Slanciata coupé, offre una buona abitabilità: dietro ci sono due posti singoli niente affatto scomodi. Il 1.4 a iniezione diretta di benzina da 160 CV unisce i vantaggi del turbo e del compressore volumetrico. L'assetto permette di guidare sportivamente in tutta sicurezza.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Unisce il fascino da vera coupé a un abitacolo sufficientemente spazioso anche per chi siede dietro. Il “piccolo” 1.4 è un concentrato di tecnologia: grazie all’iniezione diretta di benzina e alla doppia sovralimentazione eroga 160 CV e garantisce prestazioni molto brillanti, accompagnate da consumi ragionevoli. I cerchi di grande diametro e le sospensioni rigide garantiscono notevole tenuta di strada e rollio limitato, rendendo la guida fra le curve divertente e redditizia. Sufficientemente confortevole e adatta anche ai lunghi viaggi, la Scirocco non è regalata: la dotazione di serie è completa, ma la lista degli optional è “tentatrice” e alcuni accessori a pagamento – come i sensori di parcheggio – sono di fatto obbligatori.
Ha la carrozzeria a tre porte, il muso basso, le fiancate muscolose e i finestrini posteriori che si assottigliano verso la coda e danno notevole slancio alla fiancata: è una grintosa coupé che all’agilità determinata da dimensioni non esagerate (è lunga 426 cm, all’incirca come una Golf) unisce la comodità dei quattro posti, con due sedili posteriori singoli in grado di accogliere abbastanza agevolmente una coppia di adulti.
L’assetto è studiato per garantire il massimo piacere di guida nei percorsi tortuosi, e unisce ruote di grande diametro a sospensioni rigide, che limitano il coricamento laterale in curva; lasciano anche percepire le buche, ma il comfort è di livello più che sufficiente per affrontare i lunghi viaggi. Anche sterzo e freni sono adeguati alla guida sportiva, e i controlli elettronici della trazione e della stabilità (di serie) non risultano troppo invadenti.
Riuscito il “tecnologico” motore 1.4 a iniezione diretta di benzina con doppia sovralimentazione: per favorire la spinta ai bassi regimi c’è un compressore volumetrico, mentre a quelli superiori interviene il turbo. All’elevata potenza (160 CV) unisce una notevole elasticità, ha un funzionamento silenzioso e non è troppo assetato di benzina; è abbinato a un cambio manuale a sei marce, ma come optional è disponibile il veloce robotizzato a doppia frizione DSG a sette marce.
Nel prezzo, piuttosto elevato, oltre a tutto ciò che serve per la sicurezza sono compresi la radio con cd, il climatizzatore a due zone e i cerchi in lega. Peccato che il conto possa lievitare sensibilmente poiché si devono pagare a parte dispositivi ormai diffusi anche su vetture di categoria inferiore, come il regolatore di velocità oppure i sensori di parcheggio (peraltro fondamentali, data la scarsa visibilità posteriore).
La plancia è realizzata con plastiche un po’ rigide e ha forme sin troppo rigorose, che come il cruscotto tradiscono la parentela con la Golf di vecchia generazione. Adeguati alla sportività della vettura sono, invece, il volante con la corona “tagliata” nella parte inferiore e le poltrone davanti, opportunamente sagomate per trattenere il corpo in curva. Considerato che si tratta di una coupé, lo spazio non manca nemmeno per i passeggeri posteriori, ospitati su una coppia di poltroncine singole con poggiatesta integrati; dispongono di schienali abbattibili separatamente, utili qualora sia necessario aumentare un po’ la profondità di un baule che non primeggia per praticità.
Plancia e comandi
All’interno la Volkswagen Scirocco dimostra meno grinta che fuori. La plancia ha un’estetica troppo rigorosa, che non suggerisce sportività, e che assieme alla strumentazione (completa e ben leggibile, ma anch’essa troppo classica) tradisce la parentela con la Golf di vecchia generazione; un po’ rigide anche le plastiche. In linea con lo spirito della vettura è, invece, il volante, con la corona schiacciata inferiormente per favorire l’accesso all’abitacolo. Ben disposti e facilmente individuabili i comandi, fra i quali spicca il tasto per disinserire l’Esp: un’opzione gradita ai “piloti” esperti amanti della guida al limite in pista.
Abitabilità
Le poltrone anteriori sono avvolgenti, con le sedute e gli schienali sagomati per offrire un ottimale sostegno in curva; a pagamento si può sostituire il piacevole (e correttamente traspirante) tessuto con il rivestimento in pelle (abbinato alla regolazione elettrica del sedile lato guida). Posti singoli con sedute “scavate” e sagomati schienali integranti i poggiatesta anche per i due passeggeri posteriori, che godono di una discreta sistemazione (considerato che stiamo parlando di una coupé). Non enorme ma ben rifinito il cassetto di fronte al passeggero: è provvisto di serratura e refrigerato.
