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Audi Q7: per l'Asia l'ibrida a benzina

16 aprile 2015

La Q7 e-tron 2.0 TFSI per ora è riservata ai mercati asiatici, mentre in Europa arriverà la ibrida-diesel.

Audi Q7: per l'Asia l'ibrida a benzina
IBRIDA A BENZINA - In attesa dell'Audi Q7 e-tron 3.0 TDI, basata su un motore diesel accoppiato a un elettrico e commercializzata all'inizio prossimo anno in Europa, in occasione del Salone di Shanghai l'Audi presenta una  più tradizionale variante ibrida della suv appena rinnovata: il motore termico è il noto 2.0 TFSI a benzina, accoppiato a un'unità elettrica collocata nell'alloggiamento del cambio tiptronic a 8 marce. La potenza complessiva è di 367 CV; la trazione è integrale.
 
FISCO DOCET - Per adesso, stando all'Audi, l'Audi Q7 e-tron 2.0 TFSI quattro è dedicata ai soli mercati asiatici, tra cui Cina, Giappone e Singapore, prima di essere installato su altri modelli - in primis, la nuova A4 prevista per il 2016 dopo un cospicuo numero di ritardi. Questa Q7 ibrida è figlia della tassazione favorevole alle auto con cilindrata inferiore ai 2 litri in vigore in buona parte dei Paesi asiatici.
 
MODALITÀ SOLO ELETTRICA - La potenza del motore elettrico è di 128 CV, l'autonomia dichiarata in modalità zero emissioni è pari a 53 km, quella complessiva di 1.020. Il consumo combinato secondo il ciclo di omologazione cinese è di 40 km/litro (con il consueto caveat relativo al ruolo del motore elettrico in materia), le emissioni di CO2 pari a 60 g/km. 
 
SI RICARICA VELOCEMENTE - La velocità massima, secondo l'Audi, è di 220 km/h; verosimilmente fulminee le riprese, grazie a una coppia massima pari a 700 Nm; l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 5”9. Il pack batterie è composto da un'unità agli ioni di litio da 17,3 kWh, costituita da 168 celle individuali: è collocato sotto al bagagliaio, sottraendo capacità di carico. La ricarica avviene in 2 ore e mezza grazie a una tecnologia bifase, che permette di arrivare a un valore di 7,2 kWh.
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Ritratto di Andrea Ford
16 aprile 2015 - 18:22
Leggevo un intervista, molto interessante, al presidente di Lexus Europe, Alain Uyttenhoven, il quale sulle ibride plug-in ha le idee molto chiare: "Toyota è stata la prima a farsi sotto con Prius Plug-in. Come Lexus, potremmo partire in ogni momento, ma per quel che stiamo osservando le ibride plug-in funzionano solo nei Paesi in cui ci sono incentivi molto consistenti. Senza questi, bisogna aggiungere tra i 7 e i 10 mila euro al listino solo per avere delle batterie più grandi, senza contare l'aumento del peso, attorno ai cento chili. A differenza delle batterie delle ibride, inoltre, gli accumulatori delle plug-in hanno una longevità limitata: in Europa ci sono dei taxi Prius che viaggiano tra i 500 mila e il milione di chilometri. Se le leggi e le norme di alcuni Paesi cambiassero potremmo muoverci subito, ma ora le plug-in non sono la soluzione migliore."