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La UE accusa la Fiat

01 ottobre 2014

Il commissario UE alla concorrenza sostiene che una società finanziaria della Fiat beneficiò di un trattamento fiscale di favore in Lussemburgo.

La UE accusa la Fiat
QUESTIONI FINANZIARIE - Ieri in ambito comunitario era giornata di questioni (rogne) fiscali. Le cronache hanno riportato diverse questioni sollevate dalla Commissione europea. Per le sue dimensioni, sulle prime pagine è finita subito quella che coinvolge la Apple e il governo irlandese, ma tra le vicende finite sotto la lente d’ingrandimento delle autorità dell’Unione europea ce n’è anche una che riguarda la Fiat Chrysler Automobiles. 
 
LETTERA FORMALE - Il commissario alla libera concorrenza Joaquin Almunia ha inviato una lettera alla FCA in cui si contesta l’operato finanziario messo in atto due anni fa in Lussemburgo dalla società Fiat Finanche and Trade e che secondo gli investigatori dell’Unione europea avrebbe costituito un aiuto di stato concesso dalle autorità governative del Lussemburgo.
 
AIUTO DI STATO? - In estrema sintesi, la società Fiat Finance and Trade avrebbe beneficiato di un trattamento fiscale di favore nella sua attività di finanziamento ad altre società del gruppo Fiat. In pratica, secondo l'accusa, le operazioni finanziarie in questione sarebbero state tassate in maniera che l’importo delle tasse dovute dalla Fiat sono risultate meno del dovuto. Un modo di operare che secondo la lettera della Commissione rappresenterebbe appunto un aiuto di stato, non ammesso dalle regole comunitarie.
 
PATATA POLLENTE POLITICA - La questione Fiat Finance and Trade-governo del Lussemburgo è subito apparsa delicata e imbarazzante perché a capo del governo lussemburghese ai tempi della vicenda, era l’attuale Commissario europeo Jean-Claude Junker. Le fonti ufficiali del governo del Lussemburgo hanno emesso un comunicato secondo cui tutto fu compiuto regolarmente e che è sempre stato dato il massimo contributo alle indagini degli investigatori della Commissione. 
 
MANCANZA DI COLLABORAZIONE - Ciò perché la notizia della lettera è stata diffusa assieme a dichiarazioni dello stesso Almunia secondo cui il Lusemburgo non avrebbe collaborato nell’inchiesta, non fornendo tutte le informazioni richieste. Almunia ha aggiunto che se la Commissione non riceverà risposta entro un mese, chiederà le informazioni alla FCA. Da parte del gruppo Fiat Chrysler Automobiles non c’è stato invece alcun commento.


