NEWS

Scende la CO2, ma la crisi del diesel frena il calo

23 ottobre 2018

Negli ultimi 10 anni le emissioni di CO2 in Italia sono passate da 144,3 g/km a 112,4 g/km. Però negli ultimi due anni la discesa ha rallentato.

Scende la CO2, ma la crisi del diesel frena il calo

SCARICHI SUL BILANCINO - Uno studio dell’Osservatorio Autopromotec di Bologna sulla base dei dati di vendita delle auto in Italia ha “fotografato” il livello delle emissioni di CO2 da parte delle automobili di prima immatricolazione. L'anidride carbonica (CO2) non è dannosa per l'uomo, ma contribuisce all'effetto serra e quindi al surriscaldamento globale. La ricerca ha riguardato il decennio dal 2008 al 2017, mettendo in evidenza il cammino virtuoso compiuto dalle automobili. Nel 2008 la media delle emissioni delle auto nuove vendute nel corso dell’anno fu di 144,3 g/km, mentre nel 2017 tale valore è stato di 112,4 g/km. Un risultato positivo frutto del miglioramento delle auto di recentissima produzione e dell’incidenza delle auto ibride ed elettriche, vendute ancora in numero modesto, ma importanti perché sotto nel calcolo della media delle emissioni unitariamente valgono come più unità.

RALLENTAMENTO - Purtroppo va anche rilevato che il miglioramento generale nei dieci anni avrebbe potuto essere ancora più ampio se non ci fosse stato un rallentamento negli ultimi due anni. Mentre negli anni precedenti c’era un abbassamento delle emissioni di 3-4 grammi al chilometro, tra il 2015 e il 2016 il calo è stato da 114,8 a 112,4, dunque di 2,4 g/km e tra il 2016 e il 2017 la variazione è stata di soli 0,3 gr/km. Va detto che lo stesso fenomeno si sta registrando in tutta Europa, dove addirittura nel 2017 la media delle emissioni di CO2 emesse dalle auto di nuova immatricolazione è aumentata da 118,1 a 118,5 g/km.

OBIETTIVI E REALTÀ - Questa tendenza si spiega con la riduzione delle vendite di auto diesel. Queste ultime fanno registrare infatti emissioni di CO2 inferiori rispetto a quelle a benzina. Questa situazione crea preoccupazioni a proposito della possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea: livello medio delle emissioni non oltre i 95 g/km per il 2021. La discesa registrata per otto anni a partire dal 2008 rendeva credibile, sia pure con un po’ di ottimismo, il traguardo dei 95 g/km (tra il 2008 e il 2017 la diminuzione è stata del 22,1%), ma se il miglioramento rallenta o addirittura si ferma, c’è il rischio che l’obiettivo sia mancato. Da 112,4 g/km ai 95 ipotizzati occorre un taglio delle emissioni del 15,5%. In soli tre anni.



Aggiungi un commento
Ritratto di Roomy79
23 ottobre 2018 - 14:01
1
Cosi tutti daranno via le auto a gasolio, fra 5-6 anni inizieranno a bloccare le auto a benzina, nel mentre inventeranno un fantomatico bludiesel ecologico e via tutti. A vendere l’auto a benzina per comprarla a gasolio...ma qualcuno pensa ancora che non ci prendano tutti per il sedere? Se il vero problema fosse l’ambiente (per me lo è per lorsiggnori direi di no) in tutti i centri città si investirebbe ( a costo zero perche i soldi li recuperi in sanità pubblica e tutela dell’ambiente) in bus elettrici, con frequenza e capillarità maniacale come in altri paesi, creando immensi parcheggi alle porte della città dove lasciare le proprie auto e muoversi in sicurezza e velocità.
Ritratto di Jumputer
25 ottobre 2018 - 06:18
ok. Fermeranno anche quelle a benzina ma cominciamo da quelle piu' inquinanti... i diesel poi seguiranno in ordine benzina e piu' tardi ibride.
