ARIA DI VIGILIA - Mancano ormai solo un paio di mesi alla presentazione della nuova berlina
Alfa Romeo Giulia (il nome non è ancora confermato) fissata per il 24 giugno presso il rinnovato museo della casa ad Arese. Della nuova berlina del Biscione si è detto molto, ma sempre a livello di indiscrezioni, visto che il riserbo da parte dell'Alfa Romeo è totale. Non si sono nemmeno visti in circolazione muletti con la carrozzeria definitiva: come si vede nella
foto sopra è impiegata quella della Ghibli adattata. Ma si sa che la piattaforma a trazione posteriore è tutta nuova, che le dimensioni saranno intorno ai 470 cm, che ci saranno nuovi motori 2.0 a 4 e 3.0 a 6 cilindri, quest'ultimo di derivazione Ferrari-Maserati, con potenze fino a 400 CV, che ci sarà anche la trazione integrale, che sarà costruita a Cassino e che arriverà nelle concessionarie nella primavera del
2016.
STRATEGIE IN CANTIERE - Insomma ce n’è abbastanza per ragionare su come affrontare la nuova fase che attende il marchio e su che cosa fare per sostenere al meglio in quello che vuole essere come un ritorno in grande stile. Dell’argomento ha cominciato a parlare anche il responsabile del marketing del gruppo FCA negli Usa, Olivier François, in un’intervista al periodico Automotive News Europe.
SPAZI PER L’ALFA - “Gli automobilisti americani ed europei cominciano a manifestare un pizzico di stanchezza per le auto di prestigio tedesche e per le loro emule giapponesi, che hanno analoga impostazione” ha affermato François, facendo intendere di vedere un buon spazio di manovra per la proposta Alfa Romeo, mirante notoriamente a collocarsi nella fascia alta del mercato.
CONOSCIUTA NEGLI USA - Oltre alle sue sensazioni personali (sicuramente supportate da qualche ricerca di mercato) François ha anche rivelato un dato significativo: “quando abbiamo iniziato a vendere le Fiat, i sondaggi ci dicevano che solo l’8% degli americani sapeva che Fiat era un marchio automobilistico. Questo era il punto di partenza. Ora con l’Alfa Romeo tale conoscenza è tra il 30 e il 40%”. E questo è senz’altro un motivo di ottimismo. E sappiamo quanto l'Alfa conti sul mercato americano per raggiungere le vendite che si è prefissa per la nuova famiglia di vetture in via di sviluppo.
VOGLIA DI QUALCOSA DI NUOVO - Ma probabilmente sarà soprattutto sulla percezione dei marchi che il marketing Alfa Romeo lavorerà per il lancio dell’Alfa Romeo. Secondo François, si sente sempre più spesso dire “sì, le auto tedesche sono le migliori, hanno una bella immagine, sono importanti, ma insomma, cìè chi cerca qualcosa di nuovo”. Un “nuovo” che dovrebbe essere rappresentato dall’Alfa Romeo. A dar forza al ragionamento c’è l’indubbio apprezzamento che il made in Italy riscuote per quanto concerne il design e lo stile.
FIDUCIA IN SÉ STESSI - Nella prospettiva della nuova stagione dell’Alfa Romeo, una tale valutazione può essere molto importante, perché può dare sicurezza e fiducia. Certamente però c’è bisogno che il prodotto deve avere gli attributi giusti per affrontare la missione di andare a intercettare quella “stanchezza” per il made in Germany, ammettendo che davvero ci sia una clientela che ne ha abbastanza di Stelle, Eliche ed Anelli.