Auto danneggiata in parcheggio: cosa fare?

Legge e burocrazia
Pubblicato 17 febbraio 2023

Può capitare la bruttissima sorpresa di ritrovare la propria auto danneggiata in parcheggio: cosa fare e come procedere in questo caso? La guida.

Può accadere la sgradevolissima sorpresa di ritrovare la propria auto danneggiata in parcheggio: l’avevamo lasciata presso un’area di sosta custodita o meno, un parcheggio condominiale o pubblico, o ancora, il caso più comune, per strada e poi quando siamo tornati abbiamo trovato un evidente danno alla carrozzeria. Cerchiamo di capire se il responsabile del danno ha lasciato qualche biglietto per farsi contattare e avviare la procedura di risarcimento, ma non abbiamo trovato nulla: il danno è causa di ignoti, ma il problema è ben evidente. Cosa fare? 

In questo articolo andremo a scoprire qual è la procedura da seguire in questi sfortunati casi, come trovare il responsabile e come ottenere un risarcimento. 

AUTO DANNEGGIATA IN PARCHEGGIO PUBBLICO O PER STRADA: COME COMPORTARSI

Iniziamo a trattare il caso più comune, ovvero quello di danno all’auto parcheggiata in un’area di sosta pubblica o per strada. Il buon senso vorrebbe che il responsabile del danno lasci un messaggio al proprietario dell’auto che ha incidentato, contenente il proprio numero di telefono per entrare in contatto e avviare la procedura di indennizzo. Purtroppo, non viviamo in un mondo ideale e in buona parte dei casi questo non avviene. 

Il proprietario dell’auto danneggiata dovrebbe quindi iniziare a fare delle foto, che mettano in evidenza il danno, e cercare di capire se al momento dell’impatto fossero presenti dei testimoni, al fine di poter carpire informazioni utili sull’accaduto per risalire al responsabile o per capire cosa sia successo. Infine, bisognerebbe capire se in zona siano presenti telecamere di sorveglianza che abbiano registrato l’accaduto. 

Tuttavia, anche così risulta molto difficile risalire al responsabile: l’unica via di salvezza è quella di essere assicurati contro questa tipologia di eventi. L’assicurazione auto può infatti essere integrata da altre polizze accessorie e tra queste figura quella di tutela contro gli atti vandalici. Il danno subito da ignoti alla propria auto ferma in un parcheggio pubblico, infatti, rientra proprio tra gli atti vandalici. Gli automobilisti coperti da questa garanzia accessoria e aggiuntiva alla propria RC Auto potranno così ottenere il risarcimento, ma affinché ciò avvenga sarà indispensabile sporgere denuncia contro ignoti entro 90 giorni dal fatto

Un’altra polizza integrativa che può venire in nostro soccorso è la polizza cristalli, che interviene quando sono danneggiati i vetri della nostra auto (finestrini, vetro degli specchietti, fari, etc.), anche laddove non fossimo coperti dalla polizza atti vandalici. Anche quest’assicurazione, però, è opzionale e non è compresa nella classica RC Auto, ma è in grado di coprire gli atti vandalici commessi da terzi (anche ignoti) contro i vetri della nostra auto. 

AUTO DANNEGGIATA IN PARCHEGGIO PRIVATO: COSA FARE

Se la nostra auto è stata danneggiata in un parcheggio privato, occorre fare alcune distinzioni per capire cosa bisogna fare. Innanzitutto, bisogna capire se il parcheggio in questione è custodito o non custodito, perché nel primo caso la responsabilità potrebbe ricadere sull’azienda che è proprietaria del parcheggio. Ciò è valido anche se sono affissi cartelli in cui l’azienda proprietaria del parcheggio si esonera da eventuali danni. 

Il discorso cambia se il parcheggio non è custodito: in quest’ultimo caso, infatti, si viene avvisati del fatto che stiamo parcheggiando la nostra auto in un’area non custodita, ovvero non controllata da nessuno, e questo esonera di fatto la responsabilità della società proprio perché l’attività di controllo è assente. 

