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Tensione per le vicende di Pomigliano

02 novembre 2012

Per fare posto ai 19 lavoratori che la sentenza della Magistratura ordina di assumere nello stabilimento di Pomigliano, la Fiat ha annunciato che taglierà altrettanti posti lasciando fuori 19 lavoratori oggi assunti.

ALTI E BASSI DIPLOMATICI - Forse c’è da aspettarsi un altro viaggio a Roma del presidente della Fiat John Elkann. Dopo che qualche giorno fa i rapporti della Fiat con le istituzioni (e in generale la sua immagine nel Paese) parevano essere migliorati grazie all’incontro appunto di John Elkann con il presidente della Repubblica e con il presidente del Consiglio Mario Monti, sono stati sufficienti due giorni per far precipitare le relazioni a un livello molto basso. La “ricaduta” è legata ai rapporti con i sindacati, in particolare alle vicende dei lavoratori dello stabilimento di Pomigliano iscritti alla Fiom, il sindacato metalmeccanico facente capo alla Cgil. 

LA STORIA - La “ricaduta” c’è stata con la sentenza con cui la Corte di Appello di Roma ha ordinato alla Fiat di assumere 19 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano che non erano passati alla nuova società creata dalla Fiat per la gestione dell’impianto, la FIP (Fabbrica Italia Pomigliano). Alla sentenza la Fiat ha reagito affermando che non può sottrarsi alla sentenza, ma che contemporaneamente avvierà l’iter della messa in mobilità di 19 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano, questo perché i piani produttivi prevedono un dato numero di lavoratori e non può pensare di aumentarli di 19 unità. Una reazione che allontana le percezioni positive verso la Fiat. 

BILANCI, MERCATI E TRIBUNALI- L’iniziativa Fiat ha sorpreso anche perché venuta praticamente assieme alla comunicazione dei suoi programmi per i prossimi anni, che ancorché tutti da verificare nella pratica, hanno creato fiducia nella volontà di impegnarsi per la salvaguardia delle capacità produttive italiane. La mossa del “dente per dente” adottata dai vertici Fiat non può che avere come conseguenza l’accentuazione dei cattivi rapporti all’interno dei lavoratori di Pomigliano e più in generale della Fiat in Italia. Rapporti che si erano già evidenziati subito dopo la sentenza della Corte di Appello, con una raccolta di firme che manifestava preoccupazione per la decisione dei giudici, in quanto potrebbe ostacolare i piani dell’azienda e mettere in pericolo il posto di lavoro di molti più lavoratori. Insomma, una “guerra tra poveri”.

GOVERNO CONTRO - Che la questione sia motivo di disaccordi e anche polemiche per niente nascoste (e non tra azienda e sindacati, ma tra Fiat e governo) è confermato dalle prese di posizione dal ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera e da quello del Lavoro Elsa Fornero. Il primo - pur precisando di non voler entrare nel merito di una vicenda che è aziendale - ha dichiarato che la reazione della Fiat “non gli è piaciuta”. Oltre a ciò Passera ha ricordato che il governo si sta impegnando per creare le condizioni più favorevoli alla riuscita della strategia Fiat, legata alle esportazioni (e ha fatto riferimento a 1,6 miliardi di euro messi a disposizione con la legge di disponibilità). Il ministro Fornero è stata più esplicita, sollecitando la Fiat a fermare la procedura di mobilità (licenziamenti di 19 lavoratori per fare posto ai 19 che è tenuta ad assumere) e contemporaneamente avviare un “dialogo che non riguardi soltanto il fatto specifico ma l'insieme delle relazioni sindacali in azienda”.

