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Auto cinesi: un altro passo verso i dazi UE

Pubblicato 07 marzo 2024

La Commissione Europea ha annunciato di avere le prove delle sovvenzioni governative cinesi verso i costruttori locali, che avrebbero facilitato le esportazioni verso l’Europa.

Auto cinesi: un altro passo verso i dazi UE

LA COMMISSIONE HA LE PROVE - Da tempo i costruttori cinesi sono sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori dell’Unione Europea, per valutare se i veicoli elettrici provenienti dal paese del dragone abbiano ricevuto incentivi capaci di alterare la concorrenza. Dopo diversi mesi di indagine, la Commissione Europea ha dichiarato di aver trovato le prove di sovvenzioni da parte del governo cinese, che avrebbe così favorito l’esportazione di tali veicoli verso nostro Continente. La Commissione ha dichiarato che giovedì 7 marzo inizierà le registrazioni doganali delle importazioni di veicoli elettrici cinesi, il che significa che da quel momento potrebbero essere colpiti da dazi retroattivi qual'ora ne venisse decisa l'introduzione.

BOOM DI VEICOLI DALLA CINA - Tra i sussidi erogati dal governo cinese ai costruttori locali ci sarebbero il trasferimento diretto di fondi, potenziali trasferimenti diretti di passività, la rinuncia di tasse statali e forniture pubbliche di beni o servizi per un prezzo inferiore al valore effettivo. Da ottobre 2023 a gennaio 2024 sono stati importati 177.839 veicoli dalla Cina, con un aumento dell’11% rispetto al periodo ottobre 2022-settembre 2023. Numeri che la Commissione considera critici a causa di “importazioni massicce in un tempo relativamente breve”. Se le importazioni cinesi continuassero al ritmo attuale, le case automobilistiche della UE potrebbero subire un calo delle vendite e dover ridurre la produzione: “Ciò inciderebbe negativamente sull’occupazione e sulla produzione complessiva” dei produttori europei, ha affermato la Commissione.

CONTROMISURE - Eventuali dazi potrebbero essere istituiti già da luglio, come analizza Giuseppe Sabella, direttore del centro studi Oikonova: “Sicuramente l’Europa non starà a guardare. Più volte Ursula von der Leyen ha parlato di dazi sia per orientare il consumo sul prodotto locale sia perché si ritiene anche che i prodotti di importazione possano essere penalizzati anche dal punto di vista delle condizioni ambientali e sociali dei paesi di origine”. Per questo i costruttori cinesi stanno prendendo delle contromisure, in primis portando la produzione direttamente sul territorio europeo come farà la BYD, che dal 2026 produrrà le proprie vetture anche in Ungheria. 

PECHINO NON CI STA - L’indagine sulle sovvenzioni statali cinesi alle proprie case automobilistiche fa parte di un più ampio sforzo da parte dell’Europa per proteggere la propria produzione e le linee di approvvigionamento locali, in particolare per settori chiave come quello dei semiconduttori e dei prodotti farmaceutici. Il governo di Pechino non ha preso bene la notizia, avviando a sua volta a mo’ di ritorsione una propria indagine sul brandy importato dall’Europa.



