UNA TASSA ODIOSA - Inasprito nel 2015 dal governo Monti, quando l’economia italiana si trovava in grande difficoltà, il superbollo è una tassa indigesta a chi possiede un’auto sportiva o di lusso: ogni chilowatt sopra i 185 kW costa al proprietario dell’auto 20 euro, cifra che va diminuendo con il passare degli anni. Questa somma si aggiunge al costo del bollo, la tassa di possesso che grava su auto, scooter e moto, quindi una vettura come l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (375 kW, cioè 510 CV) costa 5255 euro all’anno sommando bollo e superbollo (quest'ultimo "pesa" per 3800 euro). Da anni c’è chi si oppone a questa tassa, considerata ingiusta e dannosa per il settore delle auto di lusso. Il senatore Andrea De Bertoldi è fra i più attivi su questo tema, tanto da aver presentato nelle scorse settimane un disegno di legge per eliminare il superbollo.
OBIETTIVO MANCATO - De Bertoldi ritiene necessaria l’abrogazione del superbollo, perché “le finalità iniziali che avevano generato l’introduzione del superbollo”, ovvero un aumento del gettito fiscale sulle auto di lusso (stimato in 168 milioni di euro), in realtà “hanno prodotto l’effetto contrario, penalizzando fortemente il mercato delle auto e il suo indotto”. Il senatore di Fratelli d’Italia ha calcolato infatti che il superbollo ha generato una perdita complessiva per lo Stato di circa 140 milioni di euro, dovuto in gran parte alle minori vendite di auto con più di 185 kW, che avrebbero determinato un ammanco pari a circa 98 milioni di euro soltanto dell'Iva. “Il superbollo ha fallito nella sua missione e solo eliminandolo si può ripristinare” la domanda nel settore delle auto di lusso, è scritto nella proposta di legge.
LANCIATO NEL 2011 - Il superbollo va pagato per venti anni dopo la prima immatricolazione dell’auto, ma il suo importo si riduce al 60% dopo cinque anni, al 30% dopo dieci e al 15% dopo quindici. Nel caso della Giulia Quadrifoglio, ad esempio, la cifra scende da 3800 euro a 2280 euro, 1140 euro e 570 euro. È evidente insomma che somme di questo genere frenano molte persone da acquistare auto sportive o di lusso, anche non recenti, determinando per lo Stato un ammanco in termini di Iva, bollo, carburanti (e relative tasse) e manodopera.