DOMINIO ANCHE CON IMPREVISTI - Ennesimo dominio delle Mercedes sulla pista di Shanghai, dove si è disputata la terza gara del campionato 2016 di
Formula 1. Nico
Rosberg (
foto qui sotto) ha vinto con oltre mezzo minuto su Sebastian
Vettel e il russo Daniil
Kvyat. Questa volta però assieme la supremazia Mercedes ha lasciato spazio a non pochi motivi di interesse, qualcuno dei quali consente anche pensare che sia vicino il momento in cui le monoposto tedesche vedranno gli avversari molto più vicino. Perché è vero che per buona parte della gara Rosberg ha viaggiato con tempi regolarmente più bassi di quelli degli avversari In alcune tornate fino a due secondi in meno!) incrementando via via il suo vantaggio, ma è anche vero che la gara è stato condizionata dagli incidenti senza dei quali la vita per Rosberg sarebbe stata quanto meno un po’ più difficile.
UN RUSSO PER DUE “ROSSE” - Il momento clou della gara è stato il primo giro, per la precisione la seconda curva dopo il semaforo verde. Al via il più veloce a scattare è stato l’australiano Ricciardo che ha preso la testa davanti a Rosberg partito in pole position. Alle loro spalle c’è stata bagarre, con Kvyat che ha tentato di affiancare Vettel all’interno poco prima della seconda curva. Vettel ha scartato verso la sinistra ed è andato a toccare Raikkonen che ha subito danni ha perso il controllo della vettura andando anche a rovinare il musetto. Per Vettel ci sono stati danneggiamenti all’aerodinamica ma il pilota tedesco non si è fermato, ritrovandosi però in ottava posizione, mentre Raikkonen è rientrato ai box per cambiare la parte anteriore della carrozzeria.
“BOTTI” ANCHE DIETRO - Nella stessa fase iniziale nelle retrovie ci sono stati altri episodi di grande bagarre con contatti. Di uno ha fatto le spese il campione del mondo Lewis Hamilton, partito in ultima fila per i problemi lamentati al sistema di trasmissione durante le prove. Nella convulsa fase iniziale Hamilton si è toccato con Felipe Nasr. Anche in questo caso ci sono stati danneggiamenti con rotture di parti aerodinamiche.
TUTTO CONDIZIONATO DAI CONTATTI - Gli episodi non hanno influenzato soltanto la gara dei piloti coinvolti negli incidenti (ferraristi e Hamilton in particolare) ma i taglienti rottami sparsi sulla pista in seguito agli urti, hanno finito con il danneggiare il battistrada Ricciardo che con la sua ritrovata Red Bull riusciva a tenere dietro Rosberg. Poco dopo gli incidenti, si è visto Rosberg superare Ricciardo con facilità, ma la ragione di tanta arrendevolezza la si è subito compresa vedendo la gomma posteriore sinistra afflosciata e poi perdere il battistrada. Erano le conseguenze di una foratura causata certamente dai pezzi di alettoni sparsi sull’asfalto. Una situazione da brivido sapendo che le monoposto (almeno le più veloci) in rettilineo viaggiavano attorno ai 350 km/h.
INCIDENTI E SAFETY CAR - A quel punto (alla fine del quarto giro) è entrata in pista la Safety Car che ha regolato l’andatura dei piloti per quattro tornate, durante le quali ci sono state molte soste ai box per interventi alle carrozzerie e per sostituire le gomme. Al rientro della safety car ai box è cominciata una serie di duelli che hanno animato la gara per molti giri. Protagonista principale è stato Hamilton, che ha dato fondo alla sua grinta e aggressività rimontando posizioni su posizioni, così come hanno fatto anche Raikkonen e Vettel, con il sempre più deciso Kvyat che al 14° giro supera Felipe Massa che fino a quel punto aveva tenuto la seconda posizione dietro a Rosberg.
ROSBERG SOLITARIO E TANTE RIMONTE - Con Rosberg leader che aumenta il suo distacco sugli avversari a quel punto la gara ha assunto la fisionomia che avrebbe mantenuto sino alla conclusione. I motivi di interesse comunque non sono mancati, per esempio con la gara di Vettel che pur con problemi all’alettone e soste per i cambi gomme risale in classifica e al 38° giro conquista la seconda posizione. Hamilton è costretto a sette soste ai box (Rosberg ne ha fatto solo due) ma conclude comunque settimo. Storia analoga per Kimi Raikkonen che con la seconda Ferrari, finisce quinto, e anche per Ricciardo che dalle retrovie dove si era ritrovato dopo la sosta forzata per la distruzione della sua gomma posteriore sinistra, è riuscito a terminare al quarto posto. Ottima la prova di Kvyat che ha dimostrato di saper e poter battersi senza complessi con i più forti dello schieramento.
ARRIVEDERCI SUL MAR NERO - Prossimo appuntamento per il campionato mondiale di Formula 1 a Soci, in Russia, il 1° maggio.
CLASSIFICA FINALE GP DELLA CINA 2016
Circuito di Shanghai - 56 giri
1 | Nico Rosberg | Mercedes | 1h38’53”891 |
2 | Sebastian Vettel | Ferrari | a 37.776s |
3 | Daniil Kvyat | Red Bull Racing | a 45.936s |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | a 52.688s |
5 | Kimi Räikkönen | Ferrari | a 65.872s |
6 | Felipe Massa | Williams | a 75.511s |
7 | Lewis Hamilton | Mercedes | a 78.230s |
8 | Max Verstappen | Toro Rosso | a 79.268s |
9 | Carlos Sainz | Toro Rosso | a 84.127s |
10 | Valtteri Bottas | Williams | a 86.192s |
11 | Sergio Perez | Force India | a 94.283s |
12 | Fernando Alonso | Mclaren | a 97.253s |
13 | Jenson Button | Mclaren | a 101.990s |
14 | Esteban Gutierrez | Haas | a 1 giro |
15 | Nico Hulkenberg | Force India | a 1 giro |
16 | Marcus Ericsson | Sauber | a 1 giro |
17 | Kevin Magnussen | Renault | a 1 giro |
18 | Pascal Wehrlein | Manor | a 1 giro |
19 | Romain Grosjean | Haas | a 1 giro |
20 | Felipe Nasr | Sauber | a 1 giro |
21 | Rio Haryanto | Manor | a 1 giro |
22 | Jolyon Palmer | Renault | a 1 giro |