Non è importante se il parcheggio sia a pagamento o meno, anzi. Per spiegare meglio, prendiamo l’esempio di un’auto danneggiata in un parcheggio del Comune, ovvero all’aperto, ma delimitato dalle strisce blu, quindi a pagamento. Si tratta ovviamente di un parcheggio non custodito, che però è proprietà di un ente, in questo caso il Comune, sul quale non potrà ricadere alcuna responsabilità in caso di danno o furto al veicolo. O meglio, la legge è fatta da tante vie traverse, quindi in alcuni (rari) casi è possibile provare a farsi risarcire adducendo a cause che sono di responsabilità della società proprietaria del parcheggio (si pensi alla scarsa illuminazione, ad esempio, o a un albero caduto), ma sarà comunque un processo molto lungo e complicato e purtroppo assai poco vincente. 

Pertanto, anche in caso di auto danneggiata in un parcheggio privato non custodito, l’unica via di salvezza sarà l’assicurazione, ovvero se abbiamo stipulato una polizza di tutela contro gli atti vandalici

AUTO DANNEGGIATA IN PARCHEGGIO CONDOMINIALE: LA PROCEDURA

Andiamo ora ad affrontare il caso di un’auto danneggiata in un parcheggio condominiale. Prima di tutto, precisiamo che il condominio è un luogo privato, non pubblico, e i relativi parcheggi sono riservati ai condomini, ovvero a chi può accedervi tramite apposite chiavi o telecomandi. 

Un’auto può subire danni in un parcheggio condominiale per due cause principali: 

  • Atto vandalico;
  • Evento accidentale


Rientrano tra gli eventi accidentali la caduta di un ramo, ad esempio, oppure il crollo di una parte dell’edificio. In questo caso la responsabilità è del condominio: l’amministrazione condominiale, infatti, ha in custodia tutto ciò che lo riguarda, come alberi o parti della struttura dell’edificio stesso, pertanto è responsabile della loro corretta manutenzione. Il ramo di un albero può cadere perché non è stata fatta l’ordinaria manutenzione degli alberi, oppure una parte dell’edificio può sgretolarsi e crollare perché, magari dopo tante segnalazioni, non è stato quello che doveva essere fatto. 

Infatti, l’articolo 2051 del Codice Civile, stabilisce quanto segue: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. 

Se l’auto è stata danneggiata per causa di un evento accidentale nel condominio, chi ha subito il danno dovrà rivolgersi all’amministratore condominiale, il quale a sua volta contatterà l’assicurazione che ha in carico l’immobile spiegando l’accaduto. La compagnia invierà un proprio perito per stimare l’entità del danno e il relativo risarcimento.

Tuttavia, l’amministrazione condominiale può cercare di escludersi dalle responsabilità per l’evento accidentale, ma per farlo dovrà provare il caso fortuito: può essere il caso di un fulmine che ha colpito un ramo spezzandolo a metà, nonostante un recente intervento di manutenzione. 

Per quanto riguarda l’atto vandalico, invece, vale lo stesso discorso fatto nei paragrafi precedenti. Bisogna controllare se il condominio dispone di videocamere o strumenti di sorveglianza che possano aver catturato l’atto vandalico. In caso contrario, è necessario sporgere denuncia contro ignoti e attendere il risarcimento, se si è assicurati contro questo tipo di azioni. 

In alcuni casi (molto rari, a dire il vero) il condominio può avere delle assicurazioni specifiche contro questo tipo di azioni, e questa sarebbe l’unica eventualità in cui far entrare in gioco l’amministrazione condominiale quando il danno è di origine vandalica. 