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Ritratto di Alfiere
7 marzo 2024 - 10:00
2
Costruiscono con un decimo del nostro costo del lavoro, ma di quale concorrenza parliamo? Mettete sti dazi.
Ritratto di Cancello92
10 marzo 2024 - 16:48
Infatti. aggiungerei inquinando il triplo. Io metterei i dazi ove possibile a qualsiasi prodotto costruito dando diritti ai lavoratori inferiori ai nostri
Ritratto di Vadocomeundiavolo
7 marzo 2024 - 10:04
Non ammettono che i Cinesi hanno vinto il mercato e hanno paura. La storia si ripete.
Ritratto di Trattoretto
7 marzo 2024 - 10:29
"vinto il mercato" (???) ... "la storia si ripete" (???) son scappati di nuovo i no brain dalle topaie telegram
Ritratto di Edo-R
7 marzo 2024 - 10:35
@trattoretto si parla di rischio potenziale, non si può non considerarlo.
Ritratto di Trattoretto
7 marzo 2024 - 14:30
Secondo me i dazi andavano messi già 20 anni fa, quando lì lo sfruttamento della manodopera e il menefreghismo ambientale erano ancora più spudorati, e davano un vantaggio competitivo molto maggiore di adesso. Comunque meglio tardi che mai, anche se ora pagheremo un prezzo per vincere il gioco di ricatti cinese.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 15:00
3
Ah, si. 20 anni fa, proprio quando i produttori europei cominciavano a fare fabbriche tra Cina, Polonia, Marocco, Colombia, Serbia e Turchia. Non credo che la situazione di un cinese sia differente dalla situazione di un polacco. Abbiamo voluto il capitalismo? Il ricatto è diverso, il ricatto è: noi europei comandiamo e vi schiavizziamo come negr, voi non azzardatevi a ribellarvi, imparare e costruire. Impariamo un po' di storia, apriamo libri di micro e macro...
Ritratto di Road Runner Superbird
7 marzo 2024 - 15:21
L'europeo cattivo e schiavista è solo retorica, anche gli altri sono schiavisti e cattivi. Dove non ci sono gli europei a sfruttare, ci sono russi e cinesi e loro sono ancora peggio. Almeno l'occidente è democratico, puoi dissentire, opporti e criticare. Non ci sono buoni e cattivi, solo opportunità e un pianeta da controllare. E sono contento di essere nato da questa parte del mondo.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 16:04
3
Non è retorica, è il capitalismo. L'occidente reprime l'oriente da anni. Siamo cattivi noi, sono cattivi i cinesi, sono cattivi gli americani. Non si salva nessuno. Prova a fare un tweet contro Mattarella, con parole forti ma senza contrasto nella legge, e domani ti trovi la DIGOS in casa. Ma questo è altro discorso. Il punto è che è molto semplice andare in terre emergenti a produrre a 3 lire per poi bloccarli quando si industrializzano e fanno investimenti. E' più giusto fare mea culpa e lavorare in arbitrio di libero mercato: volete entrare nel mercato? avete concorrenza e vi facciamo concorrenza. I dazi nel mondo globale sono assolutamente inutili e sopratutto dannosi. Se la Cina bloccasse per un mese le esportazioni in Europa faremmo 2-3 mesi di recessione, perché ogni singolo oggetto di massa è prodotto o interamente in Cina o con pezzi cinesi. E siamo tutti contenti di essere nati qui, ma il discorso era diverso
Ritratto di Road Runner Superbird
7 marzo 2024 - 17:26
A me sembra che invece l'occidente abbia arricchito l'oriente. Gli americani dal dopoguerra hanno subito puntato su Giappone e Corea rendendole potenze economiche, ora stanno facendo lo stesso con gli Indiani. I cinesi è dagli anni '70 con le zone economiche speciali che hanno usufruito del know how occidentale per diventare la prima potenza manifatturiera. Piuttosto siamo stati stupidi ad investire in un Paese che poi sarebbe stato il più nostro grande concorrente/avversario. Qui accuso pure io le nostre industrie e i nostri politici che hanno fatto solo i loro interessi, anziché avere una visione strategica. Abbiamo arricchito gli altri impoverendoci noi.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 17:47
3
Si, abbiamo arricchito l'Oriente, ma come? Servendoci della manodopera, della posizione strategica, delle aziende. Cane mangia cane. Fare una guerra doganale ora, che la Cina è in difficoltà economica(l'economia basata sulle economie nostre gli va stretta) è un suicidio. Invece di tenerceli buoni gli vai a fare un dispetto immotivato, sopratutto in virtù della loro posizione di assoluto rilievo mondiale sulla produzione di batterie, che noi europei amiamo. Se questi cambiano modello economico e ci abbandonano fidati che l'Europa muore entro 2 generazioni e si torna a stati sovrani.
Ritratto di Road Runner Superbird
7 marzo 2024 - 18:08
