O REY! - La 64esima edizione del campionato mondiale piloti di Formula 1 ha calato il sipario sulla pista di Interlagos, nei pressi della megalopoli brasiliana di San Paolo. Non sono mancate le sorprese: per il tempo brutto, mentre tutti si aveva voglia di vedere il sole sudamericano in contrasto con la nostra stagione autunno-invernale; poi per una serie di sorpassi come non si è mai visto durante la stagione. E si è anche fatto notare il paesaggio in cui è immerso l’autodromo brasiliano: non gli scenari ultra lusso di Abu Dhabi o Singapore ma una periferia di grattacieli semipopolari e casette così così. Infine, umanamente insolito è stato percepire che l’attenzione dei più sia stata per l’idolo di casa Felipe Massa - alla gara d’addio con la Ferrari - e per l’australiano Mark Webber, alla sua ultima gara in Formula 1. Dunque un week end particolare rispetto alla media. Una cosa però è rimasta in linea con il resto della stagione: ha vinto, anzi ha dominato, lui, il solito, il panzer Sebastian Vettel, 26enne tedesco di Heppenheim, una trentina di chilometri a nord-est di Mannheim.
NUMERI IMPRESSIONANTI - Vettel con la sua Red Bull ha vinto il suo 39esimo gran premio (due meno di Ayrton Senna, mentre Schumacher è ancora molto lontano, con 91 successi); e ancora: la vittoria di San Paolo del Brasile è stato la 13esima vittoria della stagione, lo stesso numero dei successi di Schumacher nel 2004, uguagliandone così il primato (ma a onor del vero Schumy li vinse con un calendario che prevedeva una gara in meno… Dettagli, ma la matematica non è un’opinione). Insomma, quella di ieri è stata una vittoria che passerà alla storia e sarà molto ricordata. Sicuramente.
RED BULL DOMINATRICE - Al secondo posto dietro Vettel si è piazzato il compagno di squadra Mark Webber, fornendo così una ennesima testimonianza della superiorità della monoposto Red Bull, a motore Renault. A pochi giri dalla fine c’è stato anche il dubbio che forse l’australiano potesse vincere. Nella fase dei pit stop è sembrato che per un pasticcetto compiuto dal team potesse appunto verificarsi il ribaltone. Invece, niente. Con la consueta determinazione Vettel ha mantenuto la testa fino in fondo.
MERCEDES SECONDA - Alonso ha combattuto fin dall’inizio con l’evidente obiettivo di finire secondo, cercando quei punti che avrebbero potuto portare la Ferrari in seconda posizione nella classifica finale del campionato mondiale costruttori. Purtroppo il terzo posto conseguito, e il risultato dell’altro ferrarista Felipe Massa non hanno fatto cambiare la situazione di classifica, con il due Rosberg e Hamilton che hanno garantito alla Mercedes per assicurarsi il secondo posto.
CONFUSIONE REGOLAMENTARI - A proposito di Massa, del gran premio del Brasile 2013 si farà ricordare la penalità inflittagli (un “drive through”: obbligo di transitare nella pit lane, con conseguente perdita di tempo) per aver percorso con le quattro ruote la corsia prevista per imboccare la corsia dei box, ciò senza entrare ai box, ovviamente. A quanto pare la cosa era stata fortemente vietata, ma probabilmente non in modo chiaro, dal momento che le immagini televisive hanno mostrato che in tanti hanno compiuto la stessa manovra. Ma la penalizzazione è stata inflitta solo a Massa… Se ne riparlerà.
MOTORI - Dell’ultimo gran premio dell’anno, è da segnalare anche la “fumata” di un motore, cosa che negli anni scorsi si vedeva molto più spesso. A vivere l’esperienza è stato il francese Grosjean, con la sua Lotus a motore Renault (lo stesso motore della vittoriosa Red Bull), ed è un peccato perché il francese è stata forse la rivelazione dell’anno, promettendo un ottimo 2014 (vettura permettendo), ma soprattutto l’episodio testimonia la filosofia motoristica della F1, che evidentemente evita di rischiare. In ciò i team sono aiutati dalla tecnologia (le auto monitorate dai box) ma è comunque un dato significativo. E visto che si è in fase di bilanci, è da sottolineare che il motore V8 2.4 Renault che va in pensione con i titoli di Vettel e della Red Bull, dal suo debutto ha accumulato 60 vittorie, 66 pole position e 56 record sul giro, con cinque titoli di campione del mondo costruttori e cinque titoli pilota.