AUTO DANNEGGIATA IN PARCHEGGIO A PAGAMENTO: COME FUNZIONA E A CHI SPETTA IL RISARCIMENTO

Un parcheggio a pagamento non prevede per forza una custodia. È il caso dei parcheggi delimitati dalle strisce blu: di proprietà del Comune, ma il Comune non è responsabile della loro custodia. Diverso il discorso se si parla di parcheggi privati custoditi. In questo caso, come già spiegato, la responsabilità è della società che possiede la proprietà del parcheggio

Ogni qual volta un automobilista entra in quest’area di sosta gestita da un privato, è come se firmasse un contratto con il privato stesso, un contratto che implichi una custodia del deposito, quindi la protezione dell’auto. Ciò avviene sia nel momento in cui l’automobilista ritira il biglietto che lo fa accedere al parcheggio, sia nel momento in cui consegna le chiavi a un eventuale garagista che si trova lì anche e soprattutto in funzione delle auto parcheggiate e custodite come deposito.  

Solo nel caso in cui è ben comunicato in modo evidente e trasparente che il parcheggio non è custodito, allora la società proprietaria del parcheggio può escludere la propria responsabilità in caso di danneggiamento o furto del veicolo. L’indicazione deve chiaramente comunicare che il parcheggio non è custodito, non basta una “dichiarazione” da parte della società proprietaria del parcheggio privato che esula da ogni responsabilità. 

Il proprietario del parcheggio può allontanare ogni sua responsabilità solo se riesce a provare il caso fortuito, come stabilito dal Codice Civile, o che il danno sia stato causato da un motivo a lui non imputabile.

COME FARE LA DENUNCIA CONTRO IGNOTI PER ATTI VANDALICI

Se ritroviamo la nostra auto parcheggiata con un danno e il danneggiante non ha lasciato alcuna comunicazione, allora dovremo sporgere denuncia per atti vandalici contro ignoti entro 90 giorni dall’evento. La denuncia può essere presentata presso la Polizia o i Carabinieri e dovrà contenere le seguenti informazioni: 

  • Data e luogo dell’evento; 
  • Descrizione dettagliata dei danni subiti dall’auto; 
  • Fotografie dei danni riportati dalla vettura; 
  • Generalità di eventuali testimoni presenti durante l’evento; 
  • Indicazione della presenza di eventuali telecamere di sorveglianza sul luogo. 

Se si è coperti da apposita polizza contro atti vandalici, per ottenere il risarcimento bisognerà allegare la denuncia presentata presso le forze dell’ordine. 

L’INDENNIZZO DIRETTO È AMMESSO?

Se il danneggiante ha lasciato un biglietto con i suoi dati, si può avviare la procedura di risarcimento. Si potrà quindi usufruire del meccanismo dell’indennizzo diretto, che permette di presentare la richiesta di risarcimento direttamente alla propria compagnia assicuratrice, dopo aver compilato debitamente i Modulo CAI. La compagnia si rivarrà poi sulla compagnia assicuratrice del danneggiato. 

AUTO DANNEGGIATA IN PARCHEGGIO: COME USARE LE REGISTRAZIONI DELLE TELECAMERE

Se l’autore dell’atto vandalico alla nostra vettura è fuggito senza lasciare alcuna comunicazione né recapito, allora bisogna verificare se al momento dell’atto erano presenti testimoni e se in zona siano presenti telecamere di sorveglianza, che abbiano potuto registrare l’evento. In quest’ultimo caso, dopo aver sporto denuncia presso Polizia o Carabinieri, saranno proprio le forze dell’ordine ad avvalersi delle eventuali prove registrate dalle videocamere per cercare di scoprire il colpevole. 

In alternativa, se ne disponiamo, è possibile utilizzare la dashcam posizionata all’interno del nostro veicolo. La prova registrata da questa camera sarà liberamente valutabile dal giudice. 

Sempre a proposito di telecamere, sarebbe ritenuta una prova valida anche il filmato ripreso da una videocamera montata ad esempio sul balcone del nostro appartamento e puntata sulla nostra vettura. Attenzione, però: tale videocamera dovrebbe riprendere solo la nostra auto e non altre parti della strada o altre auto in sosta o parti condominiali, perché altrimenti si potrebbe incappare in una violazione della privacy. 

