Completamente rinnovata nel 2015 e ulteriormente "rinfrescata" nel 2019, l’Audi Q7 ha linee tese e squadrate che la fanno apparire filante, per quanto le dimensioni siano davvero importanti (505 cm di lunghezza). Oltre che davvero ben rifinito, l’abitacolo è generoso di spazio anche nella zona posteriore (con sovrapprezzo, c’è la versione a 7 posti) e piuttosto pratico: il divano scorre longitudinalmente di 13 cm e si può ripiegare per formare un piano di carico privo di gradini lungo oltre 2 metri. In quanto ai motori, è disponibile un sei cilindri a V turbodiesel, abbinato a un cambio automatico a 8 marce e alla trazione integrale, che sviluppa 231 o 286 CV. Entrambe le motorizzazioni sono omologate come ibride, anche se il motorino d’avviamento (che fa da alternatore per ricaricare la batteria al litio nei rallentamenti) non fornisce potenza direttamente alle ruote. Alleggerita di oltre 300 kg rispetto al modello della precedente generazione, l’Audi Q7 può essere resa più maneggevole acquistando il sistema di sterzata integrale, che agisce (con movimenti di pochi gradi) anche sulle ruote posteriori. Nulla da eccepire sul comfort: l’abitacolo è insonorizzato a dovere e, se la vettura monta anche le sospensioni adattative (optional), sembra di viaggiare su un tappeto volante; gli ammortizzatori pneumatici consentono pure di ribassare l’assetto di 3 cm a velocità elevata e di rialzarlo di 6 cm in off-road. Anche se non esclude la necessità di integrazioni a pagamento, la dotazione di serie dell’Audi Q7 è adeguata, e comprende pure la frenata d’emergenza automatica a bassa velocità e il limitatore di velocità in discesa (utile sui fondi viscidi o innevati). Fra i principali optional, i sedili climatizzati, il volante con regolazione elettrica, l’head-up display, il sistema di parcheggio automatico e l’assistenza al mantenimento della propria corsia di marcia.