SPECCHIETTI ELETTRONICI - Dopo l'NHTSA, l'ente americano per sicurezza, che nel ha approvato l'uso, anche il Giappone dice “sì” agli specchietti retrovisori digitali, sostituiti da telecamere che riprendono ciò che succede dietro e monitor che ritrasmettono al guidatore le immagini. Una piccola rivoluzione che guarda due aspetti: la maggior sicurezza stradale e la diminuzione dei consumi. Prendiamo il primo caso: la telecamera, a differenza di uno specchio, può catturare quello che succede in angoli decisamente più nascosti rispetto ad un tradizionale retrovisore, garantendo una visuale più completa per il guidatore. Per quanto riguarda i minori consumi, invece, la mancanza delle calotte degli attuali retrovisori esterni toglierebbe un po’ di attrito aerodinamico. Il che si tradurrebbe in un’auto leggermente meno assettata.
LA CORSA DEI - Produttori come la tedesca Bosch e la giapponese Ichikoh hanno già in cantiere diverse soluzioni. Intanto la Cadillac ha anticipato tutti introducendo sulle CT6 e XT5 (qui per saperne di più) uno specchietto retrovisore interno di nuova generazione realizzato dalla Gentex. Ma come funziona? In due modi: si comporta normalmente riflettendo ciò che avviene alle spalle del guidatore ma, alla pressione di un tasto, la superficie dello specchio inizia a erogare le immagini provenienti dall'apposita telecamera posteriore. Il Full Display Mirror della Cadillac (guarda il video qui sotto) ha una risoluzione di 1280x240 pixel, mentre la telecamera ha un ampio angolo di visuale: circa 4 volte quello di uno specchietto tradizionale. Inoltre, essendo la telecamera sulla coda, l'immagine non è ostruita dai sedili posteriori e dai montati. Il problema potrebbe essere rappresentato dalla visuale con la pioggia: per questo la telecamera ha un trattamento idrofobilco che dovrebbe aiutare lo scivolamento delle gocce.