Opel Insignia: tanta trazione, poca emozione

Da giugno, la Opel Insignia 4x4 (berlina e, per mille euro in più, station wagon) viene proposta anche con il motore 2.0 turbodiesel da 160 cavalli e con il 2.8 V6 a benzina da 260 cavalli, che abbiamo provato nella versione più ricca. Si tratta della Cosmo Adaptive (ha di serie il “clima” bizona, la radio e le ruote in lega di 18 pollici) con cambio automatico a sei rapporti. Grazie alla trazione integrale, il comportamento stradale è più sicuro soprattutto sul bagnato. Nella guida “normale” su asfalto asciutto le ruote motrici sono quelle anteriori; solo se queste slittano, la frizione a controllo elettronico trasferisce (in parte o del tutto, a seconda delle condizioni del fondo stradale) la coppia motrice a quelle dietro. Sempre per evitare pattinamenti, il differenziale autobloccante (a gestione elettronica) montato al retrotreno assegna più coppia alla ruota che ha maggiore aderenza sull’asfalto.

Con la trazione sulle quattro ruote non ci sono problemi a scaricare al suolo i 260 cavalli che il motore eroga in maniera decisa ma vellutata. Fulmineo lo scatto: nel test, i 7,3 secondi promessi dalla casa per raggiungere i 100 km/h partendo da fermi ci sono sembrati alla portata di questa potente berlina. Il cambio automatico (con convertitore di coppia) è morbido nell’inserire le sei marce, e permette di farlo anche manualmente muovendo in avanti e indietro la leva, ma non con le pratiche levette dietro il volante, di cui si sente la mancanza. Pur non trattandosi di una granturismo, ci saremmo aspettati una guida un po’ più coinvolgente; la Opel Insignia 2.8 V6 Turbo Cosmo Adaptive 4x4 automatica è, invece, soprattutto un’auto facile e sicura: raggiunge e mantiene andature elevate, inserendosi con prontezza nelle curve nonostante le sue notevoli dimensioni. Un aiuto arriva dalla buona sensibilità trasmessa al guidatore dallo sterzo (ma poco diretto per essere quello di una berlina tanto grintosa) e dall’elevata tenuta di strada (favorita dalla trazione integrale).

Le sospensioni a controllo elettronico FlexRide sono di serie per la Opel Insignia 2.8 V6 Turbo Cosmo Adaptive 4x4 automatica. Basta premere i tasti nella consolle per scegliere due tarature degli ammortizzatori diverse da quella standard: più rigida (Sport) per la guida sportiva, oppure più morbida (Tour) per viaggiare rilassati. Il sistema cambia anche la risposta dello sterzo (più o meno consistente), dell’acceleratore (varia la prontezza con cui risponde ai comandi del guidatore) e dell’Esp (il suo intervento diventa più o meno invasivo).

La linea bassa del tetto costringe a inclinare parecchio la testa per entrare: è lo scotto che si paga a una linea filante e sportiva. Una volta seduti, si apprezza l’abitacolo accogliente e ben rifinito, dove spicca la plancia dalla forma moderna e avvolgente. Si viaggia comodi, nella Opel Insignia 2.8 V6 Turbo Cosmo Adaptive 4x4 automatica: le sospensioni sono efficaci nell’assorbire buche e tombini (anche con la taratura Sport non sono troppo severe con la schiena) e l’insonorizzazione è curata. Infastidiscono, invece, i tanti tasti (tutti uguali) nella consolle: indovinare subito quali sono i comandi per la radio o quelli per il “clima” oppure per il navigatore, non è facile; occorre un po’ di tempo per riconoscerli a colpo sicuro.

PREGI
> Comfort. Anche se è una berlina sportiva, le sospensioni filtrano con efficacia le asperità della strada. Notevole l’insonorizzazione.
> Motore. Spinge con decisione senza essere brusco.
> Tenuta di strada. Davvero elevata, anche per merito della trazione integrale.

DIFETTI
> Accessibilità. La linea bassa e arcuata del tetto fa abbassare parecchio la testa per entrare.
> Cambio. Strano che un’auto tanto sportiva non abbia le levette dietro il volante per inserire manualmente le marce.
> Tasti. Oltre che troppi, quelli nella console sono anche tutti uguali.