Fiat Coupé base

Pubblicato il 28 gennaio 2010

Listino prezzi Fiat Coupé non disponibile

Qualità prezzo
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Dotazione
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Cruscotto
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Ripresa
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Sterzo
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Media:
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Perché l'ho comprata o provata
Abbiamo in famiglia questo Fiat coupè 20V Turbo 5 marce da qualche anno, l'abbiamo acquistata usata nel 2006 con 8 anni di vita e circa 50.000km (indicati dallo strumento). La carrozzeria era in ottime condizioni, gli interni pure a parte plancia e tunnel rovinati (li abbiamo fatti riverniciare) e il telaio del sedile del guidatore scricchiolante e un pò malandato. Altrettanto non si può dire della meccanica: il motore era in pessime condizioni con elevata fumosità allo scarico e elevatissimi consumi d'olio che fanno pensare che l'auto fosse stata usata in pista o comunque in maniera scellerata o che avesse percorso moltissimi Km che poi erano stati scalati. Visto il basso prezzo abbiamo comunque acquistato l'auto per poi "rifare" il motore: alesatura cilindri e pistoni maggiorati, spianatura testata, bronzine, guarnizioni e turbina nuove.
Gli interni
Di quest'auto si dice comunemente che abbia delle pessime finiture, io ritengo che sia inopportuno essere così drastici. Certo la qualità non è elevata ma tuttavia più che accettabile e comunque adeguata a un'auto che all'epoca si proponeva di essere molto sportiva pur costando meno delle concorrenti più blasonate. Fra i difetti più evidenti segnalo: la copertura in plastica del piantone dell sterzo assolutamente scadente e accoppiata malissimo, plancia e tunnel che col tempo tendono a deteriorarsi diventando appiccicose, mancanza di copertura della parte inferiore del cruscotto con cavi a vista, sbavature di colla presenti fra la parte superiore del cruscotto e la fascia inferiore che ingloba la strumentazione, ottima e molto completa se non fosse per l'assenza dell'indicatore di pressione della turbina. Comandi sono intuitivi, completi e ottimamente posizionati, anche un bambino saprebbe usarli senza problemi. Fanno eccezione il tasto delle 4 freccie, piccolo, e purtroppo il clacson, azionabile con 2 pulsanti posti ai lati delle razze del volante che quasi mai si riesce a trovare al primo colpo. Un dettaglio superficiale e pericoloso anche perche col volante ruotato è quasi impossibile utilizzare istintivamente il clacson. Il vero grande difetto di quest'auto sono i sedili: rivestiti in pelle nera robusta e dura al tatto, sono belli da vedere ma scomodi, tremendi in estate costringendo a un bagno di sudore gli occupanti, e la posizione di guida è fastidiosamente alta per una sportiva, avrei preferito che fosse bassa e infossata. Inoltre i sedili spesso si esibiscono in un concerto di scricchiolii, e sono poco avvolgenti per il busto. in sostanza li giudico inadatti alla vocazione dell'auto. Avanti lo spazio non manca, dietro non si può certo giocare a pallone ma lo spazio è sorprendente per una coupè: 4 persone entro i 175cm di altezza viaggiano con pochi sacrifici, se poi gli occupanti sono spilungoni ci si può sistemare in 2 avanti e 1 dietro, alle spelle del passeggero. Il IV posto si annullerebbe arretrando il sedile. Il cofano è ampio per la categoria e grazie alla botola portasci si possono caricare anche oggetti lunghi (ma non molto larghi, la botola e stretta). In pratica quest'auto offre una praticità tutt'altro che disprezzabile e un abitacolo che non eccelle per qualità ma è caratterizzato da un design accattivante e sportivo che, sedili a parte, mette a proprio agio chi ama le vetture sportive
Alla guida