Bagagliaio
Apribile esclusivamente con il telecomando oppure dall’interno, il baule mal si presta ai grossi carichi a causa della forma della “bocca”, che oltre a essere bassa va a restringersi inferiormente; la soglia, inoltre, si trova a 84 cm dal suolo e forma un dislivello di 34 cm rispetto al piano di carico. Seppure abbastanza sfruttabile in altezza (fra pavimento e tendalino ci sono 54 cm utili) il vano è poco profondo: per farci stare una valigia solo un po’ più grande della media si è costretti ad abbattere almeno uno degli schienali delle poltroncine posteriori. Fra l’altro, questi ultimi restano un po’ inclinati e “spezzano” il piano di carico formando un gradino di 11 cm.
In città le sospensioni rigide fanno soffrire sul pavè, ma i problemi maggiori si riscontrano in manovra a causa della scarsa visibilità posteriore. I vantaggi derivanti dall’assetto sportivo emergono nelle strade ricche di curve, terreno ideale per la Scirocco: tenuta di strada e stabilità sono ai massimi livelli, il rollio risulta contenutissimo e l’elettronica sorveglia l’azione senza risultare invadente. Godibile anche il motore, che spinge con vigore sin dai regimi inferiori e si difende con onore sul fronte dei consumi. In autostrada la riserva di potenza non manca, e la silenziosità è adeguata ad affrontare anche lunghi viaggi senza stress.
In città
Il motore, correttamente insonorizzato oltre che pronto negli sprint al semaforo, assieme all’ampia visuale anteriore, mettono a proprio agio nel traffico, anche se le sospensioni sportive risultano eccessivamente rigide sul pavè e sulle buche. I problemi maggiori, però, si incontrano in manovra: dietro la visibilità è critica a causa del rastremato lunotto e dei massicci montanti (e purtroppo i sensori di distanza si pagano cari).
Fuori città
L’accoppiata fra compressore volumetrico e turbo è vantaggiosa: il 1.4 spinge con notevole energia sin dai regimi inferiori e dispensa grande piacere di guida; il tutto senza esagerare nei consumi, visto che fuori città abbiamo sfiorato i 14 km con un litro di benzina. Stabile e dotata di un’elevata tenuta di strada, la Scirocco si muove rapida fra le curve e, al limite, evidenzia un lieve sottosterzo, peraltro facile da correggere. L’accurata taratura dei controlli elettronici aumenta la sicurezza senza incidere negativamente sul piacere di guida e lo sterzo, sebbene non molto diretto, mostra sempre la giusta consistenza e precisione.
In autostrada
La potenza abbonda, e in autostrada si avanza con un filo di gas dimenticandosi del cambio. Fluido ed elastico, in sesta marcia a 130 orari il 1.4 lavora silenziosamente a soli 3000 giri, e neppure il rumore di rotolamento delle gomme o i fruscii aerodinamici disturbano la marcia. Se si esclude qualche scossone sui rattoppi dovuto alle sospensioni rigide, i chilometri scorrono piacevolmente, oltretutto con il conforto di un efficiente impianto di climatizzazione.
La Scirocco ha una tenuta di strada sicura e freni potenti, e i controlli elettronici (comunque escludibili) tarati per vigilare sull’azione del “pilota” senza, per questo, risultare troppo invadenti. Offre di serie anche sei airbag e i fendinebbia, mentre fa pagare a parte i fari bixeno e, a differenza della maggior parte delle rivali, il cruise-control. L’EuroNcap, a seguito dei crash test, ha assegnato alla Scirocco la valutazione massima (5 stelle).
Difficilmente una coupé si sceglie per trasportare bambini, ma i crash test dell’EuroNcap – effettuati con le procedure più recenti, quelle in vigore dal 2009 – hanno decretato che la Scirocco è sicura anche sotto questo profilo: ha ottenuto 73 punti su 100, cui si accompagnano gli 87 relativi alla sicurezza degli occupanti, i 53 ottenuti nella simulazione d’impatto con i pedoni e i 71 assegnati ai dispositivi di assistenza alla guida. Il tutto ha portato all’ottenimento delle 5 stelle (il massimo) di valutazione globale. La dotazione di serie contempla tutto l’indispensabile per una vettura di questa classe: Esp e controllo elettronico della trazione (escludibili, e comunque tarati in modo da non mortificare il piacere di guida), e una serie di 6 airbag, con quelli a tendina estesi anche ai posti dietro. Compresi nel prezzo pure i fendinebbia, mentre il regolatore di velocità si paga a parte, come i fari bixeno a orientamento automatico.
Grazie al generoso 1.4 con doppia sovralimentazione questa compatta coupé permette di godere di prestazioni elevate senza “pesare” troppo sui costi di esercizio. Anche se non è l’auto adatta a chi vuole trasportare parecchi bagagli, in fatto di abitabilità non delude, dote non comune fra le sportive pensate per offrire il massimo piacere di guida. Peccato che il prezzo non sia basso, soprattutto se si considera che la dotazione va integrata con qualche accessorio, e che alcuni materiali sono un po’ al di sotto delle aspettative.
