”, e “trasmette un senso di forza ai nostri stakeholder”. Senza debito, è la sostanza del discorso, si ha la “flessibilità necessaria per affrontare un mercato che ha davanti una rivoluzione epocale”.

TRE SFIDE NEL PIANO QUINQUENNALE - “Quello che vedrete oggi nel nuovo piano quinquennale della FCA è basato sugli stessi principi chiave degli ultimi cinque anni”. Marchionne ha parlato poi di “forze tecnologiche, anche dirompenti”, che “stanno trasformando la nostra industria centenaria”. Tre le sfide: “Dove i target finanziari porteranno FCA nei prossimi cinque anni; come affronteremo la prossima rivoluzione tecnologica e come intendiamo giocare un ruolo importante nella riduzione dei gas a effetto serra”. E, “a livello di brand, i nostri messaggi si concentrano su Jeep, Ram, Maserati, Alfa Romeo. Che rappresentano la parte più significativa dei nostri ricavi e dei nostri utili”. Quindi, “vi forniremo un aggiornamento tecnologico su guida autonoma e connettività e sull’ampliamento della partnership con Waymo”. Perché “vogliamo collaborare coi leader nel settore della guida autonoma”.



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Ritratto di studio75
1 giugno 2018 - 11:40
5
Tipo/panda/500, la punto già non ci sarà più, lancia Y...che fine faranno? Credo saranno ancora prodotte ma in Turchia o Est europa.
Ritratto di otttoz
1 giugno 2018 - 14:24
Lancia morta...
Ritratto di impala
1 giugno 2018 - 16:29
... è sulla Fiat ... niente ???
Ritratto di MAXTONE
1 giugno 2018 - 12:05
E Lancia? Dalle mie parti.ha appena aperto un grande concessionario FCA e tra i badge enormi attaccati sul muro dell'entrata campeggia anche, enorme, quello Lancia. Questo mi fa pensare che c'è vita dopo la Ypsilon come per i Jalisse c'è stata vita dopo Sanremo 97.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 giugno 2018 - 12:15
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Ritratto di MAXTONE
1 giugno 2018 - 12:36
Anche questo è vero ma assistere alla morte del marchio lancia fa star male chi è cresciuto ammirando le gesta di 037 e Delta nel wrc e l'apice del prestigio toccato con la Thema 8.32. Ora come ora mi metterebbe tristezza anche rivedere la Montecarlo (Skorpion) fidanzata con Herbie nel film Disney.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 giugno 2018 - 14:59
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Ritratto di Angi0203
5 giugno 2018 - 13:59
ma il Voyager, si può ancora comprare? Per noi si avvicina il triennale cambio del leasing. L'ultima volta, vista l'inacquistabilità di una VAG per via della truffa, abbiamo preso una Galaxy. Al momento siamo indecisi se prendere un'altra Galaxy o la nuova Espace, ma anche Voyager lo riprenderei volentieri.
Ritratto di palazzello
1 giugno 2018 - 12:15
A quanto ho avuto modo di leggere sembra che il piano FCA sia sbilanciato sul lusso o meglio e specificatamente a quei marchi che sono in un certo qualche modo lontani dalle nostre tasche!!! Fiat Punto e Panda non verranno più prodotte benché vendano bene ma non offrono margine di guadagno e neanche la Tipo avrà un erede. Lancia sarà definitivamente morta!!!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 giugno 2018 - 12:21
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Ritratto di CiccioBe
1 giugno 2018 - 12:47
Non è vero che la Panda non verrà più prodotta: dalle ultime indiscrezioni Fiat produrrà solo Panda e 500 (fuori dall'Italia, presumibilmente Polonia), mentre non avranno eredi di sicuro Tipo e 500L....non ho ben capito il destino della 500X. Per i veicoli di derivazione commerciale come Qubo e Doblò....booooohhhh!!! non pervenuti. PS: dò per scontato la mancanza di eredi della 124. PPS: e Abarth??? ari boh!
Ritratto di OssiBinLaden
1 giugno 2018 - 13:29
La Punto sin dal'inizio dei tempi nel 1993 faceva numeri da paura nel mercato EMEA, anche se di segmenti diversi e quindi confrontabili, la Punto avrebbe superato le vendite di Polo, ma nel 2012, dopo il calo di vendite si decise di darle solo un leggerissimo restyling, ma nonostante questo le vendite diminuivano e invece di presentare magari un nuovo modello con la 500X o massimo con la Tipo, sicuramente il marchio Fiat avrebbe avuto ancora moltissima strada... I veicoli commerciali rimarranno sicuramente in produzione tutti, grazie anche all'alleanza con Psa, questo settore per Fiat procura ancora molti soldi. Mentre i veicoli di derivazione commerciale direi che la Doblò rimarrà ancora in produzione visto comunque il discreto successo in Turchia e Nord Africa sopratutto come taxi, mentre la Qubo non frutta numeri in praticamente nessun mercato, neanche quello brasiliano, staremo a vedere il suo futuro, anche se, non ben chiaro. Abarth non se n'è parlato, ma direi che anche la non ci siano gli stessi rischi di Lancia e Fiat, visto che le vendite stanno andando molto bene anche all'estero, Inghilterra, Germani e qualche numerino anche dagli Usa.
