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Seggiolini anti abbandono: ora il decreto attuativo

26 ottobre 2018

L’obbligo scatterà dal 1 luglio 2019 e interesserà chi trasporta bambini fino a 4 anni; stesse sanzioni di chi non allaccia la cintura o non usa i seggiolini.

Seggiolini anti abbandono: ora il decreto attuativo

DAL 2019 - La legge “salva bebè” è in dirittura d’arrivo: il testo, licenziato dalla Camera il 6 agosto scorso e approvato in via definitiva dal Senato il 25 settembre, sarà ora sottoposto all’esame dei tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che provvederanno a definirne i dettagli e gli aspetti tecnico-operativi, come le caratteristiche costruttive e funzionali dei dispositivi. L’obbligo di installazione scatterà dal primo luglio 2019. 

LA DISCIPLINA - Il provvedimento introduce l’obbligo di installare un dispositivo di allarme che segnali la presenza di un bambino all’interno del veicolo in sosta. Destinatari della previsione sono i conducenti dei veicoli della categoria M1 (trasporto persone), N1 N2 e N3 (trasporto merci fino ad oltre 12 tonnellate) immatricolati in Italia, oppure immatricolati all'estero e condotti da soggetti residenti in Italia. I contravventori andranno incontro ad una sanzione amministrativa di euro 81,00 e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva nel biennio successivo, ai trasgressori verrà comminato il provvedimento di sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. È prevista, inoltre, la possibilità di fruire di agevolazioni fiscali per l'acquisto dei dispositivi di allarme grazie l’istituzione, da parte del governo, di un fondo ad hoc. Dette sovvenzioni saranno previste nel testo definitivo della legge di bilancio.