Ritratto di otttoz
23 ottobre 2018 - 14:34
intervenire sui diesel delle navi che diffondono particolati pesanti e sui motori aerei, da notare che questi mezzi arrivano nelle città portuali e aeroportuali, inquinandole notevolmente!
Ritratto di Marco_Tst-97
23 ottobre 2018 - 17:31
I motori aerei non sono diesel, ma joule, ben differenti, anche come carburante, e anche i motori delle navi sono diversi da quelli automobilistici. La deriva degli ultimi tempi ha impedito la riduzione delle emissioni di CO2 ai livelli previsti, arrivando non solo a sconsigliare il diesel per chi fa pochi chilometri e tutti in città, ma anche per coloro che usano spesso l'autostrada, senza offrire soluzioni alternative soddisfacenti.
Ritratto di schizzo650
23 ottobre 2018 - 14:35
1
Ancora con la favola dell'anidride carbonica, per ridurla basta piantare qualche albero in più, il diesel emette si meno anidride carbonica ma tanti ossidi di azoto velenosi e cancerogeni, le centraline in tutta la pianura padana sono già saltate senza che i riscaldamenti siano accesi, sappiamo tutti che le le auto a nafta sono le inquinanti per eccellenza e che euro 5 e 6 hanno limiti taroccati da sempre dalle varie case automobilistiche, il dieselgate e seguito non hanno insegnato niente, poi le riviste che vivono di pubblicità danno una mano al sistema del magna magna itagliano dove i crucchi la fanno da padrone con i loro Suv che emettono veleni a iosa......ibrido il futuro è segnato crucchi & C siete avvisati
Ritratto di schizzo650
23 ottobre 2018 - 14:37
1
Emissioni calcolate come non penso che si riferiscano al nuovo cicli Wlpt quindi si parla di valori sulla carta e quindi farlocchi, dati manipolati e taroccati per anni da tutte le case automobilistiche per il loro tornaconto......
Ritratto di Zot27
23 ottobre 2018 - 16:21
Esatto
Ritratto di Marco_Tst-97
23 ottobre 2018 - 17:35
Sbagliato: sono valori rilevati dalla concentrazione di anidride carbonica nell'aria, anche perché sarebbe impossibile rilevare un dato dipendente dal numero e dal tipo di mezzi in circolazione e dal numero di caldaie, impianti industriali, etc.
Ritratto di Challenger RT
24 ottobre 2018 - 02:40
Ha ragione Schizzo650: I dati riportai si riferiscono al semplice (e stupido) calcolo sulla carta della media delle emissioni (sempre dichiarate sulla carta) di tutte le auto immatricolate dal 2008 ad oggi. Questa indagine non vale niente, perché, se da una parte non si tiene conto dei mezzi di trasporto circolanti ed immatricolati negli anni precedenti al 2008, dall'altra, ancor più erroneamente, si fa la media tra i dati di emissione di CO2 riferiti dai costruttori in fase di omologazione che pure i sassi sanno essere nella realtà sempre superiori e a volte anche completamente farlocchi! Senza contare che se anche avessimo emissioni medie di CO2 doppie o triple ed emissioni di NOx e PM da diesel tendenti a zero avremmo in Italia un'aria tra le migliori al mondo!
Ritratto di Marco_Tst-97
24 ottobre 2018 - 06:51
Sì, come non, e gli asini volano. Ho tre critiche al commento: 1) Che ne sai di come si ottengono questi dati? Mica li fa il primo che prendono per strada, ci sono degli studi dietro, e non credo si basino solo sui livelli di CO2 riportati dalla casa; 2) credi veramente ala favoletta che a rendere l'aria peggiore siano PM ed NOx? Questi ultimi non sono cancerogeni di loro e reagiscono subito con l'ambiente esterno, per cui l'unico rischio è rappresentato dal NO, con x=1, perché reagendo con una molecola di NO2 o con l'ossigeno genera il gas ozono O3, quello sì pericoloso. I PM, invece, probabilmente è vero che possano causare irritazioni delle pareti interne delle vie respiratorie, ma non credo che siano loro la causa dei tumori, quanto piuttosto una serie di fattori, tra cui stile di vita e emissioni da impianti industriali (ne ho uno in zona che produce pneumatici e se ti avvicini senti puzza di gomma, quindi non credo sia in regola...); 3) la CO2 mette a rischio il delicato equilibrio climatico del pianeta e la vita stessa su di esso, dunque non puoi snobbarla come stai consigliando nel tuo commento!