Con un 2000 turbo a benzina da 220cv ci si aspetta di poter usufruire di ottime prestazioni. in effetti è così: ritengo che il tempo impiegato nell'accelerazione 0-100km/h sia un dato poco interessante per una sportiva a trazione anteriore che potrebbe soffrire di pattinamenti in partenza e non esprimersi al meglio. Preferisco riportare dati più significativi rilevate dalle riviste dell'epoca: accelerazione 0-130 in 10 secondi, 0-180 in 19,5; 1km da fermo in 26,5 secondi con velocità di uscita di 203km/h, 250km/h di velocità massima. Si tratta di prestazioni molto elevate, eguagliate o migliorate oggi da molte vetture di pari motorizzazione o vocazione ma eccezionali per l'epoca e validissime tutt'ora. Il motore raggiunge da potenza massima a 5750 rpm e la coppia max a 2500 rpm, tuttavia su strada tali valori sembrano poco realistici: la spinta della turbina inizia a farsi sentire verso i 2300-2500 rpm ma è solo a partire dai 4000 che il motore diventa veramente cattivo allungando senza la minima incertezza fino a 6200 rpm e continuando con una lieve flessione fino ai 6500, oltre (il limitatore è a 7000 giri) non conviene spingersi. Tuttavia anche ai regimi più bassi il propulsore è tutt'altro che fiacco: grazie anche alla fasatura variabile già dai 1200 giri si riprende con vigore anche in salita comportandosi come un aspirato di cilindrata superiore e permettendo di viaggiare con discreta vivacità anche in montagna mantenendo il motore fra i 1300 e i 2500 giri e percorrendo moltissimi tratti, anche lenti e tortuosi, con la quarta che risulta così una marcia tutto-fare. Desiderando prestazioni sportive però non è sufficiente affondare l'acceleratore come sui turbo moderni: il motore è afflitto da un discreto turbolag sotto i 4000 giri che lo rende non particolarmente reattivo e per mantenerlo "pronto" è necessario anticipare le manovre con l'acceleratore e inserire il rapporto corretto. Quando poi c'è da fare un sorpasso questa vettura regala grandi soddisfazioni e ripaga ogni sacrificio: se ci troviamo di fronte il classico idiota che accelera in rettilineo per poi inchiodare in curva, è sufficiente scalare in II, mantenere il motore a un regime adeguato e, appena si vede uno brevissimo rettilineo, affondare il padale del gas e vederlo finalmente sparire negli specchietti. Il propulsore garantisce insomma un'erogazione che farebbe storcere il naso a chi, abituato ai turbodiesel, pretende coppia a bassissimi regimi avendo poi un allungo praticamente nullo. Chi però sa ancora apprezzare l'erogazione di una vera auto sportiva trascurerà i difetti e sarà soddisfatto dalla modalità di erogazione. Il rumore del motore è molto particolare (sembra un aspirapolvere impazzito) ma sicuramente cattivo ed emozionante, un appassionato non può non amare il rombo di questo 5 cilindri turbo. In rari casi tirando le marce si verificano scoppiettii e piccoli ritorni di fiamma piacevolissimi all'udito, cambianto rapporto a medi regimi invece si può facilmente udire lo sbuffo della valvola pop-off . Sotto i 4000 giri il motore è stranamente silenzioso e permette di percorrere lunghi viaggi autostradali in grande silenzio (a parte magari gli scricchiolii dei sedili) grazie all'ottima insonorizzazione e all'assenza di fruscii. Il propulsore diventa piacevolmente rumoroso solo oltre a partire dai 4000 rpm (160km/h in V) dando sempre la sensazione di avere un'ottima riserva di potenza... e non si tratta di una impressione perchè a 140, 150, 160km/h affondando l'acceleratore, il motore reagisce con violenza. Lo sterzo è diretto e preciso e non si alleggerisce minimamente in velocità, tuttavia sarebbe stato meglio se fosse stato ancora più diretto. il raggio di sterzata è elevatissimo e l'auto è goffa in città per colpa anche della carrozzeria molto bombata che rende difficile percepire gli ingombri ma in cambio la rende insensibile al vento laterale. La tenuta di strada è validissima su strada, ma in pista o comunque nell'uso sportivo emergono tutti i limiti della trazione anteriore e di un telaio di scarsa qualità (deriva dal pianale della Tipo) che, con ben il 67% del peso gravante sull'asse anteriore, impone per forza di cose un comportamento sottosterzante e poco sportivo. le sospensioni sono molto rigide (penalizzando il confort) e il rollio presente ma ridotto. Ottima invece, per una "tutto avanti", la trazione sull'asciutto grazie al differenziale