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Ritratto di Fra977
26 ottobre 2018 - 12:28
Era ora! Spero non capitino più queste tragedie e spero anche che la gente sia più connessa con i bambini che con lo smartphone od altri mille pensieri. Può capitare anche se non deve capitare, perché è un errore fatale cui non si può porre rimedio. Spero che questi sistemi innovativi facciano il loro ruolo a dovere.
Ritratto di NeroneLanzi
26 ottobre 2018 - 12:52
Come no, garantito al limone guarda.
Ritratto di ziobell0
26 ottobre 2018 - 15:28
...quando sarà d'obbligo il dispositivo per collegare il cervello? E viaggiare con il telefono in mano, come avviene nella maggior parte delle auto invece va sempre bene?
Ritratto di Giovanni 66
26 ottobre 2018 - 16:55
Fra un po faranno un dispositivo per ricodarti di andare al bagno! Battuta a parte ma come si fa a dimenticarsi il proprio figlio sangue del tuo sangue in auto,voglio dire in un ambiente piccolo come l'abitacolo di un auto una persona dovrebbe percepire una presenza considerando che e' tuo figlio.
Ritratto di Mark984
26 ottobre 2018 - 18:31
Obbligo assurdo. Casistica troppo bassa per imporre un obbligo. Quando succede fa notizia. Per dire purtroppo muoiono più bambini messi sotto da genitori o parenti durante retromarcia o minore nel cortile di casa. Però in questo caso nessuno ha proposto alcun obbligo.
Ritratto di TwinSparkly
27 ottobre 2018 - 10:47
È una buona notizia ed era ora. Anche un solo bambino salvato vale tutti gli investimenti, e tutto l'impegno per scrivere leggi normative e quant'altro per rendere questi dispositivi obbligatori ed efficienti
Ritratto di Fr4ncesco
27 ottobre 2018 - 13:51
2
Che polemiche inutili: 1) Nello stress quotidiano il cervello può andare in tilt, non è che in quel momento si pensa "posso dimenticare le chiavi ma non un bambino", dimentichi e basta e la tragedia è questa. Non si possono biasimare con così tanta scioltezza quei genitori. Ma secondo voi davvero non ci tenevano i figli da dimenticarseli? 2) Se serve anche a salvare solo un bambino tutto questo ben venga 3) Ci sono le spie per le cinture, è insensato non mettere una spia anche per i seggiolini, siamo nel 2018.
Ritratto di Giovanni 66
27 ottobre 2018 - 14:49
Il tuo commento e'inutile!E aggiungo che e' proprio il minimizzare ia questione e quindi giustificare tutto e tutti creando cosi' una società che relativizza tutto ci sta portando alla deriva.
Ritratto di Fr4ncesco
27 ottobre 2018 - 18:21
2
Si minimizza con queste chiacchiere che non portano ad una soluzione concreta ma solo un modo per parlare come del tempo o del governo ladro.
Ritratto di FOXBLACK
27 ottobre 2018 - 19:53
Condivido pienamente la tua opinione. ...poi finché ci sarà gente come al mio paese che guida con bimbo sulle gambe e mani sul volante e l altro che vaga indisturbato in auto. ...prima deve connettere la testa....
Ritratto di Giovanni 66
28 ottobre 2018 - 02:57
Ti appartieni a quelli che credono che i governi comandano ancora,che non ci sono complotti,che il sistema e' giusto e ci aiuta a vivere meglio.Niente di più falso,ergo il sistema ti ingabbia e schiavizza facendoti consumare e consumare senza guardare l'uomo e la sua dignità.
Ritratto di FOXBLACK
28 ottobre 2018 - 08:54
Beato te che. ..non sei mai stato stressato. ...ahahah. ..si vede dai tuoi commenti ahahah. ...
Ritratto di Rav
28 ottobre 2018 - 11:28
4
Io non credo che quei poveri genitori non tenessero ai figli che hanno dimenticato, ma è pur vero che se ad una cosa ci tieni stai attento il triplo. La mia paura è che qui, come in tanti altri casi, si finisca per affidarsi alla tecnologia. Il rischio c'è per gli ADAS delle auto, chi mi dice che quando saranno abituati a sentire il "bip" del seggiolino, non aspetteranno quello? Fino a quando il giorno che si romperà, lasceranno il bambino al suo posto dimenticandolo. Io credo che la Responsabilità personale passi anche da qui. C'è lo stress, il ritmo frenetico, le cose da fare... ma resti comunque una persona pensante e soprattutto un genitore. Ma vedo tanta gente che non degna di uno sguardo il figlio quando è al telefono o chiacchiera con amici, per cui non mi faccio meraviglia che il bambino diventi parte della routine e non qualcosa di ben più importante. E giustificare questi comportamenti e dispositivi a mio parere vuol dire legittimare il comportamento e la dimenticanza, che per me resta una cosa inconcepibile. Comunque un aiuto in più male non fa, finchè non ci si abitua.
Ritratto di Delfino1
27 ottobre 2018 - 19:19
Andiamo un attimo nel tecnico: come si farà ad aggiornare i seggiolini privi del dispositivo?
Ritratto di Roomy79
27 ottobre 2018 - 22:35
1
Praticamente (fonte amico ing. in samsung) dovrebbe essere una sorta di cuscino Bluetooth, da mettere sotto i vari tipi di seggiolino indistintamente. Lui sente il peso sopra, si connette al tuo telefono e se tu scendi e ti allontani dalla macchina, lasciando il minore, lui inizia a suonare all’impazzata. Costo previsto circa 100 €. Limiti , se non ho uno smartphone non funziona (vedi i nonni), se la batteria e scarica non funziona, se quando scendo sono talmente fuso da dimenticare oltre al bambino il telefono in macchina (magari perche l’ho dato al bimbo stesso durante viaggio) ovviamente non suona perche non si allontana dal cuscino. Sono perplesso
Ritratto di Rav
28 ottobre 2018 - 11:19
4
Per carità, è pure utile, ma non ho capito se l'obbligo sia per chi li vende. Perchè da quel che leggo sembra che sia per chi li usa. Questo vorrebbe dire che se uno compra il seggiolino in questi mesi, il prossimo deve cambiarlo. Per non parlare di chi per risparmiare due soldi utilizza quelli che ha già, basti pensare ad una famiglia a cui nasce un altro figlio. Messa così sarebbe come dire che visto che il dispositivo E-Call è diventato obbligatorio dal 2018, tutti sono obbligati a cambiare macchina. Spero che spieghino meglio la cosa, che non è per niente chiara. Fermo restando che tra un po' se non fanno un dispositivo elettronico che ricorda alle persone di prendere su la testa, tanti la lasceranno sul comodino la mattina. Ricordiamo che diverso tempo fa il mondo andava avanti anche senza (o con meno) dispositivi elettronici e forse tanta gente, e tanti giovani che poi diventavano adulti, era più sveglia!
Ritratto di NeroneLanzi
29 ottobre 2018 - 07:46
Ma anche adesso è cosí infatti. I casi reali di bambini abbandonati fanno notizia, ma sono statisticamente irrilevanti rispetto ad altri molto più seri. È come se, per affrontare il tema delle morti sul lavoro, partissimo dall’occhparci dei casi di calpestamento da elefante. Sì, è vero, ogni tanto qualcuno che lavora allo zoo o in un circo viene calpestato da un elefante. Probabilmente se andiamo a guardare un caso ogni 2-3 anni in Europa si verifica. Ma direi che buttare soldi per prevenire casi simili quando la gente muore per incidenti molto più banali non è proprio furbo. Con i seggiolini anti-abbandono è la stessa cosa. Facciamo pagare direttamente o indirettamente i cittadini per un caso ogni due anni se tutto va bene, quando muoiono ogni giorno bambini per cause molto più banali dovute all’incuria o Alla negligenza dei genitori. Ma per la nutria che abbiamo messo a capo del ministero dei trasporti è comunque consenso facile.