IN MANO AL GIUDICE - È probabilmente l’ultima chance per l’avventura della Spyker, casa olandese dal nome antico ma dalle origini recenti e che dapprima ha tentato la strada della produzione di coupé sportive, sostenuta anche da attività agonistiche di rilievo, come la partecipazione alle gare di durata (24 Ore di Le Mans compresa) e perfino a una presenza nel circus della Formula 1, per poi lanciarsi anche in un tentativo di acquisto della Saab.
LE SPERANZE - La richiesta di amministrazione controllata è stata accolta dal Tribunale che ha nominato un amministratore il quale seguirà la società nel tentativo di riorganizzazione e ristrutturazione volto a riguadagnare una situazione economica “sana”. Il “fallimento controllato”, simile al concordato preventivo della legislazione italiana, consente alla società che vi fanno ricorso di essere per così dire protette dalle eventuali rivendicazioni forzose dei creditori, sempre ovviamente lavorando per sanare la situazione sino ad arrivare a un credibile equilibrio economico.
OBIETTIVO B6 VENATOR - L’obiettivo della Spyker è di arrivare al lancio del nuovo modello B6 Venator (nelle foto), coupé con motore centrale V6 da 375 CV il cui prototipo era stato esposto al salone di Ginevra del 2013, e sul cui sviluppo dopo di allora non c’erano state più notizie. L’iniziativa legale-amministrativa avviata nei giorni scorsi è in pratica l’ultima chance per vedere il nuovo modello, essenziale per sperare nella sopravvivenza della casa.
NOME ANTICO - La Spyker Automobilien è stata creata da Victor Muller nel 2000 ma il nome è antico. Muller allora da tempo lavorava a un progetto di auto sportiva, senza pensare al nome Spyker. Poi, alla fine degli Anni 90, casualmente presso un rigattiere trovò un titolo azionario della Spyker, casa olandese di inizio Novecento (cessò l’attività nel 1929). Muller pubblicò un’inserzione sui giornali invitando gli altri eventuali azionisti della vecchia società a riunirsi per un’assemblea. Ovviamente non si presentò nessuno e da allora il marchio Spyker fu di sua proprietà e poté usarlo per la sua avventura di costruttore di coupé sportive.