PAROLA DI MINISTRO - Secondo quanto dichiarato dal ministro dei trasporti tedesco Alexander Dobrindt sarebbero 98.000 le auto a benzina interessate da problemi di irregolarità delle emissioni di CO2. Il rappresentante del governo federale di Berlino lo ha affermato nel Parlamento tedesco: “Oggi dalla Volkswagen ci è stato detto che i veicoli interessati dal problema sono 98.000” avrebbe affermato. La notizia della nuova irregolarità è stata diffusa il 3 novembre dalla stessa Volkswagen che ha indicato in 800 mila le auto con emissioni di CO2 incoerenti con gli standard di legge. Nel suo comunicato il gruppo Volkswagen non aveva precisato il numero dei veicoli a benzina coinvolti, dicendo soltanto che “la maggior parte sono diesel”.
BORSA GIÙ - La nuova rivelazione dei problemi per i motori a benzina, dopo la seconda accusa proveniente dagli Usa, secondo cui anche il motore turbodiesel V6 3.0 è equipaggiato con il software manipolatore (accusa questa respinta con forza dalla Volkswagen) le azioni della Volkswagen hanno subito un ulteriore colpo alla Borsa di Francoforte. Nella giornata del 4 novembre hanno perso il 9,3%, facendo arrivare a 24 miliardi di euro le perdite in termini di capitalizzazione borsistica della società. I vertici della società si sono detti preoccupati per l’andamento delle cose, annunciando che per la vicenda delle anomalie delle emissioni di CO2 si devono prevedere costi aggiuntivi di un paio di miliardi di euro e che occorre essere pronti a prendere iniziative importanti per far fronte alla situazione.