IRREGOLARITÀ DIFFUSA - Nell’ambito dei controlli sulla regolarità del funzionamento delle pompe di distribuzione del carburante per autotrazione, la Guardia di Finanza verifica anche se le stazioni di servizio espongono correttamente il prezzo di vendita di benzina, gasolio e, se c’è, gpl. Secondo quanto emerso nei primi quattro mesi di quest’anno, un terzo dei distributori non è in regola con quanto previsto dalla normativa vigente.
UNO SU TRE - I distributori controllati sono stati 603, e di questi ben 205 sono risultati non in regola. Il dato emerge dalla relazione presentata dal capo ufficio tutele e mercati della Gdf, Fabrizio Martinelli alla Commissione prezzi del Senato. Da notare che una analoga indagine era stata compiuta già tra maggio e luglio dell’anno scorso controllando 829 impianti di distribuzione automatici, e in quel caso le irregolarità avevano riguardato il 12,7% dei distributori ispezionati.
POCA TRASPARENZA - A parte l’infrazione compiuta (che costa ai titolari della licenza dell’esercizio una sanzione da 516 a oltre 3 mila euro) questa realtà significa che gli automobilisti alla ricerca dei prezzi più convenienti, troppo spesso non trovano sui tabelloni pubblicitari in vista dalla strada, le corrette informazioni.
UN PO’ DI CONFUSIOINE - Va aggiunto che la regolamentazione dell’esposizione dei prezzi nei distributori, al momento è pasticciata. Ciò per il sovrapporsi di provvedimenti non perfezionati nella loro attuazione. La materia è infatti regolata dal decreto legislativo n. 206 del 2005 (che impone l’esposizione dei prezzi: “È fatto obbligo di esporre in modo visibile dalla carreggiata stradale i prezzi praticati al consumo” recita l’articolo 15 del suddetto decreto legislativo.
REGOLE IN CORSO D’OPERA - Ma il 24 gennaio scorso il governo ha emanato il decreto legge in cui è contenuta una norma preannunciante dei decreti ministeriali che indicheranno come l’obbligo contenuto nella norma del 2005 deve essere attuata. E ciò con una certa dovizia di dettagli, precisando che dovrà essere chiaro il prezzo del carburante in modalità “non servito” e perfino su come dovranno essere scritti i numeri. Il termine per l’emanazione di tali decreti è di 6 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto legge. La pubblicazione è avvenuta il 24 marzo, quindi il termine previsto è il 24 settembre. Questo intreccio di norme, per di più in via di perfezionamento, ha ingenerato confusione.