RIMBORSO PER TUTTI - Verranno indennizzati gli automobilisti bloccati nell’ingorgo verificatosi tra venerdì 17 e sabato 18 dicembre in due tratti della A1, a nord e a sud di Firenze. «Nell’incontro che abbiamo avuto domenica scorsa con Autostrade per l’Italia, insieme ad altre associazioni di consumatori - ci ha detto Paolo Landi, segretario generale della Adiconsum - è stato concordato di avviare una procedura di conciliazione con gli utenti: oltre al rimborso del pedaggio, chi ha subito i maggiori disagi riceverà un indennizzo. Probabilmente la cifra verrà definita nel prossimo incontro, previsto per domani, giovedì 23 dicembre: occorrerà individuare dei criteri oggettivi e valutare ogni caso, per non mettere sullo stesso piano chi ha perso due ore in coda e chi è rimasto fermo tutta la notte».
C'È IL NUMERO VERDE - Per avviare la richiesta di rimborso, l’associazione ha messo a disposizione un numero verde (800 864754, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 17) che dà informazioni sulla procedura da seguire quando sarà definito l’accordo, oltre a un modulo da compilare e spedire ad Autostrade per l’Italia, realizzato insieme alle altre associazioni di consumatori che “dialogano” con il gestore della rete autostradale (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori). Si può scaricare dal sito www.adiconsum.it, ma è disponibile anche su www.autostrade.it/procedure/index.html. Nel compilarlo, occorre descrivere i fatti, allegando eventuali verbali redatti dalle Forze dell’ordine e dichiarazioni di testimoni; inoltre, per dimostrare quanto tempo si è trascorso in autostrada, è necessario allegare una copia dello scontrino rilasciato dal casello (o indicare gli estremi di un altro sistema utilizzato per il pagamento del pedaggio, come il Telepass o la Viacard) che consenta di risalire all’ora di entrata e di uscita; infine, indicare da quale associazione di consumatori si vuole essere rappresentati per tutelare i propri interessi.
INFORMAZIONI SBAGLIATE - La battaglia delle associazioni, però, non si ferma qui: «si è discusso anche di come evitare che l’evento si ripeta - prosegue Landi - perché attualmente, per fermare il traffico pesante in situazioni di emergenza, deve intervenire un coordinamento dei prefetti e si perde troppo tempo. E l’iniziativa del ministro dei trasporti Altero Mattoli non serve (lunedì 20 dicembre, dopo l’incontro con Anas, Ferrovie dello Stato, Autostrade e Protezione civile, il ministro ha proposto un maggiore coordinamento tra i sistemi di comunicazione che informano gli automobilisti e di definire un codice di comportamento per gli autotrasportatori). A giudizio di Landi «occorrono decisioni rapide, un’autority nel settore trasporti in grado di muoversi in fretta». Da rivedere anche la gestione delle informazioni fornite agli automobilisti: «molti sono entrati in autostrada o hanno proseguito perché Isoradio segnalava “code a tratti” e i pannelli autostradali indicavano “interruzioni per cause tecniche”. Comunicazioni fuorvianti: bisognerebbe cambiare alcune regole e utilizzare anche le segnalazioni che arrivano dagli utenti che mandano sms di allerta alla redazione di Isoradio».