ASPETTANDO NUOVE MOSSE - Nel corso della giornata la Fiat è tornata solo parzialmente sui sui passi affermando che "La procedura di mobilità ha un iter e dei tempi tecnici prestabiliti per consentire ai soggetti preposti e alle organizzazioni sindacali di esaminarne le motivazioni. Nessuna iniziativa può essere avviata dall’azienda prima della conclusione della procedura, ovvero  come minimo 45 giorni dall’avvio, e cioè dal 31 ottobre scorso. Non vi è pertanto alcuna urgenza". La situazione è di attesa, si può dire ora per ora, forse minuto per minuto, per vedere quali sviluppo possa avere la questione. Con un po’ di attenzione anche alle cose interne alla Fiat. Perché la vicenda potrebbe anche essere il riflesso di opinioni discordanti tra chi crede importante cercare consenso (o almeno evitare polemiche) e chi invece pensa solo a tirare dritto. Un’ipotesi che aprirebbe scenari clamorosi, perché con l’assoluto carisma di cui gode l’amministratore delegato Sergio Marchionne (che ha portato lauti profitti con l’operazione Chrysler) a contrastare le sua visione non potrebbero che gli azionisti.  



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Ritratto di francesco alfista
2 novembre 2012 - 15:39
x pulire i cessi con la carta della sentenza..!!fiat paga ti da mangiare e ti licenzia...xche'??hanno bloccato le linee di montaggio...con ovvie conseguenze...!!i sindacati stessero zitti che e' meglio...e il governo si dia una mossa a fare leggi x la crescita del paese e alla svelta altro che sbraitare e ricordate fiat campa senza italia..l italia senza fiat nn credo...!!
Ritratto di osmica
2 novembre 2012 - 15:47
"Ricordate fiat campa senza italia"!!! Parole stupende! Ricordiamo anche i 60.000.000€ serbi.......
Ritratto di francesco alfista
2 novembre 2012 - 15:53
su questo argomento....!!come se vag e altri nn prendono soldi dove investono...stai zitto..crucco!!
Ritratto di osmica
2 novembre 2012 - 15:57
Vorresti negarlo?
Ritratto di impala
2 novembre 2012 - 16:52
... Ma, la Peugeot viene di prendere 7 milliardi dello stato Francese, non e male, non ti pare ???
Ritratto di AnniAddietros
3 novembre 2012 - 20:12
Che commenti sono? Cosa c'entrano i soldi serbi con le fabbriche italiane? Come al solito i tuoi commenti sono inutili o fuori luogo. La Serbia ha dato 60 milioni alla Fiat, è vero, ma di certo non glieli ha dati per salvare gli operai italiani. I 60 milioni glieli ha dati per garantire un po' di lavoro in Serbia, non in Italia.
Ritratto di osmica
3 novembre 2012 - 20:22
Qualcuno diceva che MArchionne non ha preso soldi pubblici. Quando è vero l'esatto contrario.
Ritratto di AnniAddietros
3 novembre 2012 - 20:45
Mah, sarà che qualcuno lo ha detto, ma il tuo commento resta fuori luogo. Francesco Alfista non ha parlato di soldi pubblici e marchionne nel post, nella notizia non c'entravano niente i soldi presi dalla Serbia, quindi... Comunque, tutti di solito si lamentano dei soldi pubblici presi all'Italia, si lamentano del fatto che tutte le aziende automobilstiche hanno preso soldi pubblici dai loro stati (e altri), ma che tutti lo notano solo quando lo fa la Fiat. E poi, tu hai scritto "ricordate fiat campa senza italia" "parole stupende" e poi hai parlato di soldi serbi... e il nesso sarebbe? Che, appunto, la fiat sta campando senza italia, immagino, è l'unica cosa che avrebbe senso... altrimenti vorrebbe dire che è il tuo solito commento senza senso. Dimmi tu...