Ritratto di Mbutu
24 ottobre 2018 - 08:09
Marco, rispondo alla tua prima domanda: viene spiegato chiaramente nell'articolo. E, purtroppo per te, hai torto.
Ritratto di Challenger RT
24 ottobre 2018 - 15:25
Marco, ti posso assicurare che l'incremento esponenziale delle malattie respiratorie negli ultimi 20 anni in Italia è dovuto alle polveri che nelle aree urbane sono prodotte principalmente dai diesel essendo i loro livelli elevati anche quando i riscaldamenti degli edifici sono spenti come in questi giorni. Dati riportati da studi medici e non di fantasia. I NOx, come hai giustamente fatto notare, innescano un percorso che porta anche qui a situazioni di grave e certo pericolo per la salute degli esseri viventi, soprattutto laddove si hanno concentrazioni elevate come nelle grandi aree metropolitane.
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:47
non è che per caso potresti mostrare un paio di numeri di supporto? Qui le misure effetuate a Monaco di Baviera (https://www.stmuv.bayern.de/themen/luftreinhaltung/verunreinigungen/feinstaub/emissionenpm10.htm) che chiaramente sono estremamente traffico-dipendenti. Non ostante questo il traffico pesa in tutto per il 57% di cui il 19% viene causato dal rotolamento (non il consumo) dei pneumatici. Di tutto il traffico i Diesel (vetture, transporter, camion, bus) pesano a loro volta il 57 %, quindi una buona metá non ha niente a che vedere con il Diesel ma con il fatto che la casa ci piace calda e ci stanchiamo quando andiamo a piedi. Và da sè che con l'aumento delle pressioni di iniezione dei benzina, la fetta causata dai benzina è destinata ad aumentare (in controtendenza rispetto al Diesel).
Ritratto di Challenger RT
25 ottobre 2018 - 00:58
Sono stato a Monaco di Baviera quest'estate ed empiricamente ho notato che l'aria era migliore di quella di Milano o di Roma e che i diesel circolanti erano mediamente di meno e più nuovi di quelli italiani e poi c'erano, oltre ad ibride ed elettriche, molte più auto a benzina soprattutto Bmw M, Mercedes AMG e Audi RS. Non certo come a Los Angeles dove il numero delle auto diesel non è pervenuto e circolano le migliori benzina del pianeta oltre alle ibride ed elettriche. Direi che la strada è una sola: benzina, ibride, elettriche, almeno iniziamo con l'eliminare la grossa percentuale di inquinamento dovuta ai diesel.
Ritratto di Roomy79
25 ottobre 2018 - 07:05
1
Quindi passeggiavi per monaco e con un taccuino annotavi il passaggio delle varie vetture nelle strade che hai percorso e il tuo feeling con l’aria di Monaco a prescondere dal clima di quella giornata e dal periodo dell’anno? VEdi il problema non è avere un’opinione (tra l’altro saemmo pire d’accordo), ma il modo assolutistico in cui la si sostiene, e la totale mancanza di dialogo con chi non e d’accordo
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:26
quello che il grafico e l'articolo mostrano, è la chiara inversione di tendenza riguardo alle emissioni CO2 che è causata dal diverso mix in rete, con maggiore incidenza dei benzina rispetto ai Diesel. Tendenza che resta sostanzialmente invariata indipendentemente dal ciclo usato anche se i valori assoluti possono cambiare (non só se riesco a spiegarmi). Cambaindo il ciclo, praticamente, le curve si sposteranno parallelamente verso l'alto, ma la tendenza resta e sembra destinata a peggiorare.