Noi della manodopera, loro delle competenze e conoscenze. A quest'ora andrebbero in giro ancora in bici, usando il riso come moneta di scambio. Ora che sono autosufficienti, o quasi (i brevetti dei semiconduttori sono ancora appannaggio di aziende europee, americane e soprattutto taiwanesi) sono diventati particolarmente assertivi. E non solo sul piano economico, ma anche territoriale e militare. E quando una dittatura è in crisi, stempera sempre facendo guerre. Dunque la Cina è un paese da contenere. Purtroppo solo adesso si è preso coscienza, ma finalmente sembra esserci essere un cambio di paradigma. Almeno tentare in tempo, prima che la bolla cinese scoppi.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 18:20
3
La questione è più complessa. Se funzionasse così allora Europa e USA dovrebbero buttare l'atomica sulla Russia, sull'Asia intera e sull'Africa. Se ci siamo sviluppati noi per primi, li abbiamo usati, come fai a contenerli? Il mondo globale l'abbiamo voluto noi, lo ripeto e sottolineo. Tutti sapevano che la Cina sarebbe diventato un problema globale, ma nel frattempo ci abbiamo lavorato. Quindi il "contenere" è assolutamente impossibile con la situazione ereditata da 100 anni di delegazione e risparmio. La stessa cosa vale per altri continenti e paesi. Gli africani son contenti di farsi schiavizzar o di stare sotto il dittatore di turno, ma toccherà a loro. E gli indiani? Sono 1 miliardo e stanno facendo investimenti massicci in ogni settore. Che dovremmo fare? Chiudere i rubinetti a qualsiasi azienda che li assume? Non possiamo più fare niente, questo è il punto. Cominciare una guerra quando stiamo male in casa è autogoal, e volerlo è ancora più pericoloso
Ritratto di Road Runner Superbird
7 marzo 2024 - 19:27
Fin'ora sono nordcoreani e russi che minacciano di bombardare con le atomiche gli occidentali. Con questo ragionamento da perdenti siamo sconfitti in partenza. Sono anni che perdiamo influenza e asset a causa di questa retorica. Nel Mar Rosso ci facciamo tenere in ostaggio da quattro scappati di casa con armi rudimentali, perché attaccandoli potremmo offendere la sensibilità di qualcuno. Siamo a questi livelli. Il post-storicismo è la causa dei nostri mali.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 21:07
3
Guarda che anch'io la penso come te. Poi mi domando una cosa: ma perché dobbiamo essere noi i fortunati? Cosa abbiamo fatto negli ultimi 20 anni per essere fortunati? Niente. Il benessere lo hanno costruito i nostri genitori, e noi figli lo stiamo distruggendo giorno per giorno. L'atomica sull'Asia e sull'Africa non risolve i problemi di base: distruggendo quei paesi noi siamo finiti. Chi torna in fabbrica? nessuno. Quando dobbiamo analizzare il mondo dobbiamo tener conto che l'Occidente non produce più e non vuole produrlo, perché siamo sviluppati e puntiamo sulla tecnologia. Ergo non possiamo fare niente nel concreto. Buttare l'atomica agli altri significa buttarcela addosso.
Ritratto di Road Runner Superbird
8 marzo 2024 - 01:02
I nostri genitori non hanno costruito il benessere, né hanno goduto, in parte. Come lo hanno goduto anche i nostri nonni, pienamente, fin troppo, sperperando e lasciandoci con le briciole e un futuro incerto. Tu mantieni le pensioni di gente andata in pensione a 50 anni, con un potere d'acquisto doppio del tuo e con un ricco patrimonio. Se sei fortunato avrai una pensione misera a 70 anni. Chi ha fatto grande il paese è stata la generazione del dopo guerra, coloro che l'hanno vissuta e hanno ricostruito tutto. Statisti e industriali nati a inizi '900, morti negli anni '90, quando è iniziato il tracollo.
Ritratto di Lele_1998
8 marzo 2024 - 11:49
3
Sarà. Anche se fino a ieri tra facciate, 110 e superbonus lo Stato italiano ha bruciato 135 miliardi. La cosa bella? Le stime sono ancora sbagliate e ci sono ancora crediti, quindi la cifra continuerà a salire fino al 2027. Se ci aggiungiamo gli incentivi auto solo 2024 siamo ad altri 950 milioni, quindi quota 136 miliardi di euro spesi tra 2019-2024, un pelo di più rispetto alle baby pensioni. Soltanto che ora 136 miliardi arrivano quasi a quota 10% del PIL, all'epoca molto era molto meno. Siamo sicuri che son loro ad averci lasciato poco? O siamo noi che da quel poco che abbiamo ricevuto non stiamo facendo nient'altro che distruggere? Questa la domanda essenziale. La cui risposta, secondo me, è diversa: nel dopoguerra si è costruito, le aziende sono andate in mano ai nostri genitori, noi stiamo distruggendo. Sono 10 anni che sappiamo bene che l'INPS è insostenibile, nessuno fa niente; non siamo buoni a creare, abbiamo per forza bisogno dei paesi emergenti. Il fatto che ci possano ricattare con energia, nucleare, batterie, materie prime e instabilità economica è frutto della stupidità nostra. Siamo noi ad aver svenduto gli asset principali. Il governo sta facendo un pacchetto di privatizzazioni assolutamente inutile, ma nessuno dice niente. Di nuovo, tutti i danni principali li stiamo facendo noi.
