OBIETTIVO VICINO - L’emergenza sanitaria e le misure per contenerla hanno portato la Formula 1, a riprogrammare il calendario del campionato mondiale 2020. Inizialmente ne sono state annunciate sette, da disputarsi senza tifosi: due a testa in Austria e Gran Bretagna, una in Ungheria, Spagna, Belgio e Italia, a Monza. Poi sono entrate nel calendario la seconda gara italiana, sul circuito toscano del Mugello, e quella in Russia, ma l’obiettivo della Formula 1 è sempre stato quello di arrivare a disputarne 15-18 e finire la stagione a dicembre. Questo intento si fa sempre più concreto, dopo l’annuncio di tre ulteriori Gp: al Nürburgring, in Germania, nel weekend dal 9 all’11 ottobre; a Portimao, in Portogallo, dal 23 al 25 ottobre; e ad Imola, in Italia, il 31 ottobre e il 1 novembre.
SENZA LE PROVE DEL VENERDÌ - A Imola è previsto un inedito weekend di gara, su due giorni: dev’essere ancora approvato ufficialmente, ma è stato annunciato che potrebbero non svolgersi le due sessioni di prove libere del venerdì, perché i piloti scenderanno in pista il sabato per prove libere e qualifiche e la domenica per il Gp.
NOVITÀ E TRADIZIONE - Il circuito di Portimao non ha mai ospitato la Formula 1, se non per alcune sessioni di test, mentre il nuovo Nürburgring e quello di Imola sono ricchi di tradizione. Il circus non fa tappa sulla pista tedesca dal 2013, ma negli Anni 60 e 70 il vecchio tracciato del Nürburgring (quello conosciuto come Nordschleife, oggi utilizzato per gare minori o per i test delle auto di sere) era fra le piste più spettacolari e impegnative del campionato: è in questo circuito che si verificò il gravissimo incidente che stava per costare la vita a Niki Lauda. La pista di Imola, il cui nome è Autodromo Enzo e Dino Ferrari, non è meno celebre, perché ha ospitato l’edizione del 1980 del Gp d’Italia e tutte quelle del Gp di San Marino, dal 1981 al 2006. A Imola, nella funesta edizione del 1994, persero la vita Roland Ratzenberger e Ayrton Senna.
AMERICHE ESCLUSE - Nell’annunciare le nuove tappe del Mondiale 2020, la Formula 1 ha preso atto che non sarà possibile organizzare gare in Brasile, Canada, Messico e Stati Uniti per il campionato in corso, a causa della ancora critica situazione sanitaria o per difficoltà organizzative.