Quando si stanno per spendere oltre due milioni di euro su una vettura che diventerà un oggetto da collezione perché prodotta in soli 33 esemplari, è logico pensare con attenzione a come configurarla. I fortunati clienti dell'Alfa Romeo 33 Stradale, però, non hanno dovuto contare solo sulla loro immaginazione: la casa ha sviluppato un software che consente di personalizzare in tempo reale l’auto, mostrando i risultati su uno schermo. Per farlo, i 33 collezionisti hanno dovuto recarsi, spesso anche più volte, a Torino, dove è stata allestita una sala apposita con anche campioni di materiali, cerchi e quant’altro.

Le possibilità sono enormi: già solo per la carrozzeria si può scegliere fra uno “scudetto” moderno o un “vintage”, fra sfoghi d’aria posteriori (quelli accanto ai fanali) neri, in tinta o assenti (in quest’ultimo caso l’auto sembra più lunga) e fra tre tipi di prese d’aria all’estremità del cofano motore. Dopo, si possono scegliere il colore (letteralmente qualunque, anche su campione) ma anche le scritte, il logo e perfino richiedere qualcosa di esclusivo, come dei numeri sulle portiere. Poi ci sono i cerchi. Questi sono disponibili in tre disegni: “vintage” a 12 fori (simili a quelli dell’Alfa Romeo 33 Stradale originale del 1967), moderno a cinque o “racing” a tre. Quest’ultimo non era previsto in origine ma è nato dalla richiesta di un cliente.

E la personalizzazione continua dentro, dove è possibile optare per pelle (nel qual caso si deve indicare perfino la tinta dei profili laterali), Alcantara o un mix dei due, con colori a scelta. Per gli inserti nella plancia, i comandi e la consolle centrale si può optare per la fibra di carbonio o del metallo. Questo è offerto con tre diverse lavorazioni e in una tinta argentea o una più dorata.
A questo si aggiungono le richieste “extra”: un cliente ha richiesto una presa a 12 volt fra i sedili per ricaricare il suo cellulare e usarlo come navigatore, dato che non aveva intenzione di sfruttare quello dell’auto. Il display, infatti, è a scomparsa e, quando è a vista, a dire del cliente “rovina” il design della plancia. Se le possibilità sono infinite, non è comunque detto che vengano tutte approvate: ogni auto deve essere deliberata da un apposito comitato della casa, per evitare accostamenti troppo “arditi” o non coerenti con la storia del marchio.

Assistiti dagli specialisti dell’Alfa Romeo abbiamo potuto provare a configurare una 33 Stradale secondo i nostri desideri. Siamo partiti dal colore, una reinterpretazione pastello e più accesa dell’azzurro Nuvola (un’originale tinta cangiante offerta anche nella 156), abbinato a cerchi vintage argento (abbiamo escluso a priori quelli neri, che avrebbero fatto sembrare le ruote più piccole). Abbiamo anche ridotto al minimo l’uso della fibra di carbonio a vista (la carrozzeria è di questo materiale e c’è anche chi ha chiesto di lasciarla tutta “nuda”) e optato per pinze dei freni di un giallo squillante. Un abbinamento forse non convenzionale ma, d’altra parte, ci è stato raccontato che già diversi clienti hanno chiesto di cambiare l’ordine che avevano fatto poiché il rosso della carrozzeria scelto all’inizio li aveva già “stancati”. Dentro, invece, siamo rimasti più sul classico: solo metallo e pelle bicolore, nera e cuoio naturale. E voi, come l’avreste fatta?
