COSA RISCHIA CHI DANNEGGIA UN’AUTO

Il danneggiamento volontario di un’auto non è sempre reato: dipende dal luogo in cui la macchina è parcheggiata. Prima del 2016, infatti, questo evento costituiva sempre reato, mentre a partire da quell’anno si commette reato solo se l’auto danneggiata si trova in un’area di sosta pubblica. In questo caso si può rischiare la reclusione da 6 mesi a 3 anni, più il risarcimento del danno. 

Il danneggiamento del veicolo non è reato se l’auto è parcheggiata in un luogo privato, tuttavia, bisognerà pagare una sanzione che può essere pesantissima, fino a 8 mila euro, più il risarcimento del danno ovviamente. 

COME PROTEGGERE L’AUTO IN UN PARCHEGGIO PUBBLICO

Quando parcheggiamo l’auto in un’area di sosta pubblica, o anche semplicemente per strada, è necessario adottare alcuni accorgimenti per evitare il peggio, ovvero danni e, ancor peggio, furti. Ecco qualche consiglio che è necessario seguire se si vogliono prevenire il più possibile brutte sorprese: 

  • Scegliere un buon posto: parcheggiare in un posto luminoso, abbastanza frequentato, sotto finestre di case, quindi soggetta agli sguardi di possibili testimoni, aperto e di passaggio scoraggerà sicuramente ladri e vandali rispetto al parcheggiare la vettura in un posto buio, chiuso, dove non passa nessuno, isolato. Se poi è una zona dove sono presenti telecamere di sorveglianza, ancora meglio. 
  • Aver chiuso la macchina: sembra banale, ma spesso basta una sbadataggine per agevolare il lavoro di vandali e ladri. Può essere una portiera chiusa male, o anche il bagagliaio aperto, e la macchina non si chiude. Si raccomanda di verificare sempre di aver chiuso l’auto. 
  • Chiudere i finestrini: è raccomandabile controllare di aver chiuso tutti i finestrini. Spesso è sufficiente una piccola apertura per aiutare i responsabili di furti e danneggiamenti. 
  • Non lasciare esposte cose di valore: non è mai un’ottima idea lasciare sul sedile e in bella vista oggetti di valore come un computer, un capo di abbigliamento, uno smartphone di ultima generazione o una busta che indica un brand di lusso. Se proprio non possiamo portarcelo dietro, cerchiamo di nasconderlo all’interno del portabagagli (senza farsi troppo vedere) o comunque renderlo non visibile. 
  • Acquistare un dispositivo antifurto: un dispositivo antifurto, oltre che allontanare ladri e vandali, potrebbe anche agire positivamente sul costo dell’assicurazione auto, garantendo un piccolo risparmio sul costo complessivo della polizza. 
  • Utilizzare una dashcam: come abbiamo scritto in un paragrafo precedente, adottare una dashcam, installandola sotto il retrovisore o sul lunotto posteriore, potrebbe aiutare a profilare il vandalo. La ripresa non dovrà però violare la privacy di soggetti terzi. 
     