autobloccante che limita di moltissimo i pattinamenti. Ovviamente non si può dire altrettanto sul bagnato dove bisogna evitare di accelerare a ruote sterzate se non ci si vuole ritrovare stampati sul muro esterno. Il bello del Fiat Coupè è che, a parte l'utilissimo e ben tartato ABS, è priva di qualunque forma di elettronica che affligge le auto moderne in cui un computer toglie buona parte del piacere di guida per correggere grossolani errori di guidatori della domenica che si credono grandi piloti. Questa assenza di elettronica, a me molto gradita, rende la guida appagante e virile poichè si è consapevoli di poter contare solo sulle proprie forze e non su un provvidenziale computer. Se non si dosa bene l'acceleratore in uscita di curva, si finisce per arricchire il proprio gommista. Le gomme sono insolitamente piccole (205/50R16) per un'auto di tale potenza ma comunque adeguate: se da un lato penalizzano la tenuta laterale, dall'altro grazie alle loro dimensioni contenute migliorano prestazioni e consumi e non costano una fortuna. Anche l'altezza da terra è insolitamente abbastanza elevata permettendo di affrontare sterrati di difficoltà medio-bassa a patto di accettare di toccare frequentemente il terreno col la parte inferiore del paraurti a causa dell'elevato sbalzo anteriore. La frenata è ottima: i 2 dischi brembo da 305mm con pinze a 4 pistoncini sull'anteriore garantiscono spazi d'arresto non da record per colpa della cattiva distribuzione del peso (con in retrotreno, solitamente molto stabile, che si scompone facilmente in frenata)ma la resitenza dell'impianto è inattaccabile e la durata delle pasticche è impressionante. Il cambio è l'organo meccanico meno riuscito e, insieme ai sedili, è il vero difetto di quest'auto. Dotato di sole 5 marce, ha una leva lunga con una corsa molto lunga: nella guida sportiva i tempi di cambiata sono alti per il tipo di auto e si verificano frequenti impuntamenti inserendo velocemente la III. le 5 marce, con V di potenza, sono troppo lunghe e spaziate fra loro mortificando in parte le prestazioni del propulsore che per essendo molto potente si trova a dover spingere i 1330kg della vettura che non le rendono certo un peso piuma. La frizione è "maschia": discretamente dura e assolutamente adeguata a una vettura sportiva. Avessi progettato io l'auto, l'avrei dotata di ottimo manuale a corsa corta con 6 marce ravvicinate (la prima e l'ultima sono molto ben rapportate, quelle intermedie sono troppo spaziate: con la II si arriva in prossimità dei 120km/h di tachimetro e con la terza si sfiorano i 160) avrei cercato di risparmiare qualche decina di Kg o almeno di potenziare il motore di 20-30cv, a costo di "svuotarlo" ulteriormente un pò ai bassi regimi. Per finire passiamo al capitolo "consumi". Da un vecchio 2000 turbo da 220cv ci si potrebbero aspettare richieste di carburante degne di un jet, eppure mantenendo un corretto stile di guida non è così. Certo non si tratta di una vettura economa, in città i consumi sono molto elevati (non oltre 6-7 km/l) ma giustamente non è un'auto da città, sarebbe come tenere un leone in gabbia, è ovvio che Soffra. Mettendo però piede su strade aperte, pianeggianti o in salita che siano e potendo inserire e mantenere per lo meno la IV, i consumi diventano assolutamente ragionevoli, non dissimili da quelli di una 1600 16v a benzina da 100cv. Senza particolari attenzioni si percorrono 9-10 km/l e dosando bene l'acceleratore si possono toccare anche percorrenze di 11-12km/l. Lo stesso vale in autostrada dove la richiesta di carburante non è affatto alta per un'auto di questa categoria e dipende dalla velocità mantenuta e dalla delicatezza del piede destro. Se poi sulle statali incontriamo qualche perdigiorno che impone andature di mantenere andature ridicole e utilizzare marce basse, i consumi ovviamente impennano. Anche nella guida sportiva la richiesta di benzina resta sempre tutto sommato ragionevole in rapporto alle prestazioni del motore, dopotutto sarebbe ridicolo pretendere di guidare con andatura pistaiola e mantenere consumi da citycar diesel.
La comprerei o ricomprerei?