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Ritratto di Porsche
1 ottobre 2014 - 11:40
Se fosse vero significherebbe che con quella differenza (meno) ci hanno pagato una mazzetta. La cosa sembra assai grave.
Ritratto di supernapolmen
1 ottobre 2014 - 11:55
...cosi' si scoperchia il vaso di pandora in europa....
Ritratto di supernapolmen
1 ottobre 2014 - 12:44
..il vaso di pandora sarebbe tutti i marchi europei che sn occultamente aiutati....
Ritratto di Porsche
1 ottobre 2014 - 16:27
a giusto complotto !!! bravo !!!!
Ritratto di AlphAtomix
1 ottobre 2014 - 12:23
abbiamo esportato il made in italy!
Ritratto di QuattroTheRinasced
1 ottobre 2014 - 12:26
Per quanto ami le audi,devo ammettere che qui si sta rasentando il ridicolo,ma qualche anno fa la volkswagen financial non aveva beneficiato di un prestito di svariati milioni a tassi di interesse bassissimi proprio dall'unione europea?
Ritratto di NeroneLanzi
1 ottobre 2014 - 12:43
Non erano milioni e non era l'Unione. Era la Banca Centrale Europea ed erano circa 2 miliardi. Mario Draghi, quando gli è stato fatto presente che dovevano essere soldi destinati al credito privato e non al sostegno all'automotive, ha risposto che effettivamente avevano sbagliato ma che 2 miliardi erano in fondo pochi soldi.
Ritratto di lele31
1 ottobre 2014 - 14:17
scusate se mi inserisco nel discorso ma secondo un articolo del sole 24ore di allora i soldi presi da vw era 40 miliardi al tasso del 1%. fece la stessa cosa PSA. se non mi credete andate a cercare l'articolo. è un po' datato, dovrebbe essere del 2012 ma ci dovrebbe essere nei loro archi
Ritratto di NeroneLanzi
1 ottobre 2014 - 14:56
Forse ci riferiamo a episodi differenti. Io parlo dei soldi che la BCE aveva stanziato a inizio 2012 per il sostegno al credito verso i privati (di cui una parte appunto dirottata per aiutare VW). Poi ovviamente vi sono stati altri episodi di finanziamento più o meno regolare, ma 40 miliardi mi sembrano una cifra un po' tanto alta per un'unica circostanza. Considera che, se non ricordo male, il valore totale di quell'operazione cui mi riferivo era stato di 80 miliardi. Non che 2 miliardi siano noccioline ovviamente.
Ritratto di wesker8719
1 ottobre 2014 - 18:42
quei soldi non andarono ad aiutare vw ma andarono alla volkswagen bank visto che erano destinati a tutte le banche europee , con quei soldi fecero finanziamenti molto convenienti per i clienti allo stesso modo di PSA e qualunque banca affiliata ai costruttori ,per piacere evitate di scrivere certe falsità !!
Ritratto di QuattroTheRinasced
1 ottobre 2014 - 20:36
Finanziamenti agevolati? A me non hanno fatto nulla e ho comprato la a1 poco dopo evita di inventarti le cose whsky
Ritratto di wesker8719
1 ottobre 2014 - 21:21
senti stocazz il fatto che a te non abbiano fatto un buon finanziamento non vuol dire che io stia scrivendo idiozie, quindi datti una bellissima regolata !!
Ritratto di Montreal70
1 ottobre 2014 - 22:47
A parte che sarebbe concorrenza sleale, ma VW bank appunto finanzia le attività del gruppo. Quindi la sostanza non cambia.
Ritratto di QuattroTheRinasced
1 ottobre 2014 - 15:05
La banca centrale europea non fa manovre se queste non sono approvate dal parlamento europeo e dal consiglio. Se l'europa continua a sanzionare se stessa non va da nessuna parte,infatti si è vista che bella politica interna ed esterna che attua,proprio qualche settimana fa è stata approvata la linea dell' "ognuno pensa a fasse li c*** propri. (con un occhio di riguardo alla germania)
Ritratto di Porsche
1 ottobre 2014 - 16:33
vw financial è una banca a tutti gli effetti. Non si capisce perchè non avrebbe dovuto prendere i soldi in prestito.
Ritratto di QuattroTheRinasced
1 ottobre 2014 - 17:15
Perché indirettamente i soldi vanno alla casa automobilistica proprietaria della """banca""",non è difficile da capire. Ti faccio lo schemino?
Ritratto di Porsche
1 ottobre 2014 - 17:23
hanno vietato per caso di farlo anche agli altri ? Infatti anche peugeot li ha usati. Di cosa parli di aria ?
Ritratto di NeroneLanzi
1 ottobre 2014 - 17:44
