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Suzuki Misano: un po’ auto, un po’ moto

Pubblicato 29 aprile 2021

Frutto del lavoro degli studenti del Master dello IED di Torino, la Misano è una barchetta elettrica con tanti richiami al mondo delle due ruote.

Suzuki Misano: un po’ auto, un po’ moto

DISEGNATA DAGLI STUDENTI - La Suzuki Misano è una concept car elettrica che nasce dall’incontro dell’Istituto Europeo di Design con la Suzuki. È il risultato della tesi dei ventiquattro studenti del Master in Transportation Design dello IED Torino, dell’anno accademico 2019-20, ed è stata presentata oggi alla stampa. Sarà esposta al MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, da sabato 15 maggio a domenica 6 giugno 2021.

UNA BARCHETTA MINIMALISTA - La Suzuki Misano, il cui nome deriva da quello del famoso circuito italiano, è un mezzo molto particolare perché i progettisti si sono posti come obiettivo quello di conciliare due mondi che apparentemente sembrano agli antipodi: quello dell’auto e delle moto. È una barchetta (un’auto senza tetto né parabrezza) caratterizzata da linee pulite e levigate di dimensioni compatte: lunghezza 400 cm, larghezza 175, altezza 100, con un passo di 260 cm. Il frontale ha fari a forma di freccia integrati in una griglia; una configurazione che si ripete nella parte posteriore del veicolo. La portiera è una sola ed è dotata di un pannello di vetro, che la rende “trasparente”, permettendo così al guidatore di sentirsi ancora più vicino alla strada.

POSTI IN TANDEM - Singolare la collocazione dei due posti, che, come sulle moto, nella Suzuki Misano sono in tandem (uno dietro l’altro), posizionati entrambi sul lato sinistro dell’auto. Il collocamento sfalsato lascia anche spazio per il pacco batterie e un bagagliaio. L’abitacolo è a vista e non è prevista nessuna capote. È infatti presente solo un piccolo parabrezza che nella forma ricorda il cupolino di una moto. Il guidatore si troverà a stringere tra le mani non un classico volante bensì una cloche. Anche questo un chiaro richiamo al mondo delle due ruote.



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Ritratto di Giuliopedrali
29 aprile 2021 - 19:31
Niente male ma non più espressiva di esempi di sportiva pura in parte criticati come MG Cyberster o la hypercar Hongqi S9 da costruirsi in Emilia e design di De Silva.
Ritratto di Volpe bianca
29 aprile 2021 - 20:30
Considerando che è stata disegnata da degli studenti non è male anche se l'idea dei due posti in stile motociclistico...
Ritratto di Giuliopedrali
1 maggio 2021 - 09:17
Appunto prova a guardare i disegni degli studenti, per esempio quelli dei corsi estivi di Pforzheim o altre cose così, a parte che solo per guardare i disegni devi entrare a pagamento e chissà perchè, ecco sono i disegni che tutti copiano, questo sembra fatto dagli studenti dell'Università della terza età.
Ritratto di Challenger RT
30 aprile 2021 - 01:04
Ottimo lavoro! Stilisticamente moderna ma non esagerata né banale. Interessanti e piacevoli tutte le varie soluzioni adottate nel disegno. Bella anche la scelta e l'alternanza dei colori. Insomma un'ottima idea per un'erede della Cappuccino. Bravi!
Ritratto di Lorenz99
30 aprile 2021 - 01:24
SI VEDE SUBITO CHÈ È UNA SUZUKI, HANNO REINTERPRETATO IN CHIAVE MODERNA GLI STILEMI TIPICI. DEVONO PRODURLA AL PIÙ PRESTO, SI INTEGRA PERFETTAMENTE NELLA GAMMA. COME CITYCAR . IL RESPONSABILE TRIM & COLOR DOVREBBE ESSERE ASSUNTO DALLA CUPRA.
Ritratto di Andre_a
30 aprile 2021 - 09:05
Non capisco il senso dei due posti uno dietro l'altro: ha senso in un mezzo molto stretto, come la Twizy, ma qui? Almeno avrebbero potuto metterli al centro
Ritratto di Giuliopedrali
30 aprile 2021 - 16:47
Insomma c'è ben poco di originale.