Ridurre il traffico per garantire una migliore qualità dell’aria. Questo è l’obiettivo che vuole perseguire il Comune di Torino attraverso l’introduzione di una “Ztl Ambientale”, iniziativa presentata in Commissione dall’Assessore alla Mobilità Chiara Foglietta. Si punta così a limitare la circolazione delle auto nelle zone centrali della città per diminuire il livello di inquinamento, ben sapendo di dover intervenire in tempi rapidi se si vuole evitare che il capoluogo piemontese continui a restare al di fuori dei parametri.
Non ci sono ancora certezze né sull’approvazione del progetto né sulle tempistiche, ma si sta già lavorando a quale sia il periodo adatto per la nuova Ztl. Sul lato est, seguirà corso Cairoli, corso Massimo e i lungo Po. Sul lato sud, invece, corso Dante e via Tirreno. Sul lato ovest, corso Trapani, corso Lecce e corso Potenza. Su quello nord, infine, corso Vigevano, Novara e Tortona.
L’iniziativa era nata nel mese di aprile 2022, nel momento in cui era stata data risposta favorevole a una manifestazione d’interesse promossa dalla Regione sul Progetto Aree Limitate al Traffico, finalizzato ad "incentivare la creazione di aree a traffico ridotto per motivi legati alla qualità dell'aria, attraverso la creazione e messa in servizio di una piattaforma regionale per il monitoraggio e la gestione armonizzata delle aree a disposizione dei Comuni aderenti". Il provvedimento non deve essere pensato esclusivamente come una misura che può regolare la mobilità, come è accaduto finora la Ztl centrale attiva da tempo, ma come un’iniziativa che può portare a un miglioramento della qualità dell’aria a beneficio di tutti.
Lungo la zona saranno installate 80 telecamere, che non saranno solo un occhio elettronico per punire chi non è autorizzato ad accedere, ma semplicemente a verificare chi può farlo o meno. Le restrizioni maggiori sono in vigore da settembre ad aprile, periodo in cui ad alcuni mezzi benzina o diesel è vietata la circolazione; una volta individuata la targa, se si rientrerà tra quelli incriminati scatterà la sanzione. Non c’è quindi l’idea di puntare su un provvedimento ancora più restrittivo, ma semplicemente di garantire il rispetto di quello che già c’è, ma che troppi automobilisti non considerano.
A fornire le telecamere sarà la Regione, in seguito alla partecipazione da parte del Comune a un bando. Sono però ancora diversi gli aspetti che devono essere chiariti: “Le normative nazionali non sono chiare e a oggi non sappiamo se con quel tipo di apparecchi si possano effettuare sanzioni, o se invece possano essere utilizzati solo per il calcolo dei flussi di mobilità. In questo secondo caso non procederemo ad utilizzarle” - ha concluso la Foglietta.