UN BEL MIX - A vederla da fuori, si direbbe una classica. A sentirla in moto, si capisce che è elettrica. A giudicare dal cronometro, non va sottovalutata. Questi tre aspetti definiscono le anime della Renovo Coupé, esposta al Concorso d'Eleganza di Pebble Beach: secondo il costruttore, è la prima supercar interamente elettrica realizzata negli Stati Uniti.
DAL PASSATO - Le forme sono quelle della Shelby Daytona, che - a cavallo tra il 1964 e il 1965 - si batté ad armi pari con le Ferrari, spesso vincendo (a Sebring, a Le Mans, a Daytona: poi Carrol Shelby fu assunto dalla Ford per lavorare al progetto della GT40): per questo si può parlare di una classica. O, meglio, di una base replicata, visto che le Shelby originali sono sei, prototipo compreso. Al posto del motore termico c'è una coppia di motori elettrici accreditati di 500 CV di potenza e 1.355 Nm di coppia (immediatamente disponibili, peraltro): secondo la Renovo, la risposta dell'acceleratore da zero all'intera potenza disponibile avviene in 37 millisecondi, lo “zero a cento” è bruciato in 3,4” e la ricarica rapida delle batterie richiede 30 minuti. L'auto sarà prodotta in piccola serie a partire dal prossimo anno in California; il prezzo è top secret, ma si preannuncia salatissimo, come si conviene a un'auto di grande spessore.
ELETTRICO È ANCHE BELLO? - La gestione elettronica prevede mappature per differenti condizioni di guida; le batterie sono sistemate in contenitori separati per ridurne il volume e meglio bilanciare i pesi; lo stesso motore è “a vista”, sfidando apertamente i colleghi endotermici: quando mai si è visto un motore elettrico esibito in un cofano dove sarebbe naturale vedere un V8... Per il designer Peter Brock, “Il profilo della carrozzeria era quasi perfetto 50 anni fa e i principi della fisica non cambiano nel corso del tempo; sono stati tuttavia aggiornati e riprogettati carrozzeria, telaio e sospensioni. Il prodotto finito contiene sicuramente lo spirito della vettura originale proiettato con forza verso il futuro”. Proprio sicuri che si parli di un semplice “prodotto”?