Ritratto di Dani_070898
23 ottobre 2018 - 16:03
Si ma il vero inquinante è il PM10, che il benzina non emette
Ritratto di Zot27
23 ottobre 2018 - 16:22
Più del pm10, il pm2.5, e più del pm2.5 le Ufp. Poi i nox
Ritratto di Marco_Tst-97
23 ottobre 2018 - 17:40
Peccato che il CO2 sia un gas serra pericoloso per l'intera vita sulla Terra, mentre ai PM 2.5 non sono direttamente e incontrovertibilmente causa di malattie mortali in grado di portarci all'estinzione.
Ritratto di Zot27
23 ottobre 2018 - 19:51
Peccato che a tutto tondo il diesel emette più co2 del benzina, e questo non lo dicono
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:19
ah! ma questo è senza dubbio! infatti un macchinina piccola piccola come una Volvo V60 D4 Inscription Geartronic 144 KW; 154 gCO2/km (WLTC) produce molto più CO2 del macchinone Suzuki Swift Sport 1.4 Boosterjet 103 KW; 135 gCO2/km (WLTC) :-)
Ritratto di Challenger RT
24 ottobre 2018 - 02:49
La CO2 non è pericolosa per la vita. Può, influendo a livello generale sul clima i, contribuire ad aumentare lì'entità di fenomeni naturali già esistenti. PM e NOx provocano direttamente tumori e malattie respiratorie gravi statisticamente più probabili in ambienti dove la loro concentrazione è maggiore come nelle grandi città. L'incidenza di tali malattie è provata scientificamente oltre che dai dati relativi all'aumento del numero delle persone colpite negli ultimi anni che è andato di pari passo in Europa con la folle diffusione della dieselmania.
Ritratto di schizzo650
24 ottobre 2018 - 16:34
1
Ascolta bene non riempirti la bocca con il gas serra visto che quando respiri ne emetti come tutti gli esseri viventi, per abbassare i livelli di CO2 basta piantare una pianta per ogni autista medio, le belle pianure della padania qualche albero in più meno coltivazioni inutili e ti ho ridotto il gas serra, non venirmi a dire le palle sulle auto a gasolio che conosco bene e conosco anche i trucchi per aggirare le norme, vedi device di ogni sorta, FCA Mercedes Bmw Vag ci hanno preso per il sedere per decenni con le favole della CO2 ......ed io alle favole non credo più
Ritratto di CiccioBe
24 ottobre 2018 - 16:58
Invece ora anche i moderni benzina ad iniezione diretta emettono particolato, motivo per cui i più recenti benzina (per fare un esempio e sperando di non dire una baggianata) 1.2 puretech Peugeot a iniezione diretta già montano tale filtro.
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:47
La rimado alla risposta qui sopra.
Ritratto di stefbule
23 ottobre 2018 - 17:18
12
Qui mi sa che è come ti_rare la coperta corta. Se la lasci giù ti scaldi i piedi e ti raffreddi le mani, se la tiri su ti raffreddi i piedi e ti scaldi le mani. Quindi cosa è meglio fare?
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:48
:-)
Ritratto di Mbutu
23 ottobre 2018 - 22:43
E pensare che con l'ibrido, attualmente, si salverebbero capra e cavoli. Solo che la maggior parte dei marchi é troppo indietro e la gente é troppo fossilizzata sulle proprie convinzioni.
Ritratto di Woldemort
24 ottobre 2018 - 00:27
Ibrido Toyota,suppongo..........
