PREMIÈRE A MONZA - I più pensavano che la futura supercar dell’Alfa Romeo avrebbe potuto chiamarsi 6C. Le ultime notizie invece fanno propendere per il nome 33, come omaggio alla 33 Stradale del 1967 (foto qui sotto) e forse un richiamo alla sua velocità massima prevista, pari a 333 km/h. L’indiscrezione si deve al magazine inglese Autocar, ma la certezza si avrà solo il 30 agosto, quando al Museo dell’Alfa Romeo di Arese sarà svelata quella che a tutti gli effetti è l’erede della 8C. Sempre secondo le indiscrezioni potrebbe essere prodotta in soli 33 esemplari, ognuno dei quali venduto a oltre 1 milione di euro.
COME LA 8C - Tutti già esauriti, con le somme destinate alla prenotazione già depositate prima ancora che Stellantis firmasse l’approvazione del progetto. “Quest’auto è un sogno che si avvera”, dichiarava il ceo dell’Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, al momento di annunciare l’operazione. Riguardo allo stile della nuova supercar si possono fare solo delle ipotesi, partendo dalla considerazione che il design sarà ispirato al glorioso passato del marchio e che contribuirà a farne la storia: “Nel museo di Arese potrebbe trovare posto accanto alla 8C”, aveva detto Imparato.
MOTORE VITAMINIZZATO - A spingere l’Alfa Romeo 33 sarà con ogni probabilità un motore a combustione. Se il costruttore deciderà di non prendere in prestito telaio e motore dalla Maserati MC20, cosa più logica visto anche il precedente della 8C basata sulla Maserati GranSport, allora potrebbe sviluppare il V6 biturbo di 2,9 litri della Giulia Quadrifoglio, opportunamente modificato per superare i 520 CV della berlina. Imparato ha anche affermato che la 33 non sarà solamente un’auto da track day, ma potrà essere guidata sulle strade di tutti i giorni.