Chi desidera una vettura veloce e gratificante da guidare, ma non per questo intende rinunciare a una discreta aliquota di versatilità nell’uso di tutti i giorni, può trovare nella Scirocco una buona soluzione. Certo, il bagagliaio non è il massimo, ma comunque nell’abitacolo trovano posto quattro adulti. Le sospensioni rigide concedono un comfort solo discreto, ma pure permettono di sfruttare appieno la grinta del raffinato 1.4 a doppia sovralimentazione, che è potente ma tutt’altro che scorbutico, e che non delude nemmeno sul fronte dei consumi. Positivo anche il fatto che i dispositivi elettronici necessari per la sicurezza non risultino mai tanto invadenti da compromettere il piacere di guida. Peccato per la plancia, che oltre ad apparire troppo seriosa non è il massimo in fatto di qualità dei materiali, e per il prezzo: ci sono rivali meno costose che offrono una dotazione di serie più ricca.
Motore
Il 1.4 a iniezione diretta di benzina potrebbe apparire sottodimensionato per una vettura del genere, ma non è così: il doppio sistema di sovralimentazione (compressore volumetrico e turbo) permette di ottenere prestazioni degne di un 2.0, ma con consumi inferiori.
Vano refrigerato
Il cassetto davanti al passeggero viene raggiunto dall’aria del climatizzatore e permette di tenere una bibita in fresco: una possibilità solitamente riservata alle berline o alle famigliari, che fa piacere trovare anche in una sportiva.
Volante
È un “tre razze” dal look sportivo e dalla forma correttamente studiata sotto il profilo ergonomico: oltre a offrire un’impugnatura comoda e salda, ha la corona schiacciata nella parte inferiore e – anche se lo si tiene in posizione bassa – non intralcia quando si entra nella vettura.
Tenuta di strada
Fra le curve la Scirocco è incollata all’asfalto e molto sicura, grazie anche all’aiuto dei controlli elettronici perfettamente tarati. Se si eccede con la velocità tende al sottosterzo (cioè allarga la traiettoria con il muso): un comportamento che si corregge in modo intuitivo.
Baule
La distanza fra pavimento e cappelliera non è male, però la soglia è posta a una considerevole distanza dal suolo e la profondità lascia a desiderare: per stivare una valigia di dimensioni superiori alla media si deve reclinare lo schienale (suddiviso in due parti).
Plancia
La qualità delle plastiche è al di sotto delle aspettative e anche l’estetica della plancia appare poco in sintonia con la sportività della vettura: nonostante qualche dettaglio rivisto resta evidente la parentela con quella della vecchia Golf.
Visibilità
Il problema non è né davanti né di lato, ma dietro, perché il lunotto stretto e schiacciato, unito ai massicci montanti, lascia vedere davvero poco; i poggiatesta integrati nei sedili posteriori peggiorano ulteriormente la situazione, e i sensori si pagano a parte (e sono cari).
Cruscotto
Sebbene inappuntabile per leggibilità e completezza delle informazioni, la strumentazione risulta esteticamente poco accattivante. In sostanza è quella della Golf di vecchia generazione: la Scirocco avrebbe meritato un cruscotto più sportivo e personale.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 6000 giri | 222,9 km/h | 218 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,7 | 8,0 secondi | |
0-400 metri | 15,5 | 147,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,4 | 183,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 32,6 | 171,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 31,1 | 162,4 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 10,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,2 km/litro | 11,5 km/litro | |
Fuori città | 13,9 km/litro | 18,5 km/litro | |
In autostrada | 11,8 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 4,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,1 km/litro | 15,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 62,7 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,7 metri | 11,0 |
Cilindrata cm3 | 1.390 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 118 (160)/5800 |
Coppia max Nm/giri | 240/1500-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 154 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 426/181/140 |
Passo cm | 258 |
Peso in ordine di marcia kg | 1271 |
Capacità bagagliaio litri | 312/1006 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 6000 giri | 222,9 km/h | 218 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,7 | 8,0 secondi | |
0-400 metri | 15,5 | 147,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,4 | 183,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 32,6 | 171,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 31,1 | 162,4 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 10,5 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,2 km/litro | 11,5 km/litro | |
Fuori città | 13,9 km/litro | 18,5 km/litro | |
In autostrada | 11,8 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 4,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,1 km/litro | 15,2 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 62,7 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,7 metri | 11,0 |
Cilindrata cm3 | 1.390 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 118 (160)/5800 |
Coppia max Nm/giri | 240/1500-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 154 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 426/181/140 |
Passo cm | 258 |
Peso in ordine di marcia kg | 1271 |
Capacità bagagliaio litri | 312/1006 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R 17 |