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:48
dalla padella alla brace
Ritratto di federico p
24 ottobre 2018 - 01:13
2
Io sull'idea che l'ibrido non inquini non sono d'accordo visto che quanto tempo va in elettrico su un viaggio standard questo tipo di auto? Io credo non oltre il 10% quindi si c'è un risparmio di emissioni ma non tanto quanto fanno registrare i cicli omologazione. Poi la Co2 non da problemi,il riscaldamento globale lo trovo un problema ma molto meno importante rispetto alle emissioni dei diesel che più sono nuovi e più fanno male visto che emettono particelle sempre più fine così fine che non le riesci nemmeno a misurare così si passano i controlli. Poi commissione europea decidetevi su cosa é meglio vietare io vieterei il diesel e la Co2 non la considererei neanche. Poi per l'anidride carbonica ricordate che gli alberi assumono Co2 e danno ossigeno di giorno quindi date ordine di piantare tot alberi sulle autostrade e si toglie un po di co2
Ritratto di Jumputer
24 ottobre 2018 - 06:25
Sara' almeno 15 anni che e' obbligatorio indicare la co2 sulle caratteristiche principali dell'auto. Ho preso un auto nuova nel 2006 e non ricordo i cv ma la co2 118 gr. In Europa incentivi e bollo auto si calcolano su questo parametro quindi il tuo "io credo" non funziona.Il ciclo di omologazione serve a questo. In Italia si paga il bollo a kw Se sulla tabellina ti scrivono 100kw paghi il bollo in base al tuo "io credo"? prendetevi la briga di guardare oltre ai cv o alla ripresa 70-120 anche la CO2. Capirete subito quale e' la tecnologia piu' adatta ad abbattere la co2 senza nox e pm10 senza Fap/dpf scr/urea a costi accessibili. Aggiungiamo che un grande costruttore per raggiungere l'obiettivo Co2 ha fatto "giochetti" scatenando il dieselgate con risultati 1)anticipare introduzione wltp 2) fine del diesel. Aggiungo che il wltp e' piu' "cattivo" quindi la co2 media aumenta per suepare questi test le auto diesel costano di piu' in produzione.La giulietta euro6D e' aumentata di quasi 2000 euro questo mese...Il tuo "io credo" vale come il mio "credici" da possessore di ibrido da piu' di 8 anni e oltre 250 000 km ... una ibrida del 2010 con 89 gr co2 a km e veramente consuma poco.. Non ha però il doppio scarico finto ma un pannello fotovoltaico sul tetto.. La mia ibrida e' brutta non piace ma a me importa zero.... ci sono alternative e ci saranno a breve delle auto piu' belle ma guardate sempre questo parametro della CO2 come da sempre guardate le AAA dei frigoriferi... e vederete che la Merkel piangera' ed i 95 gr verranno posticipati come nel 2016 dalla sera alla mattina il parlamento Ue ha raddoppiato i limiti nox inventando euro6dtemp....
Ritratto di federico p
25 ottobre 2018 - 12:40
2
Con io credo é il mio modo di parlare preferisci dico sostengo che oppure secondo me é cosi Ma a parte questo il nocciolo della questione é che si parlava in tempo della Co2 mentre ora si è notato che il vero problema non é quello ma i diesel che producono meno Co2 ma altri inquinanti più dannosi
Ritratto di federico p
25 ottobre 2018 - 12:42
2
Per i frigoriferi se vai a guardare la classe sei solamente uno che si fa infinocchiare perché vicino c'è il dato dei kWh annui ed è quello il dato che bisogna considerare
Ritratto di Mbutu
24 ottobre 2018 - 08:03
Federico, non dico che l'ibrido non inquini. Ma che inquini meno. Sia in termini di co2 che di pm. Chiaro, non è la soluzione definitiva ma una tappa di passaggio che farebbe però ottenere da subito grandi vantaggi. Sono le ibride che andrebbero incentivate oggi come oggi; peccato non avverrà mai perché significherebbe favorire sfacciatamente solo alcuni marchi ...nessuno dei quali è europeo. In generale sul discorso co2 poi non sono completamente d'accordo con molti di voi: è indubbio che inquinanti come le polveri sottili creino malattie. Ma, faccio un discorso molto cinico, come specie stiamo dimostrando di essere in grado di sostituire i nostri morti. Con l'eccesso di co2 rischiamo invece di imputtanare direttamente il pianeta.
Ritratto di otttoz
24 ottobre 2018 - 12:28
adesso che ho letto che pure il gas inquina mi convinco che l'adozione dell'elettrico debba essere accelerato anche grazie a forti incentivi da indirizzare al fotovoltaico.