Qualunque casa automobilistica in controllo di una banca avrebbe potuto accedere al programma. Questo è indubbio. Ma non è il punto. Il problema è che quelli erano soldi destinati al credito a privati. Tu puoi andare da qualsiasi banca tradizionale e chiedere un mutuo. Da VWFS no fondamentalmente il loro luogo, al di là della carta bollata, non è quello di banca, ma quello di finanziaria (come SAVA o come tutte le altre finanziarie degli altri costruttori). Questa è la discriminante. Ed appunto per questo il presidente della BCE ha riconosciuto che si è trattato di un mancato controllo da parte loro, aggiungendo che non sarebbero state fatte correzioni in quanto 2 miliardi non erano una cifra significativa.
Ritratto di QuattroTheRinasced
1 ottobre 2014 - 18:08
Intanto,si ad altri non è stato concesso,e poi neronelanzi ti ha risposto.
Ritratto di bottaricambi
1 ottobre 2014 - 12:35
E continuate a regalare soldi a sti scemi..
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
1 ottobre 2014 - 13:08
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di ilpongo
1 ottobre 2014 - 13:10
5
Che ci siano stati aiuti più o meno velati tra governi e lobby varie (nella fattispecie auto) non è una novità. Che il Lussemburgo, semi paradiso fiscale, ove tante società fanno letteralmente a botte per aprirvi una sede, aiuti occultamente un'azienda... forse questo suona nuovo. Nella speranza di non aver veramente esportato il (peggio del) made in Italy...
Ritratto di Mattia Bertero
1 ottobre 2014 - 14:51
3
Nulla di nuovo nel senso che molte multinazionali che fanno operazioni fiscali in Lussemburgo con lo stesso stratagemma. In ogni caso rimane sempre un fatto grave se viene appurato che il fatto effettivamente sussiste.
Ritratto di romeo64
1 ottobre 2014 - 14:54
nota multinazionale dolciaria è da una vita in Lussemburgo........ sono tantissime le società che hanno delle sedi in lussemburgo Irlanda ecc, proprio per i benefici fiscali...ma anche legali. A londra ad esempio se si ha la sede, la giurisdizione essendo di diritto inglese, rende molto più semplice in ambito internazionale gestire una causa.
Ritratto di domi2204
1 ottobre 2014 - 15:15
ovviamente molto retorica, ma il Lussenburgo fa parte dell'Europa? ma il sig. Jean-Claude Junker non è l'attuale presidente? di che stiamo parlando? che l'Euro sia una fregatura oramai è sotto gli occhi di tutti.
Ritratto di roby-
1 ottobre 2014 - 20:01
2
bravo domi2204.il lussemburgo e l'irlanda sono paradisi fiscali? allora che sia tutta l'europa un paradiso fiscale.ma state tranquilli non succederà un bel niente .perchè allora i prestiti a vw a suo tempo, il finanziamento a opel di 7mld allo 0.000001% dato dalla Meckel in persona ,del megaprestito statale francese a renault e psa, sono tutti aiuti di stato cari i miei pagliacci di bruxelles.
Ritratto di impala
2 ottobre 2014 - 06:55
tutto vero, gli aiuti alla renault, peugeot, opel, vw, non sono fantascienza, e mi chiedo perché ormai fanno questa storia al confronto della fiat.
Ritratto di sergioxxyy
2 ottobre 2014 - 09:16
COME AL SOLITO AI GRANDI CONCEDIAMO BENEFICI, SCONTI, AIUTI, E CHI PIU' NE PIU' NE METTA.............A NOI PICCOLINI E PRIVATINI VENIAMO CASTIGATI. SE IO DEVO 100 EURO ALLO STATO NE PAGO 100 E NON 25!!!!
Ritratto di Gino2010
2 ottobre 2014 - 12:34
premesso che la punto è ormai totalmente sverniciata e che anche il cambio ha fatto ciao ciao con la manina,quello che sta facendo la commissione europea è semplicemente ridicolo.Siamo in tempo di crisi ed è normale aiutare le case automobilistiche in difficoltà vista la loro incidenza su occupazione ed economia.Questa stro.nzata neoliberista per cui non si possono aiutare le imprese in modo anche solo occasionale produce come unica conseguenza che tutti gli stati firmano pensando a come fregare l'accordo appena sottoscritto.Sembra un film della pantera rosa.Ora hanno beccato fiat.Ma prima avevano beccato bmw e psa.Chi sarà il prossimo?Invece hyundai produce nella repubblica ceca e toyota in UK.E fanno affari d'oro.In cu.lo all'europa,all'euro,al rigore,alla merkel,alla BCE.L'unico problema è uno solo:se la germania decide di aiutare mb ad esempio,mb riceverà molti più aiuti di quanto non potrà mai ricevere alfa romeo.Quindi occorre stabilire un tetto massimo agli aiuti,prescindendo dalle disponibilità di ogni singolo paese.Invece questa politica di castità laica dell'europa è più anacronistica della tabù della verginità prematrimoniale.Ormai ti danno l'assoluzione pure se vai a trans.Questi sembrano usciti dal medioevo