Ritratto di Gino2010
2 novembre 2012 - 16:28
furono tre operai dello stabilimento di Melfi.Qui si tratta di 19 operai di pomigliano licenziati in quanto appartenenti a FIOM.Hanno presentato ricorso ed hanno vinto.Del resto è normale che un signore che non si cura minimamente della fiat italiana non conosce nemmeno le leggi del paese.Già la legge fornero con la riforma dell'art 18 espande la possibilità di licenziare con l'eccezione della discriminazione,eccezione condivisa anche dai più liberisti in questo paese,nemmeno la lega si è dissociata dal condannare il licenziamento di operai extracomunitari a favore degli italiani.E già per questa sola eccezione la riforma fornero giudicata da molti ingiusta.Ma marchionne questo non lo sa.Perfino un piccolo imprenditore che produce piastrelle sa che se licenzi tot operai tutti iscritti allo stesso sindacato il giudice intravede la discriminazione e te li fa riassumere.Ma non marchionen.Allora perchè non lascia la guida di Fiat-Italia ad altri e si dedica solamente a chrysler?tanto è solo quella che gli interessa.Tu dici che la fiat non sentirà la mancanza dell'italia?di certo l'italia non sentirà la mancanza di marchionen.
Ritratto di LucaPozzo
2 novembre 2012 - 19:55
Gino, non andare a rispondere a una castroneria con un'altra castroneria. Gli operai della FIOM non sono stati licenziati perchè iscritti alla FIOM. O meglio, non sono stati licenziati affatto. TUTTI gli operai della vecchia Pomigliano hanno visto terminare il contratto con Fiat e la nuova società, FIP, ne ha assunti una parte. Tra questi, nessuno di quelli appartenenti al sindacato che non aveva firmato gli accordi per la produzione della nuova Panda. Dunque non si parla di licenziamenti, reintegri o riassunzioni.
Ritratto di Gino2010
2 novembre 2012 - 22:19
a tutti i tg e quotidiani nazionali,se sei più informato di loro perchè hanno esplicitamente parlato di licenziamenti e di una sentenza che prevede un reintegro.Reintegro presuppone licenziamento.E poi come stai dicendo tu sussiste ancora la discriminazione che è il cuore della sentenza
Ritratto di LucaPozzo
2 novembre 2012 - 23:49
Infatti non ho mai negato il fatto che vi sia stata una discriminazione. Anche perché sono stati i legali stessi del gruppo, fin dal primo grado, a confermarne l'esistenza sostenendone la legittimità. Volevo solo sottolineare come l'informazione sia scarsa e pressapochista su questo argomento. Non è in effetti una tua mancanza. Se un giornalista viene a parlarti di reintegro puoi pensare che sia questo l'oggetto. Il problema è che molti giornalisti hanno riportato la notizia senza aver letto le ordinanze. Nelle carte non si parla di reintegro perché un reintegro presuppone un licenziamento (eventualmente discriminatorio). Visto che 12 mesi fa TUTTI gli operai della vecchia Pomigliano erano a casa, la discriminazione non può essere legata alla terminazione del rapporto di lavoro con la vecchia Pomigliano. Inoltre: se si fosse trattato di un licenziamento diretto e discriminatorio nei confronti degli iscritti alla FIOM non ti pare strano che (oltre al fatto che non vi sono cronache di un atto simile) sia stata data disposizione di assumere 146 degli iscritti e non tutti i 382 della vecchia Pomigliano? Tutto questo ti dà la misura di quanto a volte si parli per frasi fatte o preconcetti, senza conoscere i fatti. Non è che io sono più informato. E' solo che le ordinanze mi son preso il mal di pancia di leggerle (sono pubbliche, puoi farlo anche tu). In più se si conosce la cronologia degli eventi basta fare due più due: come faceva FIP a licenziare degli operai che non lavoravano nel momento in cui FIP stessa è stata creata? Per assumere qualcuno e licenziarlo una azienda deve prima esistere. E' proprio qui che sta la novità della sentenza. Per la prima volta un tribunale non decide se un lavoratore X deve essere reintegrato per un licenziamento discriminatorio, bensì decide se un lavoratore deve essere ASSUNTO per rispettare un equilibrio di quote sindacali. Non giudico sbagliata la sentenza, i magistrati son stati messi in un angolo dalla linea degli avvocati dell'azienda e non potevano fare altrimenti. Il problema è che il precedente ormai è stato tracciato e in futuro sarà dura conviverci.