Ritratto di federico p
25 ottobre 2018 - 12:47
2
Il Gpl contiene molte sostanze dannose all'ambiente solo il Metano é quello più pulito senza considerare però che anche lui dalla reazione di combustione Metano+ossigeno= CO2+acqua
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 13:41
cvd. CO2 in aumento non ostante le elettriche e plug-in vadano assurdamente nel calcolo come emissioni zero. Se (some si dovrebbe) si mettesse nel calcolo l'emissione CO2 causata dalla produzione degli accumulatori la crescita sarebbe sensibile. Come dicevo in altra sede, gli isolani ed i costieri ce ne saranno grati.
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 13:41
cvd. CO2 in aumento non ostante le elettriche e plug-in vadano assurdamente nel calcolo come emissioni zero. Se (some si dovrebbe) si mettesse nel calcolo l'emissione CO2 causata dalla produzione degli accumulatori la crescita sarebbe sensibile. Come dicevo in altra sede, gli isolani ed i costieri ce ne saranno grati.
Ritratto di GeorgeN
24 ottobre 2018 - 15:30
la CO2 (gas innocuo).... e i cancerogeni polveri sottili PM????? e i pericolosi ossidi di azoto NOx?????? pm e nox prodotti a livelli industriali dai diesel.....
Ritratto di fulvio.msc
24 ottobre 2018 - 16:26
1
Signori, vanno fatte delle premesse. E’ un fatto che l’emissione di Co2 è direttamente proporzionale al carburante combusto. Un motore diesel consuma circa il 30% in meno di un propulsore a benzina (a parità di potenza erogata), pertanto la sua efficienza energetica è una certezza matematica. La guerra al diesel verte sulla maggior quantità di particolato emesso rispetto al benzina (a parità di energia richiesta). La Co2 non è direttamente nociva per la salute umana ma destabilizza pericolosamente l’equilibrio climatico del pianeta, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per tutti gli esseri viventi (animali e vegetali). Il particolato, essendo una sorta di “fuliggine”, inalato può dar luogo a problemi più o meno gravi alla salute. Il vero crimine è aver reso obbligatorio il FAP. Per i meno informati, il FAP è un dispositivo che intrappolala il particolato gradualmente prodotto dal motore. Purtroppo, in quanto filtro, periodicamente si satura e va pulito mediante un processo conosciuto come rigenerazione. Durante la rigenerazione viene bruciato molto più gasolio (maggior produzione di inquinanti) rispetto al normale funzionamento per “sminuzzare” il PM10 precedentemente raccolto e scaricarlo sotto forma di PM 2,5. Per una legge chimica di conservazione delle masse la quantità di particolato emesso è identica; cambia la dimensione delle particelle. Questo ha reso i gas di scarico del diesel con FAP molto più pericolosi per la salute rispetto agli stessi motore senza FAP. Al contempo, necessitando di iniezioni molto “grasse” per espletare la rigenerazione, la massa di particolato scaricato è maggiore. Avendo approfondito la questione dal punto di vista tecnico dico che sono gli obiettivi legislatori ad essere inquinati. Per avere un’idea, i trasporti “pesano sull’emissioni di gas serra planetarie tra il 25 ed il 30%. La maggior quantità di particolato presenti in ambiente urbano sono da accreditare a caldaie a gasolio, caldaie a pellet, stufe, camini e forni a lega.
