5 ANNI PER LA METAMORFOSI - La mobilità sta mutando, complice le esigenze per fare fronte a problemi come cambiamenti climatici, inquinamento e traffico. Una trasformazione accentuata dall’emergenza sanitaria che rende poco appetibile l’uso dei mezzi pubblici favorendo mezzi alternativi come quelli della micromobilità. Mutamenti delle abitudini che incidono pure sugli operatori attivi nel noleggio a lungo termine delle auto, soluzione in crescita anche tra i privati, ma che rischia di subire cali per la presunta riduzione dell’impiego dell’auto, in particolare nelle aree urbane. Una tendenza intuita da Arval, società del Gruppo BNP Paribas e tra i leader del comparto, che ha presentato un eterogeneo piano strategico per il periodo 2020-25. L’obiettivo è evolvere da da società di noleggio a lungo termine pura a fornitore nelle soluzioni di mobilità sostenibile. Una metamorfosi da attuare in quattro punti pensata per allargare i potenziali clienti di riferimento non soltanto alle aziende, ma anche ai loro collaboratori e ai privati.
LA MOBILITA A 360 GRADI - La prima iniziativa prevista dal piano denominato Arval Beyond è “360° Mobility” e prevede di ampliare l’offerta di nolo dalle auto ai mezzi emergenti, come quelli della micromobilità e le bici a pedalata assistita. Un settore, quest’ultimo, dove la filiale italiana è protagonista con l’avvio di una nuova proposta di nolo a lungo termine di e-bike riservato ai dipendenti delle aziende con accordi in corso con Arval, ma che potrebbe essere estesa anche ai privati. L’offerta consente di pedalare per 12 o 24 mesi una Kalkhoff Endeavour, modello di buona qualità (nell’auto sarebbe equivalente a una Golf con allestimento alto) equipaggiato con sistema elettrico Bosch, forcella ammortizzata, freni a disco idraulici e pneumatici antiforatura. Le tariffe mensili sono di 113 euro per il nolo di un anno e 87 euro per la durata doppia e includono la fornitura di casco e lucchetto, nonché le assicurazione per il furto e i danni e la manutenzione ordinaria e straordinaria. Alla voce “360° Mobility appartengono anche le proposte di car sharing aziendale e di MaaS (Mobility as a Service), ossia la “mobilità come servizio” che consente all’utente di muoversi con i mezzi più idonei per lo spostamento desiderato prenotando e pagando tramite un’unica piattaforma. Una serie di soluzioni che, negli intendi dei vertici Arval, dovrebbe essere disponibile entro il 2025 in tutti i 30 paesi dove la società opera.
BUONO PER TE, BUONO PER TUTTI - La seconda voce della rivoluzione Arval è “Good for you, Good for all” che si prefigge di portare migliorie in due ambiti: ambiente e sicurezza. La questione “green” è affrontata aiutando i clienti a orientarsi verso i modelli a batterie, ossia auto elettriche e ibride, tradizionali o plug-in. Una volontà attuata incrementando l’offerta con la “scossa” fino ad arrivare a una flotta di 500.000 veicoli elettrificati nel 2025 su un totale di 2 milioni di auto (oggi ne ha poco meno di 1,5 milioni). A sedurre i clienti sarebbero pure nuove formule di nolo, comprese la fornitura integrata con i sistemi di ricarica e “Try&Love” che permette di sperimentare a tariffe agevolate la guida di una vettura a batterie per tre mesi senza vincoli di rinnovo del contratto. Altre facilitazioni riguardano la possibilità di combinare nolo dell’auto e dell’e-bike e di usufruire per alcune settimane all’anno di un veicolo tradizionale. Innovativa sarebbe anche la proposta di V2G (Vehicle to Grid), ossia di consentire di utilizzare le batterie delle auto elettriche come sistema di accumulo energetico che si ricarica di notte per erogare “corrente” alla casa o all’azienda di giorno. Una soluzione che offre diversi vantaggi, tra i quali l’ottimizzazione dei consumi energetici, il maggiore sfruttamento delle fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 e un risparmio sui costi di ricarica e di energia. Iniziative che dovrebbero consentire ad Arval di ridurre del 30% le emissioni di CO2 della propria flotta dal 2020 al 2025 e di diventare “carbon neutral” in tempi rapidi. In tema di sicurezza l’intento è di abbassate l’incidentalità del 10% entro il 2025 attraverso alcuni programmi a favore della sicurezza stradale e inducendo i clienti a scegliere le vetture equipaggiate con ADAS (Advanced Driver Assistance System) grazie alla riduzione dei premi assicurativi. Ricordiamo che gli ADAS sono i sistemi elettronici di assistenza alla guida pensati per tutelare l’incolumità di guidatore e passeggero, come il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza, l’avviso di cambio corsia o il riconoscimento automatico dei segnali.
CONNESSI E FLESSIBILI - Si chiama “Connected & Flexible” la terza opzione di Arval Beyond e prevede un’offerta di noleggio più semplice e tecnologica. L’idea è di favorire una gestione più facile dell’auto sfruttando le innovazioni apportate dalla connessione 5G per offrire servizi evoluti. In tale contesto rientrano, ad esempio, il pagamento digitale dei parcheggi, il parcheggio automatizzato, la prenotazione del lavaggio dell’auto o la consegna di pacchi all’interno dell’auto senza la necessità della presenza del conducente nel veicolo. Di rilievo per incrementare il comfort del guidatore sono pure i servizi di assistenza vocale per la ricerca di officine, stazioni di servizio, colonnine di ricarica o altre necessità del cliente. L’obiettivo è di rendere connessa l’80% della flotta globale di Arval entro il 2025 e, di conseguenza, di proporre entro tale data un’ampia offerta di servizi capaci di semplificare la gestione dell’auto.
PARTNERSHIP AD ALTO VALORE - L’ultimo punto della strategia per il 2025 è Arval Inside, ossia di rafforzare quello che da sempre è stata una delle filosofie aziendali: la collaborazione con altre società specializzate per la creazione di partnership operative nello sviluppare nuove opportunità. Un orientamento avviato in passato con accordi con banche e case costruttrici e che si dovrebbe allargare ad altri comparti per creare offerte di mobilità ad alto valore aggiunto con operatori internazionali e locali. Una procedura lunga che sarà intrapresa progressivamente con la finalità di realizzare almeno una nuova partnership operativa in ciascuno dei 30 paesi dov’è presente Arval.