UOMO IMMAGINE - Dopo il suo addio alla Formula 1, avvenuto nel 2013, Mark Webber è passato alla Porsche con la quale ha vinto nel 2015 il campionato mondiale WEC al volante della 919 Hybrid. Webber si è ritirato definitivamente nel 2016 e da allora è diventato uomo immagine della Porsche, tanto da partecipare a numerosi eventi dimostrativi in tutto il mondo. Ora l’ex pilota australiano si è tolto anche la soddisfazione di guidare in anteprima la Porsche Mission E, la berlina elettrica attesa nel 2019, primo modello a zero emissioni della casa tedesca e concorrente diretta della Tesla Model S. Webber ha fornito alcune anticipazioni sull’auto in un video diffuso dal costruttore (qui sotto).
EROGAZIONE SENSAZIONALE - La Porsche Mission E, il cui nome definitivo non è stato annunciato, è ancora in una fase di sviluppo, con i test su strada in pieno svolgimento, e “veste” camuffature piuttosto pesanti che però lasciano intravedere forme filanti e sportive che ricordano quelle della Panamera. Webber ha giudicato la berlina una vera Porsche, in grado di non tradire le aspettative nemmeno degli amanti della “vecchia scuola”, come si è definito il 41enne australiano, che non ha nascosto l’iniziale scetticismo nei confronti di un modello così innovativo. Webber invece ha dovuto ricredersi, complice l’erogazione definita sensazionale dei motori per complessivi 600 CV, la trazione garantita dalle quattro ruote motrici e la maneggevolezza delle ruote posteriori sterzanti.
BARICENTRO RIBASSATO - La Porsche Mission E utilizza una nuova piattaforma denominata J1, specifica per modelli a zero emissioni, diversa rispetto a quella che l’Audi utilizzerà per il crossover e-tron: il pavimento sarà ribassato e di conseguenza il baricentro si troverà più vicino a terra, stando alle indiscrezioni trapelate finora. La berlina avrà batterie agli ioni di litio e due motori, in grado di garantire percorrenze nell’ordine dei 500 chilometri, con un sistema di ricarica ultra-rapida: l’80% si potrà ricaricare in 15 minuti, grazie all’impianto elettrico di bordo a 800V sviluppato insieme alla Hitachi.