Ritratto di gilrabbit
3 novembre 2012 - 11:04
Ciò che ha risposto luca e corretto. Non si è statato di licenziamento ma semplicemnte della mancata assunzione di chi è iscritto alla Fiom-Cgil che ha rifiutato gli accordi sottoscritti da Uil e Cisl. Allora sorge spontanea una domanda: perchè vuoi andare a tutti i costi lavorare in una azienda della quale non riconosci gli accordi sindacali? Che farai quando fiat ti chiederà in base agli accordi sottoscritti di fare lo straordinario così come previsto? Si rifiuteranno dicendo che loro non hanno firmato? Ho vissuto gli anni 70 in una grande azienda oggi a rotoli per colpa del sindacato e queste cose sono vecchie di anni in Italia con un sindacato redrogrado di anni e con una politica di imbelli che non sanno capire i cambiamenti della storia. Vogliamo pèoi parlare del numero di fannulloni al'interno di Fiat o del livello di produttività inferiore a qualsiais altra azienda straniera. Vogliamo ricordare quando i blocchi sindacali fecero sì che venisserro messe in vendita migliaia di 128 senza vernice di fondo che arruginirono tutte dopo 2 anni? Non parte da quì la rovina del'immagine di una azienda? Quindi auguriamoci che Marchionne tenga duro perchè è rimasto l'unico scoglio al quale aggrapparsi in una nazione allo sfascio e se qualcuno nel 2012 vuole continuare a fre il compagnuccio di merende è pregato almeno prima di farsi un giretto in quel della Siberia e limitrofe per vedere a cosa a portato un'utopia oramai cancellata dalla storia.
Ritratto di TOZZI-FAN
5 novembre 2012 - 14:29
Le chiedo scusa se non posso condividere, rispettando, comunque, il Suo pensiero. Il fatto è che, pur non conoscendo l'esatto peso dei bilanci Fiat sul PIL italiano, devo augurarmi che l'Italia possa sopravvivere ad un'eventuale dipartita della Fiat dall'Italia. Disconosco se e quanto denaro la Fiat abbia ricevuto dallo Stato dal Dopoguerra ad oggi, tuttavia rilevo che, visto che questa cosa la sento dire spesso e da più parti, un fondo di verità ci dovrà pur essere. Allora dico: se l'Italia ha dato tot denari alla Fiat dovremmo sempre tenere a mente che quei denari sono (anzi, erano) di tutti noi ed anche se io non fossi stato d'accordo a queste eventuali elargizioni, certamente non ho mai, come cittadino, potuto far nulla per evitarlo. Ora, finché la produzione era in Italia ed i nostri connazionali lavoravano grazie a dette regalie (anche se poi io non acquistavo Fiat), mi stava bene, ma dal momento in cui la Fiat decise di "espatriare" (se non ricordo male cominciò con la "126" in Polonia, mi si corregga, l'eventuale l'errore) e pur tenendo conto del fatto che a Fiat non conviene produrre in Italia a causa del costo esorbitante del lavoro, un pò ci sono rimasto... Ma cosa posso fare d'altro se non manifestare il mio pensiero qui? Non mi viene in mente nulla. La saluto ricordandoLe che rispetto, ovviamente, il Suo pensiero così come quello di tutti gli altri.