Ritratto di Ercole1994
1 giugno 2018 - 12:16
Quindi, quali saranno i prossimi modelli del gruppo FCA? Non nascondo di nutrire molta curiosità per l'Alfa Romeo, visto che sto seguendo con interesse la sua "rinascita" dal 24 Giugno 2015, giorno della presentazione dell'attuale Giulia...
Ritratto di IloveDR
1 giugno 2018 - 12:23
3
questo è tutto??? un insieme di banalità, cose scontate, cose volontariamente non dette...questi qua, purtroppo, non stanno coll'acqua alla gola, sono definitivamente affogati, naturalmente da un logico punto di vista italiano/europeo, ma anche dall'al di là dell'Atlantico marchi come Chrysler, Dodge non se la passano bene...The End
Ritratto di silvano 103
1 giugno 2018 - 13:46
L'unica cosa che interessa al pifferaio magico maglionato è la riduzione del debito e l'aumento dei guadagni suoi e degli agnelli, anche al costo di chiudere fabbriche, marchi e quant'altro è di ostacolo al profitto.
Ritratto di otttoz
1 giugno 2018 - 13:53
Fca, la Fiom attacca: "Non ha rispettato nessun piano" La Repubblica-31 mag 2018
Ritratto di Emanuele.80
1 giugno 2018 - 14:11
Debito azzerato, bene (anche se poi con la complessità finanziaria che c'è, chissà chissà che stratagemmi finanziari ha adottato per far vedere zero debiti), ma sono sicuro che nei prossimi anni pagheranno molto cara questa epoca Fiat/FCA
Ritratto di tramsi
1 giugno 2018 - 15:05
Fino all'altro ieri erano contro la filosofia SUV e fino a ieri contro l'elettrificazione. I contenuti dei loro prodotti generalisti sono sotto quelli della concorrenza, vedremo quelli premium nei segmenti C, E ed F.
Ritratto di money82
1 giugno 2018 - 17:11
1
Debito azzerato? Ottimo, spero vorrà dire che restituirà allo stato i miliardi di euro che gli sono stati prestati.
Ritratto di Challenger RT
1 giugno 2018 - 19:12
Marchionne è stato l'unico Ad di Fiat (FCA) che non ha preso ne una lira ne un'euro dallo Stato italiano. Gli unici soldi che ha preso sono stati i dollari americani che gli USA di Obama gli hanno prestato e che lui ha restituito in anticipo interessi compresi.
Ritratto di money82
2 giugno 2018 - 14:45
1
Certo, perchè gli usa giustamente i soldi dei contribuenti li rivogliono. A noi invece piace regalarli, ecco perchè abbiamo uno dei debiti pubblici più alti del mondo. Ad ogni modo il prestito a Marchionne vuoi chiamarlo cassa integrazione? Di cui fiat è profonda conoscitrice e fruitrice in tutti gli stabilimenti italiani? Se non ci fosse lavoro lo riterrei giusto, il problema è che il lavoro c'è ma viene spostato in altre nazioni. Prima di dirmi che in italia i costi del lavoro sono alti, ricordati che solo marchionne guadagna 10 milioni all' anno, (senza contare i pacchetti azionari multimilionari e la sua residenza in svizzera), poi pensa a quanti dirigenti ha fiat nel mondo. Ripeto il mio commento iniziale, essere in attivo e dichiarare di pagare i debiti, quando organizzi la tua azienda per vivere di sussidi, è una situazione drammatica.
Ritratto di roby_lc11
1 giugno 2018 - 18:56
penso che Marchionne abbia una visione lunga del mercato futuro: “vogliamo collaborare coi leader nel settore della guida autonoma” (e soprattutto mi fa pensare il contratto delle 62000 pacifica con Waymo). Credo e spero che in un futuro prossimo tutte le utilitarie verranno sostituite dal car sharing autonomo, grazie al quale ogni persona avrà la disponibilità della "sua" automobile "a portata di casa" e non avrà più bisogno di acquistare un auto "per necessità" (dedicata alla famiglia, per fare la spesa, per portare i figli a scuola), insomma, quella più comoda piuttosto che "quella che mi piace". Questa novità spingerà il consumatore, che utilizzava i suoi risparmi per l'acquisto di un utilitaria o un auto "comoda ma insignificante" (polo,clio,panda,etc), a spendere i suoi risparmi comprando qualcosa che gli piaccia veramente, del tipo: "non ho più bisogno di rinunciare alla spider che tanto desidero" (moto, cupe etc etc). Per questo , secondo me, Marchionne sta puntando sul "lusso". Perchè quando questo succederà, i vari grandi costruttori come volkswagen, ecc, avranno il problema di come fare a liberarsi di quelle centinaia di migliaia di "forza lavoro" impiegate nelle catene di montaggio di prodotti che nessuno vuole più. Sicuramente sarà più facile ridurre forza lavoro in romania o in turchia. E in Italia rimarrà la produzione per i clienti con la "passione auto".