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Ritratto di Comparsa
17 febbraio 2023 - 19:25
Semplice (ma costoso): acquisti una Tesla che ha il sistema "Sentinella" e registra ogni avvicinamento all'auto o eventuale botta o atto vandalico. Un sistema che dovrebbero rendere obbligatorio su ogni auto in vendita, così da scoraggiare sia, appunto, gli atti vandalici, ma anche i furti e i danni provocati dalle altrui manovre con conseguente dileguamento del responsabile.
Ritratto di PONKIO 78
19 febbraio 2023 - 20:22
Non credo che il sistema SENTINELLA possa aiutarti se qualcuno passa vicino all’auto e ti riga la Tesla con un cacciavite o da una molotov lanciata da 5m, sopratutto se porta una felpa con il cappuccio…. (sente solo le botte sulla carrozzeria, sui vetri oppure se viene spostata dal attuale posizione).. soldi sprecati meglio comprare una auto a 6000 euro (se ti piace l’elettrico ad esempio una AMI o una TWIZY) se te la distruggono ne ricompri subito un’altra….
Ritratto di Comparsa
20 febbraio 2023 - 10:37
@Ponkio: sono sempre divertito da questo tipico fenomeno sociale secondo il quale chi è possessore di un'auto e descrive un fenomeno viene irriso da chi non la possiede e assolutamente NON conosce il sistema di cui si discute. Però, visto che tu non sei mai salito su una Tesla, non l'hai mai guidata e non l'hai mai posseduta, visto che sei un esperto, mi taccio, perché, visto che io la guido da più di 3 anni e per 80.000 km, ovviamente, ed evidentemente, non la conosco.
Ritratto di marcoveneto
21 febbraio 2023 - 07:32
In verità basterebbe cablare una bella dashcam anteriore e una posteriore, che si attiva al minimo urto, proprio come la funzione "sentinella" della Tesla. Concordo che sono cose che dovrebbero essere di serie su tutte le auto, per scoraggiare i furbetti o i malintenzionati.
Ritratto di Comparsa
21 febbraio 2023 - 08:43
@Marcoveneto: in realtà (e così cogliamo l'occasione per insegnare qualcosa a Ponkio, magari gli potrà tornare utile in futuro, hai visto mai, se non altro per smettere di scrivere di cose che non conosce) il sistema Tesla è sempre attivo, non a caso sul paddone puoi scegliere se disattivarlo "a casa" e "a lavoro" perché ha un "battery drain" abbastanza alto, non ricordo di preciso, ma sulle 24 ore dovrebbe attestarsi dal 4% al 6% di batteria. È solo quando qualcuno (o qualcosa) si avvicina entro la "zona auto", ma senza che ci sia contatto, allora inizia a registrare su USB. E se hai abbonamento premium ti avvisa sul cell e per tot secondi puoi controllare direttamente sul telefono cosa le telecamere stanno vedendo. Un deterrente più che valido, se solo tutte le auto lo avessero di serie, anche se, temo, per il consumo ha bisogno di una batteria bella "sostanziosa", giocoforza serve una elettrica, a meno che non si inventino un sistema meno energivoro.
Ritratto di PONKIO 78
22 febbraio 2023 - 00:11
Caro Comparsa, non sono mai salito su una Tesla e probabilmente non ci salirò mai… ma non volevo essere polemico come stai facendo tu… ho solo detto che se inserisci la modalità sentinella sulla tua Tesla, io posso vandalizzarla lo stesso senza che tu possa vedermi in faccia…. Non ci vuole tanto…. Sarebbe più pratico avere un dobermann in auto e appena qualcuno la tocca l’apertura immediata delle porte…. Non lo vedrai lo stesso ma un bel morso se lo becca ugualmente….
Ritratto di marcoveneto
22 febbraio 2023 - 07:16
Credo che ad auto spenta, la dashcam comunque consumi qualcosa di molto esiguo, soprattutto quando è in standby. Ci sono molti che la cablano anche su auto tradizionali, quindi sicuramente viene alimentata dalla classica batteria dell'auto.
Ritratto di lucaconcio
17 febbraio 2023 - 21:12
2
Temo che l'incidente di parcheggio non rientri tra gli "atti vandalici" (questi ultimi si intendono compiuti deliberatamente), quindi le compagnie non risarciscono se la copertura è contro gli atti vandalici
Ritratto di desiand
17 febbraio 2023 - 23:34
5
Appunto! Stavo per scriverlo io. Lo so perché ci sono passato.
Ritratto di enomismile
18 febbraio 2023 - 10:05
anche perchè dimostrare all'assicuratore che è stata un'altra auto ad ammaccarti la tua macchina e non viceversa è molto molto difficile. A meno di registrazioni che attestino il danno subìto (anche senza evidenza della targa), l'assicuratore farà di tutto per non risarcire. Giustamente, altrimenti un sacco di ammaccature per colpa personale farebbero alzare il premio degli atti vandalici, già eccessivamente alto secondo me.

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