Ritratto di Gino2010
5 novembre 2012 - 16:24
"Taci crucco!!!!Che cosa credi che i tuoi amici crucchi non esportino la produzione della golf e delle aulin fuori dall'europa?babbeo!!!!Chi è il tuo profeta?Piech?Se la fiat sta così è colpa tua e dei tuoi amici che comprano le auto crucche!!!!!!E la porsche non ha preso i soldi?Se la fiat se ne va dall'italia fa bene!!!!Così a Pomigliano non ci staranno più i lavoratori che bloccano la catena di montaggio!!!!La colpa è dei sindacati e di questi politici di m...erd@!!Tu continua a comprare le aulin che sono senza storia!!!!" Ci sono tante altre persone che commentano tra questo e gli altri blog....e tu per fare una discussione così sofisticata vai a scegliere questo che mette sempre lo stesso disco...mha!!!
Ritratto di saab91
2 novembre 2012 - 15:54
ma ke skifoso un bas***do ke guadagna milioni di euro\mese ke per ripikka personale gioca sulla pelle di padri di famiglia x 1000 euro al mese ma ke skifo terribile la presopopea di quest ommo di m***a
Ritratto di saab91
2 novembre 2012 - 15:54
ma ke skifoso un bas***do ke guadagna milioni di euro\mese ke per ripikka personale gioca sulla pelle di padri di famiglia x 1000 euro al mese ma ke skifo terribile la presopopea di quest ommo di m***a
Ritratto di saab91
2 novembre 2012 - 15:54
ma ke skifoso un bas***do ke guadagna milioni di euro\mese ke per ripikka personale gioca sulla pelle di padri di famiglia x 1000 euro al mese ma ke skifo terribile la presopopea di quest ommo di m***a
Ritratto di saab91
2 novembre 2012 - 15:54
ma ke skifoso un bas***do ke guadagna milioni di euro\mese ke per ripikka personale gioca sulla pelle di padri di famiglia x 1000 euro al mese ma ke skifo terribile la presopopea di quest ommo di m***a
Ritratto di gilrabbit
3 novembre 2012 - 11:13
continuerai a ragionare e ad esprimerti così è giusto che a 1000 euro il mese e nella mer@a i stia tu anche se per me non vali nemmeno i 1000 auro il mese. Secondo te quello che sta facendo Marchionne è una ripicca personale oppure è il tentativo di scardinare il cancro che da 50 anni opprime questo paese facendo si che tutti me e te compreso stiamo con la cac@a fino al collo? Ad averne di Marchionne in giro e ricorda che se perde questa battaglia se ne va e ci saluta tutti continuando a girare in Ferrari mentre noi staremo quì a rimpiangere i 1000 euro al mese che non vedremo più. Ricorda inoltre che Invidia e Accidia fanno parte dei 7 vizi capitali puniti dalla dottrina morale cattolica.
Ritratto di lucios
4 novembre 2012 - 11:01
4
....uno per 1000 euro al mese dovrebbe mettersi anche a 90.........?
Ritratto di Gino2010
7 novembre 2012 - 15:45
se il sommo a cui tu ti ispiri avesse ridotto la sua paga da 500 volte quella di un operai a 480 volte quella di un operaio alla fine la fiat non avrebbe perso un euro nel riassumere questi benedetti 19 operai,e senza fare alcun braccio di ferro nè con la FIOM nè con la magistratura nè con la politica...ma è tipico dell'avaro concentrarsi solo sulla moneta sonante dell'oggi e trascurare ogni guadagno definibile come immagine.
Ritratto di MatteFonta92
2 novembre 2012 - 16:13
3
È veramente un'indecenza. Quei poveri operai non hanno fatto nulla di male, perché dovrebbero perdere il posto? Solo perché la Fiat è costretta a riassumere quelli licenziati precedentemente? Ma che li metta dove non diano fastidio, in fondo in un'azienda grande come la Fiat qualcosa da fare c'è sempre, o sbaglio?
