IN MOSTRA - Le esposizioni dedicate ai grandi artisti mettono chi le guarda di fronte a dilemmi non facilmente risolvibili. Ad esempio: è più rappresentativa un'opera disegnata nella maturità o nella gioventù? Quale lavoro definisce in maniera più azzeccata lo stile dell'autore? Esiste un'opera capace di influenzare un'epoca? Il ritiro dall'attività di Walter de Silva (nella foto) obbliga a porsi queste domande, esposti come siamo alla grandezza ed alla bellezza di alcune fra le sue realizzazioni più note. Ma qual è stata l'auto più bella firmata dal designer italiano?
LE CANDIDATE - Abbiamo così pensato di realizzare un sondaggio e darvi una sola possibilità di scelta. Fra i modelli papabili ci sono le Alfa Romeo 147, 156, 166 e la concept Nuvola: i primi due vanno considerati fra le icone degli anni 2000 ed il quarto è tutt'oggi ricordato con affetto dagli alfisti, nonostante non sia mai arrivato in commercio. De Silva lascia nel 2002 il gruppo Fiat e si trasferisce al gruppo Volkswagen, dove nel 2006 causa un sussulto al cuore di tutti gli appassionati: la riedizione della Lamborghini Miura è una vettura che in molti ancora oggi rimpiangono, nonostante fosse chiaro il suo intento celebrativo (venne lanciata per rendere omaggio ai 40 anni del modello). Nel 2013 fece scalpore un'altra Lamborghini di de Silva, quella Egoista realizzata per il 50esimo anniversario della casa di Sant'Agata.
IL PERIODO TEDESCO - De Silva ha il merito di aver rinnovato anche l’immagine della Seat, marchio a cui venne assegnato poco tempo dopo il suo sbarco in Volkswagen: qui introduce il prototipo Salsa ed anticipa quei motivi che avrebbero poi caratterizzato le Altea e Leon. Nel 2007 viene promosso a responsabile dello stile per tutti i marchi del Gruppo e supervisiona il lavoro dei vari centri stile, indicando quale direzione seguire per vetture di volume (Volkswagen Golf 7), di nicchia (Volkswagen Beetle) oppure per lui inediti, come ad esempio un’utilitaria: la Volkswagen up! è la prima vettura cittadina a cui de Silva abbia mai lavorato. Allo stesso tempo riesce comunque ad indirizzare lo sviluppo di quella che riterrà la sua opera migliore, ovvero l’Audi A5. La coupé segue di tre anni la A6 (2004), nota per aver introdotto l’elemento stilistico della griglia anteriore Single Frame che, seppur rivisitata, è ancora l'elemento più rappresentativo del desing Audi. Poi anche la prima generazione della R8 la prima Audi a sfidare marchi blasonati come Porsche o Maserati.
Prima di votare guarda le candidate nella Galleria fotografica più in basso.
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Alfa Romeo 156 (1997)
29%
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Alfa Romeo 147 (2000)
16%
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Audi A5 (2007)
14%
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Audi R8 (2006)
12%
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Alfa Romeo Nuvola (1996)
8%
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Lamborghini Miura concept (2006)
6%
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Lamborghini Egoista (2013)
4%
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Alfa Romeo 166 (1998)
3%
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Volkswagen Golf (2012)
3%
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Audi A6 (2004)
2%
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Volkswagen Polo (2009)
2%
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Seat León (2005)
1%
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Volkswagen up! (2011)
1%
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Volkswagen Beetle (2011)
1%
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Seat Tango (2001)
0%