COSÌ FERRARI COSÌ DIVERSE - California, 458 Italia, 458 Spider, FF e F12berlinetta: sono le cinque purosangue della gamma di Maranello. In comune hanno il Dna Ferrari, prestazioni mozzafiato e fascino da vendere, ma ciascuna ha una sua personalità ben distinta. Lo si nota bene provandole una dopo l’altra in una serie di giri di pista. È quello che abbiamo fatto sul circuito di Fiorano, in un servizio dettagliato che trovate sul numero di alVolante di febbraio 2013.
A LORO AGIO TRA I CORDOLI - Se la palma d’oro per l’agilità tra le curve va alla
Ferrari 458 Italia, la “sorella”
458 Spider ha dalla sua pure il piacere di guidare con il vento tra i capelli. Il loro motore V8 da 570 cavalli, montato alle spalle di guidatore e passeggero, emoziona già solo ad avviarlo. Il cambio è rapidissimo e lo sterzo ha una precisione chirurgica. Più confortevole, invece, la California che però ha pur sempre un otto cilindri da 489 cavalli: guai a provocarla.
DODICI CILINDRI DI PIACERE - Le regine della gamma Ferrari montano motori a dodici cilindri. E se i 660 cavalli della
Ferrari FF -l’unica “rossa” a trazione integrale- vi sembrano pochi, c’è la potentissima
F12berlinetta: 741 cavalli tutti sulle ruote dietro. L’accelerazione è così impressionante, che il rettilineo di
Fiorano finisce in un attimo, e nell’uscire dalle curve bisogna dosare l’acceleratore con estrema dolcezza (almeno se si tengono i controlli di trazione e di stabilità disinseriti). Pena l’innescare un sovrasterzo di potenza, tutto da gestire. Più facile invece la FF, grazie alle quattro ruote motrici controllate elettronicamente. Con lei si può andare persino sulla neve, grazie alla modalità specifica impostabile sul manettino. Tra l’altro, la FF è anche l’unica Ferrari con quattro posti veri, e un baule da record: 450 litri, che diventano 800 reclinando il divano. Più versatile di così…
MALEDETTA PIOGGIA - Poco dopo l’inizio del nostro test, un acquazzone ci ha costretto ad accantonare l’idea di prendere i tempi sul giro. D’altro canto, così abbiamo avuto modo di sperimentare la facilità di guida delle
Ferrari in condizioni decisamente sfavorevoli. Basta portare il manettino sulla posizione Wet e la risposta di motore e cambio a doppia frizione (di serie per tutte le supersportive di Maranello) si fa più dolce. Più vigili, inoltre, i controlli elettronici di trazione e di stabilità. In queste condizioni le “rosse” sanno anche essere confortevoli, chi più – come le due V12 e la
California – chi meno: sono le 458 Italia e Spider, le Ferrari più pistaiole.