Ritratto di gilrabbit
3 novembre 2012 - 11:19
19 contro 500 mila. In questi gioni popolo, tv, giornali e giornaletti vari parlano dei 19 mentre alle spalle ce ne sono 500 mila che hanno perso il posto o che lo perderanno a breve e nessuno se ne preoccupa. Chiudono 1000 aziende al giorno e c'è la fila per riconsegnare la partita iva. Poi stiamo parlando di 19 che si presentano alle interviste tv con la maglietta della Fiom come si trattasse di rifosi di calcio. E' giusto questo? Se io fossi il loro datore di lavoro mi taglierei la gola ma non li assumerei giudice o non giudice e se proprio dovessi averli in azienda li metterei di guardia ai cessi assumendo 19 guardie giurate che gli facessero compagnia durante l'orario di lavoro. Non si può fare? Ecco perchè le aziende chiudono e scappano all'estero.
Ritratto di Gino2010
5 novembre 2012 - 12:52
poche decine di persone ipertutelate sindacalmente a scapito di molti altri.Ma sei davvero sicuro che marchionne stia cercando il giusto equilibrio?a me sembra che ci si muova tra due eccessi:da un lato il lavoratore che ruba,si fa timbrare da un altro ecc e poi viene reintegrato.Dall'altro la libertà di licenziare senza rendere conto a nulla ed a nessuno,perchè si è in gravidanza,perchè si è iscritti ad una sigla sindacale non gradita,per far posto ad un raccomandato ecc. Marchionne non oppone a degli eccessi di protezione sindacale valide ragioni ma un altro torto di direzione opposta.Il rischio concreto di rimuovere certi vincoli sul licenziamento del lavoratore non porterà ad un sistema più equilibrato ma ad un sistema privo delle garanzie dovute in uno stato di diritto,non socialista,semplicemente di diritto.Dal punto di vista politico questo è dovuto al fatto che c'è troppa politica sulla disciplina del lavoro:ogni riforma è uno scontro di civiltà.E marchionne quando dice:voglio Monti(e quindi la fornero) per sempre,si va schierando dalla parte degli iperliberisti,(per ragioni di opportunità,ovvio),e quindi,se pure fosse stato dalla parte della ragione,riesce a passare a quella del torto.
Ritratto di gilrabbit
7 novembre 2012 - 16:16
Ieri ad Avellino è sceso in piazza il popolo a protestare per l'accorpamento della loro provincia con quella di Benevento cosa che gli farà perdere non si capisce cosa. Dall'altra parte i cittadini d Benevento scendono in piazza perchè la nuova provincia, che avrà sede a Benevento, si chiamerà Irpinia facendogli perdere lo storico e romanico nome di Sannio. Questo sta accadendo nel 2012 inoltrato!! Domanda: e in un paese simile uno dovrebbe venire a impiantare un'azienda proficua? Meglio nell'africa nera!
Ritratto di Zack TS
2 novembre 2012 - 16:13
1
bello vedere gente che qui dentro si definisce "nazionalista" per le crociate contro le macchine straniere che poi invece in un articolo del genere scrive "fiat campa senza italia"......beh io avrò anche una macchina straniera, ma credo di essere più nazionalista io visto che da ITALIANO vorrei che fossero rispettati i lavoratori ITALIANI.....invece se protestano in piazza vengono criticati da gente come voi e repressi dalla polizia (che però alla manifestazione pro-ISLAM per esempio non ha mosso un dito contro i manifestanti e qui si potrebbe aprire un'altra polemica, ma lasciamo perdere).....l'essere italiani non si vede dalla macchina che si guida, questo è quello che dovrebbe capire una buona parte degli utenti di questo sito......comprare una fiat e tifare per il maglioncino non vi rende migliori se poi non rispettate dei vostri concittadini
Ritratto di Gino2010
2 novembre 2012 - 16:32
ma se spieghi cesare beccaria tra gli indiani d'america non credo ti diano molto ascolto.
Ritratto di totus
2 novembre 2012 - 17:38
al 101 %! Ormai da queste parti si è perso il senso della realtà e tutti pensano di avere in mano la verità assoluta (Fiattari o Vaggari che siano)..