Certo. E' un'auto per appassionati capaci di amarla così com'è e di perdonarle i suoi non pochi difetti. Credo debba essere valorizzata e dichiarata "auto di interesse storico" anche se non ha compiuto i fatidici 20 anni perchè è, insieme alla Uno Turbo, la migliore auto mai prodotta dalla Fiat oltre che riuscitissimo e coraggioso esercizio stilistico, ed è quindi motivo di vanto e orgoglio per l'intera industria Italiana. Ritengo che i suoi difetti contribuiscano a darle personalità. In particolare la scarsa qualità del telaio (che a me non interessa visto che non la uso in pista) ritengo sia una caratteristica che riflette la filosofia Fiat: fare si una macchina buona ma puntando a risparmiare il più possibile riciclando componenti utilizzate da altre vetture. Trovo ciò simpatico perchè riflette lo spirito Italiano: pur essendo squattrinati ci sia arrangia con ciò che si ha e si cerca di fare il meglio che i propri mezzi permettono. Ritengo che ciò che conta in un'auto di questo tipo non sia la perfezione tecnica ma l'emozione che riesce a trasmettere... un'emozione che deve essere ovviamente rapportata a un prezzo accettabile, all'epoca questa vettura costava l'equivalente degli attuali 27.000 euro, cifra adeguata e ragionevole, e oggi si trova a prezzi davvero irrisori anche se quasi sempre necessita di essere rimesse a nuovo. Inoltre Il Fiat coupè permette di catapultasi indietro in un'epoca, poco lontana temporalmente ma lontanissima culturalmente, in cui l'elettronica non mortificava il piacere di guida e contava l'abilità del guidatore, non la squallida efficacia di un computer. Se dovessi scegliere un'auto di questa categoria di potenza sceglierei sicuramente di nuovo un Fiat Coupè. Se poi un giorno riuscissi a guadagnare bene e potessi passare a qualcosa di superiore sceglierei una vettura di non oltre 1400-1500kg spinta da un turbo a benzina da 300-350cv visto che non percorro un'infinità di km e che ormai, essendo abituato, quest'auto di 220cv e 13 quintali mi sembra addirittura lenta.
Fiat Coupé
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Ritratto di tonino
2 febbraio 2010 - 20:02
1
L'ho guidata qualche anno fa'ed'era emozionantissimo spingerla al massimo.Essendo stato possessore di una uno turbo che ai bassi reggimi spingeva una meraviglia la fiat a quei tempi era quasi imbattibbile con quei modelli.Se la terrai sicuramente sara' una bellissima auto storica. X gli scricchilii: erano veramente insopportabili!
Ritratto di roberto88vv
2 febbraio 2010 - 20:13
gli scricchiolii mi stavano facendo impazzire anche perchè per il resto l'auto è silenziosa quindi si sentono solo loro. sono riuscito a toglierli (per ora) con una cascata di silicone spray nelle giunture dei sedili
Ritratto di lenzy30
8 febbraio 2010 - 06:33
Ottima macchina e ottima recensione. Questa Fiat ha un gran motore, un 2.0 turbo 5 cilindri da 220cv, ancora oggi sarebbe un motore che avrebbe ben pochi rivali. Sicuramente gli interni sono trascurati, ma la sportività non manca, per me questa Fiat assieme alla Barchetta, saranno le uniche auto, prodotte dalla Fiat negli anni '90, che acquisteranno valore nel tempo. Ottima auto complimenti
Ritratto di roberto88vv
8 febbraio 2010 - 10:51
grazie. il motore è molto valido e ha un rombo molto più emozionante rispetto ai 4 cilindri anche se ha il difetto di essere più pesante (avendo anche il basamento in ghisa). un 4 cilindri in alluminio avrebbe fatto risparmiare parecchie decine di kg esaltando prestazioni e handling ma non avrebbe avuto lo stesso fascino. peccato che il motore non sia supportato da un cambio valido. gli interni sono poco curati ma hanno un design intrigante ed estremamente sportivo, a me piacciono moltissimo. a quando una tua prossima recensione?
Ritratto di lenzy30
8 febbraio 2010 - 17:49
appena ho un pomeriggio libero, la foglio fare dettagliata al massimo sulla 330d, poi a giorni mi arriverà la renault clio 1.2 tce da 101 cv nn vedo l' ora di provarla
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