Ritratto di tramsi
1 giugno 2018 - 21:25
Ricapitolando, il precedente piano industriale (2014) prevedeva: 8 nuovi modelli Fiat entro il 2018, 6 nuovi modelli Maserati entro il 2018 (e vendite quintuplicate), 8 nuovi modelli Alfa Romeo entro il 2018 (tra cui un doppio modello nel segmento C). Siamo nel 2018...
Ritratto di torque
1 giugno 2018 - 22:55
Oggi ho letto una marea di critiche su Marchionne (com'era ovvio che fosse), ma dirò la mia: a me è piaciuto come manager. Ha ricevuto una Fiat disastrata e pronta al tracollo, che produceva bare su ruote con la scusa di essere auto "per il popolo", su cui ogni componente era al risparmio. Auto come la "Cinquecento" e la "Seicento", che hanno abusato di nomi storici ed erano cassonetti su ruote senza anima né alcuna qualità. E' vero che i suoi piani industriali sono sempre stati disattesi o ritardati, ma è anche vero che è difficile immaginarsi molti altri amministratori in grado di fare ciò che ha fatto lui partendo da così in basso e con così poche risorse. Criticatissimo per la produzione della 500 all'estero, è stato in realtà l'unico manager Fiat a non aver spremuto le casse italiane come un limone per tenere in vita l'azienda. E con la 500 ha fatto pure tornare Fiat nel mondo, anche se con un ruolo marginale. Ora Alfa Romeo e Maserati sembrano avere un futuro, e Jeep è in un periodo estremamente felice. Sarà un peccato se invece Fiat, storica produttrice di utilitarie per il popolo, dovesse perdere definitivamente la Punto e forse anche la Tipo, per rimanere solo con Panda e 500. Come suo successore servirebbe adesso un uomo di prodotto: a livello finanziario ci siamo, pare che il debito del gruppo si sia davvero azzerato, quindi ora che vada avanti qualcuno che sappia direzionare gli investimenti sulla gamma modelli. Se si rispettano i piani, Alfa, Maserati e Jeep sono a posto fino al 2022. Ma Fiat ha bisogno di una segmento B e di un nuovo pianale compatto per sostituire Panda e 500, e Lancia si potrebbe provare a tenere in vita senza insistere solo sulla Ypsilon. Dalle slide di oggi sono poi contentissimo di due cose: la prima, che l'elettrificazione finora snobbata sta arrivando, e sarà prevalentemente di affiancamento ai classici motori endotermici; la seconda, che non si parla mai di guida autonoma superiore al terzo livello: questo significa che almeno fino al 2022 non dovremmo rischiare di veder presentate Maserati senza volante (uno dei miei peggiori incubi!) che lascino il piacere di guidarle a un computer! Vedremo cos'altro ci aspetta!
Ritratto di Zot27
2 giugno 2018 - 11:43
e non ha tutti i torti a fregarsene di quante persone acquistano Punto o Lancia, quando una grossa società (e ne seguiranno altre) ordina decine di migliaia di esemplari dello stesso modello ..
Ritratto di money82
2 giugno 2018 - 14:51
1
Mi sembra abbastanza semplicistico vantarsi di essere in pari quando sono 10 anni che quasi tutte le fabbriche in italia vivono di cassa integrazione. E abbastanza semplicistico dichiarare la cassa integrazione e poi spostare le fabbriche dove il lavoro costa meno.
Ritratto di bridge
1 giugno 2018 - 23:17
1
Marchionne con la cravatta???
Ritratto di tramsi
1 giugno 2018 - 23:42
Sarà di cachemere anch'essa...
Ritratto di Rav
2 giugno 2018 - 12:36
4
Beh se non altro bisogna dare atto a Marchionne che in questi 14 anni di scelte strategiche a volte rinnegate dopo poco e alcune decisioni "forti" è riuscito a portare FCA (e possiamo chiamarlo il gruppo Fiat) in una posizione che nel 2004 nessuno avrebbe mai creduto. In fin dei conti ha fuso e salvato due gruppi (Fiat e Chrysler) che erano a pochi passi dalla fine. Da oggi, con una posizione stabile e senza l'incubo del rosso, spero che si torni a puntare sulle auto. Staremo a vedere.
Ritratto di silvano 103
2 giugno 2018 - 17:07
Meglio se all'epoca avessero venduto tutto all'estero come hanno fatto in Inghilterra, oggi loro hanno le fabbriche che lavorano a pieno regime, Jaguar, Land Rover, Mini e R.R. che sebbene di proprietà estera sfornano nuovi modelli in continuazione, noi invece abbiamo i cimiteri di Arese, Desio, Chivasso e Termini Imerese, e marchi nel cassetto come Autobianchi, Innocenti ai quali presto si aggiungera Lancia e Fiat.
Ritratto di Agl75
2 giugno 2018 - 20:46
La priorità è la finanza (e i forzieri pieni), non il prodotto. Marchi come Lancia, Fiat stessa non contano nulla. Puro business