VERSO LA RIVOLUZIONE - Ora per piloti e addetti alle gare ci sono un po’ di settimane di vacanza, mentre nei quartieri generali dei progettisti sicuramente inizierà la fase più serrata della preparazione delle nuove monoposto per il 2014. Una stagione che comporterà una vera e propria rivoluzione nei regolamenti tecnici: l’aerodinamica sarà meno importante e soprattutto cambierà il motore, tanto che c’è chi non lo chiama neanche più motore, ma sistema di potenza. Comprenderà infatti un’unità a benzina V6 di 1.6 litri e una parte elettrica molto complessa, in cui fondamentale sarà il sistema di recupero di energia. L’esito sostanziale sarà un grande risparmio in tema di consumi, pur mantenendo inalterate le prestazioni, anzi aumentandole. Insomma, tante novità che rendono incerto il quadro della Formula 1 2014.
INCERTEZZA - Incerto e complicato, perché in aggiunta alle alchimie delle gomme bianche, gialle eccetera, dell’alettone che si apre ma solo in certe situazioni, del kers che un po’ si può usare ma non sempre… oltre a tutto ciò, che già quest’anno ha spesso ingessato l’essenza della Formula 1 fatta di velocità, coraggio, talento di guida, ci sarà da fare i conti con le limitazioni di consumi combinate con le capacità di recuperare energia. C’è chi sostiene che ci sarà qualche caso di vetture che rimangono “a secco”, altri che invece assicurano che le macchine andranno più forte. Per sapere che cosa e come sarà, bisogna aspettare il 16 marzo dell’anno prossimo, con il primo gran premio della stagione, in Australia, a Melbourne.
F1 GP Brasile - Ordine di arrivo
1. Sebastian VETTEL (Red Bull-Renault) 1h32’36”300
2. Mark WEBBER (Red Bull-Renault) a 10”452
3. Fernando ALONSO (Ferrari) a 18”9
4. Jenson BUTTON (McLaren-Mercedes) a 37”3
5. Nico ROSBERG (Mercedes) a 39”0
6. Sergio PEREZ (McLaren-Mercedes) a 44”0
7. Felipe MASSA (Ferrari) a 49”1
8. Nico HULKENBERG (Sauber-Ferrari) a 1’04”2
9. Lewis HAMILTON (Mercedes) a 1’12”9
10. Daniel RICCIARDO (Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
11. Paul DI RESTA (Force India-Mercedes) a 1 giro
12. Esteban GUTIERREZ (Sauber-Ferrari) a 1 giro
13. Adrian SUTIL (Force India-Mercedes) a 1 giro
14. Ihkki KOVALAINEN (Lotus-Renault) a 1 giro
15. jean-Eric VERGNE (Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
16. Pastor MALDONADO (Williams-Renault) a 1 giro
17. Jules BIANCHI (Marussia-Cosworth) a 2 giri
18. Giedo VAN DER GARDE (Caterham-Renault) a 2 giri
19. Max CHILTON (Marussia-Cosworth) a 2 giri
Ritirati:
Charles PIC (Caterham-Renault) al 59° giro
Valttteri BOTTAS (Williams-Renault al 46° giro
Romain GROSJEAN (Lotus-Renault) al 3°
GIRO PIÙ VELOCE: Mark WEBBER in 1’15”436
CLASSIFICA MONDIALE PILOTI F1 2013
1. Sebastian VETTEL p.ti 397
2. Fernando ALONSO p.ti 242
3. Mark WEBBER p.ti 199
4. Lewis HAMILTON p.ti 189
5. Kimi RAIKKONEN p.ti 183
6. Nico ROSBERG p.ti 171
CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI F1 2013
1. Red Bull Racing-Renault p.ti 596
2. Mercedes p.ti 360
3. Ferrari p.ti 354
4. Lotus-Renault p.ti 315
5. McLaren-Mercedes p.ti 122
6. Force India-Mercedes p.ti 77
CALENDARIO GRAN PREMI DI FORMULA 1 2014
16 marzo - Australia (Melbourne)
30 marzo - Malesia (Sepang)
06 aprile - el Bahrain (Sakhir)
20 aprile - Cina (Shanghai)
27 aprile - Corea Sud (Yeongam) *
11 maggio - Spagna (Barcelona)
25 maggio - Monaco (Montecarlo)
01 giugno - Americhe (New Jersey) *
08 giugno - Canada (Montreal)
22 giugno - Austria (Spielberg)
06 luglio - Gran Bretagna (Silverstone)
20 luglio - Germania (Hockenheim)
27 luglio - Ungheria (Budapest)
24 agosto - Belgio (Spa-Francorchamps)
07 settembre - Italia (Monza)
21 settembre - Singapore (Marina Bay)
05 ottobre - Russia (Sochi)
12 ottobre - Giappone (Suzuka)
26 ottobre - Abu Dhabi (Yas Island)
09 novembre - Stati Uniti (Austin)
16 novembre - Messico (Città del Messico) *
30 novembre - Brasile (Interlagos)
*Non ancora confermate