DAL 2019 - La legge “salva bebè” è in dirittura d’arrivo: il testo, licenziato dalla Camera il 6 agosto scorso e approvato in via definitiva dal Senato il 25 settembre, sarà ora sottoposto all’esame dei tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che provvederanno a definirne i dettagli e gli aspetti tecnico-operativi, come le caratteristiche costruttive e funzionali dei dispositivi. L’obbligo di installazione scatterà dal primo luglio 2019.
LA DISCIPLINA - Il provvedimento introduce l’obbligo di installare un dispositivo di allarme che segnali la presenza di un bambino all’interno del veicolo in sosta. Destinatari della previsione sono i conducenti dei veicoli della categoria M1 (trasporto persone), N1 N2 e N3 (trasporto merci fino ad oltre 12 tonnellate) immatricolati in Italia, oppure immatricolati all'estero e condotti da soggetti residenti in Italia. I contravventori andranno incontro ad una sanzione amministrativa di euro 81,00 e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva nel biennio successivo, ai trasgressori verrà comminato il provvedimento di sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. È prevista, inoltre, la possibilità di fruire di agevolazioni fiscali per l'acquisto dei dispositivi di allarme grazie l’istituzione, da parte del governo, di un fondo ad hoc. Dette sovvenzioni saranno previste nel testo definitivo della legge di bilancio.