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Flotte aziendali: le ultime tendenze

Pubblicato 08 maggio 2024

La società francese Arval, specializzata nel noleggio a lungo termine, ha pubblicato una ricerca sulle tendenze in atto nelle flotte aziendali a livello globale. Il focus è sempre più sulla gestione dei dati e sulla transizione ecologica.

Flotte aziendali: le ultime tendenze

SEMPRE PIÙ TRACCIATE - La Arval, che si occupa di noleggio a lungo termine e di soluzioni di mobilità alternative come il car sharing, ha pubblicato il suo report annuale sulle tendenze nella gestione dei veicoli aziendali in trenta Paesi di tutto il mondo. È stato preso in esame un campione abbastanza eterogeneo, che comprende sia società di piccole dimensioni, sia le grandi compagnie. Il primo tema importante è che il 57% delle aziende intervistate sta già utilizzando (o pensa di usare) i dati provenienti dalle auto. Lo scopo è conoscere nel dettaglio il comportamento di guida dei dipendenti, interpretare i dati di funzionamento dei veicoli e mappare i consumi di carburante e di elettricità dei mezzi. 

NUMERI IN AUMENTO - Si tratta d’indicatori che consentono alle società di programmare in maniera più accurata le decisioni strategiche. Quanto invece alle dimensioni della flotta, il 18% dei responsabili delle aziende ha detto che nei prossimi tre anni pensa di aumentare il numero di veicoli. Questo perché si conta su una crescita del business (nel 77% dei casi), ma anche per offrire soluzioni di mobilità interessanti e pratiche per i dipendenti; le auto aziendali o in car sharing sono viste sempre più come un benefit significativo. 

ELETTRIFICAZIONE, LE AZIENDE CI DEVONO INVESTIRE - Sei società su dieci sono impegnate nella riduzione del loro impatto ambientale e l’elettrificazione del parco auto gioca un ruolo cruciale. Secondo l’indagine, il 66% delle aziende ha in flotta almeno un veicolo ibrido o elettrico. Pur se in Italia le vendite di auto elettriche sono a livelli molto bassi (a marzo siamo al 3,2% del totale), la crescita della quota dei mezzi a basse (o zero) emissioni è ormai data per scontata dalle imprese, sempre più vincolate a forme d’investimento “responsabile”, per motivi anche d’immagine. Il discorso vale a maggior ragione per i veicoli utilizzati dai dirigenti, che possono avere ricadute positive sulla percezione dell’azienda dall’esterno. Allo stesso tempo, abbracciare la transizione elettrica è intesa come un modo per mettersi al riparo da eventuali cambiamenti normativi (restrittivi) sulle auto a benzina o a gasolio.



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Ritratto di Alfiere
8 maggio 2024 - 13:27
2
Insomma, le aziende sono più preoccupate di legge e immagine che del reale peso delle proprie attività. Cosa può andare storto? Basta vedere quanti soggetti a milano fanno migliaia di km con le loro plugin che inquinano più di un benzina. Buona catastrofe!
Ritratto di Newcomer
8 maggio 2024 - 13:59
I dirigenti le elettriche le hanno nei posti auto ma gli spostamenti li fanno con le termiche
Ritratto di Sherburn
8 maggio 2024 - 17:39
Alle volte mi chiedo, ma a parte i ruoli commerciali, che proprio per motivi organizzativi e operativi prevedono spostamenti sul territorio, chi beneficia di auto aziendale anche se sta fermo in ufficio, o in remoto, ha definito con il datore di lavoro l'impatto sulla propria busta, in termini di retribuzione (e di contribuzione)?
Ritratto di pierfra.delsignore
10 maggio 2024 - 15:03
4
E' un modo furbo per legare i dipendenti ad una ditta, invece dell'aumento ti "regalo" l'auto, con un piccolo contributo sulla busta paga, conviene ad entrambi, alla ditta perché paga meno oneri ed al dipendente visto il costo elevatissimo dell'acquisto e manutenzione di un'autovettura, addirittura alcune ditte comprendono anche la spesa carburante ovviamente entro certi limiti ed autostrada, praticamente un aumento pari a 300 euro netti mensili, se calcoli tutto, cosa praticamente impossibile diversamente. Prova a fare i conti di quanti ti costi una basica segmento B tra acquisto spalmato negli anni, manutenzione ordinaria, tagliandi, gomme, bollo, assicurazione, eventuale manutenzione straordinaria ecco ora pensa che la tua ditta con 80 euro al mese fissi qualsiasi cosa succeda, ti offra un'auto metti pure una Yaris Cross o una 208, dimmi chi non accetterebbe parlo ovviamente di livelli medio bassi di reddito.
Ritratto di Illuca
8 maggio 2024 - 19:05
I dirigenti hanno i suvvoni turbodiesel, ai dipendenti le ibride a benzina
Ritratto di pierfra.delsignore
10 maggio 2024 - 15:08
4
Qualunque modello una ditta ti regali va stra benissimo, tu non paghi nulla per acquisto, manutenzione, assicurazione, bollo, cambio gomme, al limite hai un contributo tra i 50-80 euro al mese. Per forza di cose salvo eccezioni, i dirigenti viaggiano molto, quindi il diesel per il lunghi viaggi è ancora l'opzione unica e migliore. Le EV le puoi avere se hai due sedi relativamente vicine tra cui ti sposti, ci sono dirigenti in questa situazione ma sono la minoranza. Forse non vi rendete conto dell'enorme vantaggio economico di avere una auto aziendale o una mensa aziendale.
Ritratto di AZ
8 maggio 2024 - 19:45
E allora?
Ritratto di Rush
9 maggio 2024 - 01:00
Cit. “Il discorso vale a maggior ragione per i veicoli utilizzati dai dirigenti”… io un deficiente che afferma idiozie così per fortuna SUA non l’ho ancora incontrato… Evidentemente le sue info devono essere arrivate da suo cuggino al bar dopo una serata molto allegra. Non ci vuole un genio. Bastano 2 numeri in croce. Quanti sono i dirigenti in Italia ? Quante Bev sono state vendute ? Tra l’altro si possono contare solo le Tesla e qualche altra dato che un dirigente non prende di certo la 500… che sfigato!
Ritratto di Rush
9 maggio 2024 - 01:07
I dirigenti tra pubblico e privato in Italia sono circa 400K. Nel 2023 le auto elettriche vendute in Italia sono state circa 67K. Se togliamo le city car arriveremo si e no a 20K per 400K dirigenti… ma siccome esistono anche gli acquirenti che nulla hanno a che fare con le auto aziendali… ad essere larghi saremo sulle 2000 unità per 400.000 dirigenti…
Ritratto di Rush
9 maggio 2024 - 01:14
Giusto Arval della quale ho il listino delle sue auto perché non mostra la differenza di rata tra un’auto elettrica ed una endotermica ? Giusto per sapere e poter poi commentare… bene sappiate che l’auto elettrica a parità di segmento nonostante tutti i vantaggi connessi al green costa mensilmente circa il doppio… fare corretta informazione è un lusso che non tutti possono permettersi.
Ritratto di Ilmarchesino
10 maggio 2024 - 16:47
3
Hai ragione il bev è una fregatura anche con il noleggio
Ritratto di POWERSMARTTHEBEST
10 maggio 2024 - 19:53
inutili pericolosi e inquinanti bidoni elettrici , transizione ecologica e un falso per ingannare il popolo e ridurlo in poverta assoluta come nel 1880