Ritratto di Angi0203
24 ottobre 2018 - 21:50
aknlg
Ritratto di federico p
25 ottobre 2018 - 16:31
2
Vanno fatte distinzioni sulle polveri perché altrimenti possiamo dire che anche le particelle argillose del terreno sono particolato viste le loro dimensioni pari a qualche micron. Le particelle di legna bruciate sono meno nocive di quelle del diesel o del pellet
Ritratto di fulvio.msc
24 ottobre 2018 - 16:31
1
Signori, vanno fatte delle premesse. E’ un fatto che l’emissione di Co2 è direttamente proporzionale al carburante combusto. Un motore diesel consuma circa il 30% in meno di un propulsore a benzina (a parità di potenza erogata), pertanto la sua efficienza energetica è una certezza matematica. La guerra al diesel verte sulla maggior quantità di particolato emesso rispetto al benzina (a parità di energia richiesta). La Co2 non è direttamente nociva per la salute umana ma destabilizza pericolosamente l’equilibrio climatico del pianeta, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per tutti gli esseri viventi (animali e vegetali). Il particolato, essendo una sorta di “fuliggine”, inalato può dar luogo a problemi più o meno gravi alla salute. Il vero crimine è aver reso obbligatorio il FAP. Per i meno informati, il FAP è un dispositivo che intrappolala il particolato gradualmente prodotto dal motore. Purtroppo, in quanto filtro, periodicamente si satura e va pulito mediante un processo conosciuto come rigenerazione. Durante la rigenerazione viene bruciato molto più gasolio (maggior produzione di inquinanti) rispetto al normale funzionamento per “sminuzzare” il PM10 precedentemente raccolto e scaricarlo sotto forma di PM 2,5. Per una legge chimica di conservazione delle masse la quantità di particolato emesso è identica; cambia la dimensione delle particelle. Questo ha reso i gas di scarico del diesel con FAP molto più pericolosi per la salute rispetto agli stessi motore senza FAP. Al contempo, necessitando di iniezioni molto “grasse” per espletare la rigenerazione, la massa di particolato scaricato è maggiore. Avendo approfondito la questione dal punto di vista tecnico dico che sono gli obiettivi legislatori ad essere inquinati. Per avere un’idea, i trasporti “pesano sull’emissioni di gas serra planetarie tra il 25 ed il 30%. La maggior quantità di particolato presenti in ambiente urbano sono da accreditare a caldaie a gasolio, caldaie a pellet, stufe, camini e forni a lega.
Ritratto di Challenger RT
25 ottobre 2018 - 01:17
Gentilissimo Fulvio, ottima disamina a livello scientifico. Ora una domanda di carattere storico e forse anche socio-politico: Come mai in Italia, e poi in gran parte dell'Europa (con l'esclusione dell'intelligente Svizzera) e ovviamente non in paesi tecnologicamente avanzati come Stati Uniti e Giappone, circa venticinque anni fa ci si è "buttati" sul diesel in modo direi "doloso" perché addetti ai lavori e autorità non potevano non sapere a quali probabili conseguenze sanitarie si andava incontro, per di più spacciando senza alcuna dignità questi motori come ecologici in base al ridicolo fattore CO2 nelle varie campagne di rottamazione che si sono susseguite?
Ritratto di Jumputer
25 ottobre 2018 - 06:32
la mia opinione e' che in Germania abbiano fatto al scelta diesel ed imposta al resto d'Europa. Hanno deciso che contava solo la CO2 e alla loro industria è andata benissimo perchè molto bravi a fare macchine costose ma grosse e pesanti. hanno provato ad esportarlo nel mondo e la hanno presa nei denti... Hanno guardato al guadagno, come tutti, ma in questo caso a scapito della salute.. L'Italia la hanno individuata come il mercato dove piazzare tuttto quello che no riescono piu' a vendere in Eu. guarda la pubblicità T-roc.. sembra esista solo il 1.6 tdi. E' una Polo rialzata... ma tutti ci fanno almeno 20000km anno....allora VAG fai apposta...Il marchio Adblue e' registrato dai costruttori tedeschi ecc ecc.. Aggiungo per info sugli effetti diesel...http://bit.ly/2OOR5nc con riscaldamenti spenti....
Ritratto di federico p
25 ottobre 2018 - 16:35
2
Perché nei vari trattati che si sono susseguiti negli anni l'unico problema sembrava fosse la CO2 mentre ora si sta vedendo che il particolato risulta più dannoso nel breve termine agli esseri umani mentre per l'anidride carbonica é una cosa che fa solo aumentare la temperatura terrestre ma nel breve termine non porta nessun danno fisico