Ritratto di Zack TS
2 novembre 2012 - 19:54
1
vi ringrazio, ma come potete vedere siete in pochi a pensarla come me.....però un po ho fatto centro, nel senso che chi non la pensa come me ha replicato sotto, ma senza fornire un'argomentazione valida......leggo solo gente che auspica l'abbandono dell'italia da parte delle aziende, non solo la fiat
Ritratto di gilrabbit
3 novembre 2012 - 11:36
......oggi sono uno stimato professionista imprenditore di me stesso che è partito a 20 anni come operaio in una grande azienda italiana. Il giorno dopo l'assunzione nel lontano '73 mi fu detto che per lavorare tranquillo dovevo avere la tessera del sindacato e la feci. Nell'azienda la triplice aveva potere decisionale su tutto con i dirgenti che erano impotenti su tutto. Guai se uno dall'alto veniva e diceva qualcosa. Subito scioperi ed agitazioni. Durante questi scioperi vennero addirittura commessi grossi reati di rilevanza penale ma nessun giudice fece nulla. Poi arrivarono gli anni di piombo con tutto ciò che storicamente conosciamo. L'azienda spinta da politici e sindacalisti continuava a fare assunzioni su assunzioni tanto che ad un certo punto i lavoratori effettivi erano in numero inferiore ai nullafacenti ma tanto a fine anno c'era lo stato che ripianava il tutto. Oggi quell'azienda con un accordo fatto nel 2008 ha messo in mobilità e cassa integrazione 8000 dipendendi che per 7 anni prenderanno soldi dallo stato mentre quell'azienda, al pari della Fiat, oggi sta perdendo un milione di euro al giorno. D aquì parte il mio svoscerato odio non per il sindacato come istituzione, che è cosa buona e giusta, ma per i sindacalisti che sono perlopiù gente che in barba agli operai si sono fatto i loro interessi. Nella grande azienda di cui ho detto, e penso avrete capito di cosa parlo ( inizia per Al...), ho visto sindacalisti delegati di reparto nemmeno in grado di parlare un italiano corretto e con problemi di scrittura divenire alti funzionari ed entrare nei posti chiave o nei salotti che contano mentre i poveri operai se la sonop presa in quel posto. Quindi prima di sparlare di italaini si o no e prima di sparlare di chi giustamente si vuole opporre ad un sistema non consono al corretto vivere aziendale estirpiamo questa gentaglia dalla nostra società poi ne possiamo riparlare altriemnti non si può biasimare chi fa i bagagli e se ne va!
Ritratto di Gino2010
5 novembre 2012 - 13:20
di bagagli,specie quelli che spariscono o vengono mandati da un'altra parte come è capitato a me,se ne intende!!!
Ritratto di gilrabbit
7 novembre 2012 - 16:25
Una volta lo smistamento era manuale mentre oggi è elettronico con i bagagli vigilati da lettori ottici al laser fermo restando che errori sono sempre possibili. Comunque gli aeroporti italiani per questi problemi sono nella media mondiale. Diciamo invece che sono sopra la media i tecnici e gli equipaggi per addestramento e formazione. Ai miei tempi i crucchi mandavano a fco i motori General Electric dei loro DC10 a fare le revisioni e nessun loro aereo così come i nostri ha mai avuto problemi. Forse è preferibile avere un bagaglio a terra con il proprietario arrivato sano e salvo che non il contrario. A quell'azienda si può dire di tutto ma in termini di sicurezza è al top. Comunque, tanto per rinverdire il passato sto aspettando l'invito di un amico comandate per fare un giretto insieme in un simulatore, altro che Fiat o VW!!!
