LA PRIMA DI UNA LUNGA SERIE - È stata una Golf, la R32, la prima auto di serie a montare un cambio a doppia frizione. Era il 2003; fino ad allora questa soluzione era riservata al mondo delle corse. Poi è stata la volta dell’Audi, inizialmente con la TT, e degli altri marchi del Gruppo tedesco, vero pioniere di questa soluzione.
Ora, dopo cinque anni, ecco il DSG a sette rapporti, cioè con una marcia in più del precedente (che resta per i motori più potenti) ma più leggero di 16 chilogrammi: è destinato alla Golf 1.9 TDI e alla 1.4 TSI da 122 cavalli.
SPORTIVITÀ SENZA SPRECHI - Anche se un po’ in ritardo, altre Case si sono date da fare. Dallo scorso anno Ford e Volvo montano un “doppia frizione” su alcuni modelli. La BMW ha iniziato dalla M3 e ora lo monta anche sulla nuova Z4 e Serie 3 coupe; anche Mitsubishi e Nissan non sono rimaste a guardare, mentre Ferrari l'ha adottato sulla recente California e nei prossimi mesi “seguirà” anche Fiat.
Perché tanto interesse? Semplice: si tratta di cambi comodi da usare, come gli automatici (non hanno il pedale della frizione e fa tutto l’elettronica), però sono più rapidi e rubano meno potenza, il che contribuisce a ridurre sensibilmente i consumi.
DUE DISCHI: PER LE MARCE PARI E DISPARI - Nella foto qui a destra, il cuore del meccanismo: il disco frizione collegato al motore trasferisce la coppia a uno degli altri due: quello esterno per le marce dispari, l’altro per quelle pari e la “retro”. Entrambi sono gestiti da un sistema di leve: quando uno trasferisce potenza alle ruote, l’altro viene scollegato.
COME FUNZIONA IL 7 MARCE - Il principio è lo stesso del DSG a sei marce: attraverso la doppia frizione viene trasferita la potenza dal motore a uno dei due alberi di entrata del cambio. Sul primo, più interno, si trovano gli ingranaggi della 1a, 3a, 5a e 7a marcia che fanno girare un albero di uscita, collegato al differenziale delle ruote anteriori (non è previsto, per ora, l’impiego su auto a trazione integrale).
TUTTO IN UN BALENO - Analogamente, il secondo albero di entrata (gestito dall’altra frizione) è collegato all’albero di uscita della 2a, 4a e 6a marcia, oltre alla “retro”, che utilizza un terzo albero di uscita, necessario per far girare la ruote al contrario. Quando una marcia è inserita (ad esempio, la 3a), lo è anche la successiva (la 4a o, se la centralina rileva che si sta rallentando, la 2a), ma la relativa frizione è disinnestata. Appena la centralina, o il guidatore, decidono di cambiare, gli attuatori non hanno che da disinnestare una frizione e innestare l’altra: operazione rapidissima.
Uno schema di un cambio a doppia frizione.
LA PRIMA È TROPPO CORTA - Insieme alle versioni Golf Plus e Variant, è il primo modello ad avere il nuovo cambio DSG a sette rapporti (disponibile anche per le 1.4 TSI da 122 cavalli). In partenza, accelerando a fondo, la prima marcia corta (anche troppo) fa scattare l’auto rapidamente. In modalità automatica, la centralina elettronica “interpreta” lo stile di guida e, se serve, fa salire fino al limitatore la lancetta del contagiri. Meglio, quindi, non tenere la leva in posizione Sport: fa “tirare” le marce anche quando non serve, sprecando inutilmente gasolio.
Cilindrata cm3 | 1.896 |
N° cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza max kW (CV)/giri | 77 (105)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 250/1900 |
Emissione di CO2 grammi/km | 137 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
N° rapporti del cambio | 7 (robotizz.) + “retro” |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
QUANTO È GRANDE | |
Lunghezza/largh./alt. cm | 420/176/151 |
Passo cm | 258 |
Peso in ordine di marcia kg | 1279 |
Capacità bagagliaio litri | 350/1305 |
Pneumatici (di serie) | 195/65 R 15 |
UNA MARCIA DI RIPOSO PER RISPARMIARE - Le cambiate rapide, soprattutto “salendo di marcia”, oltre che nell’uso sportivo si apprezzano nella guida in souplesse: non ci si accorge di cosa stia facendo il cambio (ne beneficia il comfort). Già a 60 km/h ci si può trovare in 7a a circa 1000 giri, a tutto vantaggio dei consumi. E se si vuole fare un rapido sorpasso, basta premere a fondo l’acceleratore e la centralina “scala”, anche fino alla 2a.
CHE COSA FANNO LE ALTRE CASE - Le prime tra i costruttori "di massa" a lanciarsi all’inseguimento del Gruppo Volkswagen furono Ford e Volvo, con un cambio a doppia frizione a sei marce (il Powershift) per i modelli Focus, C-Max, C30, S40 e V50 con motori 2.0 turbodiesel. Poco prima di Ford e Volvo fu BMW ad aggiunge tra gli optional della M3 un “doppia frizione” a 7 rapporti.
ENTRO IL 2009 ANCHE L’ITALIANO - Quest'anno sono arrivate sul mercato la Mitsubishi Lancer Evo X, e la Nissan GT-R, entrambe con un sei marce. La Fiat ha iniziato la produzione del suo doppia frizione a 6 rapporti (denominato C635) da giugno 2009: sarà destinato alle berline medie, come Bravo e (Lancia) Delta.