Ritratto di IloveDR
2 novembre 2012 - 16:25
3
del buon Sergio...un pezzo di m.... :-(
Ritratto di wiliams
2 novembre 2012 - 16:53
Tutta colpa della FIOM,come al solito,con questi tipi di sindacati non cè futuro in ITALIA per quanto riguarda il lavoro e non solo.Se non cè posto per altri 19 operai in azienda perchè devo per forza assumerli???Cosa li metto a fare???Volete che li assumo per vederli poi cazzeggiare dentro in fabbrica come la "vecchia" POMIGLIANO???Bel casino che ha fatto la FIOM!!!!!Perchè non li assume la FIOM-CGIL!!!!Poi non lamentiamoci se MARCHIONNE vuole chiudere tutto e scappare dall ITALIA!!!!!!!!!!!
Ritratto di francesco alfista
2 novembre 2012 - 17:08
come se ne va fiat se ne vanno altre aziende...!!quindi se vuole lo puo fare...cosa hanno fatto i 19..??nn hai firmato il contratto ti stai a casa...e nn rompi i maroni..!!!
Ritratto di yeu
2 novembre 2012 - 17:33
Tutto questo sfacelo era già stato ampiamente previsto. Non è certo un mistero che avrebbero fatto così perchè è da mesi che Marchionne dichiara che se deve reintegrare, altrettanti ne dovranno uscire. Mi sembra ovvio che alla fine dovranno essere 145 e quindi l'8% della forza lavoro. Se sappiamo farci i conti un'operaio costa all'azienda circa 3mila euro al mese, moltiplicato per 145 fa 435mila euro. Mi sembra ovvio che con un impianto che ha già fatto 20 giorni di cassa e 10 ne sono ancora previsti a fine novembre, abbia già oggi un'eccesso di personale e quindi, per ovvie ragioni, non si può fare altrimenti. L'unica cosa che si doveva fare era obbligare Fiat ad assumere per primi questi operai man mano che ne avrebbe avuto la necessità. Comunque se c'è stata tutta questa storia vergognosa, è solo per la cecità della Fiom e di nessun altro.
Ritratto di LucaPozzo
2 novembre 2012 - 19:49
Effettivamente sarebbe stata una soluzione adeguata. D'altra parte non biasimo la magistratura per la sentenza in generale. La linea degli avvocati del gruppo era esplicitamente indirizzata verso la rottura. Quello che mi ha sempre sconcertato era l'esecuzione della sentenza. E devo purtroppo riconoscere che erano dubbi fondati. Non solo, questa è la tranche più semplice da gestire. Questi sono solo i 19 delegati sindacali che han fatto ricorso individualmente. Gli altri 126 iscritti FIOM non sono ancora identificati. Chi e come sceglierà quali sono quelli che devono rientrare? Perchè se dovesse anche su questo punto pronunciarsi la magistratura saremmo alla completa distorsione del concetto di libertà d'impresa.
Ritratto di fiatpunto
2 novembre 2012 - 17:51
che denota la pochezza e l'infamità di chi la pratica, oltretutto in spregio dell'ordinamento italiano e delle sue leggi. Altro che Fabbrica Italia e le chiacchiere a getto continuo di questi Signori (mi sembra di essere stato abbastanza generoso nel definirli tali)... E' una vergogna continua. Non abbiamo bisogno di Marchionne e di questa Fiat, abbiamo bisogno di un'azienda che produca prodotti qualitativamente migliori e lo faccia rispettando i lavoratori e il Paese.
Ritratto di 911 Carrera
3 novembre 2012 - 05:30
cosi come i vari TG, se non firmano il contratto, come fanno a farli lavorare?, in nero?, quale licenziamento, come scrive Luca Pozzo, c'è 1 cessazione, tu, operaio non accetti il mio contratto, i , datore, non posso farti lavorare, ma cosa c'è che molti di voi non capiscono?. Approvo questa decisione di Marchionne, pur provando molta antipatia nei suoi confronti, a casa sua comanda lui, non certo i giudici, o i sindacati, dentro quelli?, fuori gli altri, che si scannino tra sindacati. Bravo Marc., stavolta approvo al 100%.

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