Ritratto di Road Runner Superbird
8 marzo 2024 - 11:56
Tu sei del 1998, io sono se del 1990. Ai governi non ci vedo 30enni, ma 50 e 60-70enni. Generazione di baby boomer, al massimo X. Sono loro a continuare a fare danni. Fino all'ultimo.
Ritratto di Lele_1998
8 marzo 2024 - 17:55
3
Inverti le ultime due cifre :=), siamo praticamente coetanei. Propongo l'agree to disagree, però bella e civile discussione. Grazie per gli spunti e per la discussione pacata
Ritratto di Road Runner Superbird
9 marzo 2024 - 00:24
È reciproco! Alla prossima ;)
Ritratto di AndyCapitan
9 marzo 2024 - 15:27
4
....non son d'accordo...sono quelli nati nel dopoguerra ad aver sviluppato industrialmente l'italia...i nonni del 1900-1930 facevano i primi passi uscendo dalla mezzadria agricola...l'economia italiana e' sempre stata in ritardo rispetto a quelle tedesche e anglosassoni!
Ritratto di Road Runner Superbird
8 marzo 2024 - 01:07
L'atomica comunque è l'estrema ratio, lo scopo delle atomiche è puramente la deterrenza. Solo i pazzi minacciano di usarle realmente. La politica americana riguardo le atomiche è il No First Strike. Le impiegherebbero solo se attaccati con altre armi atomiche. La politica russa invece è quella di usare le atomiche per qualsiasi minaccia, anche convenzionale e qui le interpretazioni sono molteplici. Dunque semmai ci sarà una guerra nucleare, di sicuro non la inizieranno gli occidentali.
Ritratto di Santhiago
7 marzo 2024 - 17:16
Raccontaci di questo ti libri di micro e macro Perché faccio capire come tu possa contestare le azioni contro il dumping
Ritratto di Santhiago
7 marzo 2024 - 17:17
*faccio fatica a capire
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 17:28
3
E allora apri il Sole24ore e vai indietro nel tempo. Vedrai che la Fiat ha ricevuto miliardi e miliardi di lire, vedrai che ogni costruttore ha ricevuto miliardi di euro per ricerca e sviluppo in maniera assolutamente regolare. Forse dimentichi che Stellantis ogni 6 mesi piange chiedendo milioni, loro non fanno dumping? Quando minacciano chiusure di fabbriche ottenendo ciò che vogliono stanno lavorando a libero mercato? Vogliamo parlare del dumping fiscale che hanno i brand europei? Fate una guerra ideologica contro la Cina, ma dovremmo guardarci allo specchio. Quando è nata FCA per far scappare i dindini in Olanda nessuno disse niente. Quando c'è stata la fusione nemmeno. Quando VW si è alleata con SAIC e FAW per produrre a meno nessuno ha detto niente. Quando Audi e VW hanno aperto fabbriche e gli altri costruttori hanno delegato ai cinesi la produzione di pezzi nessuno ha detto niente. Voi veramente volete pensare che sia possibile approfittare di altri a tempo indeterminato? Il dumping che stanno facendo è la punta dell'iceberg rispetto a ciò che abbiamo fatto noi. Tutto si riduce a voler fare numeri e non margine. Ah, poi, come valuti gli incentivi sulle auto elettriche che stiamo facendo noi? Boh, non so. Mi sembra illogico quanto il superbonus e il 110. Ma qui nessuno lo vuole dire
Ritratto di Santhiago
8 marzo 2024 - 22:01
Apprezzo il tentativo di raccogliere vari esempi di inefficienze industriali. Però, probabilmente, non sai esattamente cosa sia il dumping cinese. O, per qualche motivo che non conosco, cerchi di difenderlo. Comunque, tra parentesi, visto che parli di Sole24h, se lo leggi anche tu avrai letto spesso parlare di dumping da parte della Cina.....o riesci a negare anche questo? Un abbraccio
Ritratto di Lele_1998
8 marzo 2024 - 22:16
3
Perché non ci sono i presupposti di dumping, cosa che un paio di giornalisti seri del sole(gli unici che hanno detto che il problema dell'automotive sono i costi) sottolineano nella linea editoriale +. Per il dumping il presupposto è la sovvenzione statale: esiste in Cina, ma l'abbiamo creata noi Europei e la facciamo anche oggi. Secondo presupposto: politica commerciale aggressiva. Dove ci sarebbe esattamente? Quanti marchi hanno importato i cinesi rispetto a quelli che hanno? Stanno importando meno del 10% della produzione domestica, il nulla assoluto. Terzo presupposto del dumping: devi portare la prova che ci sia un reale prezzo inferiore di produzione. E qui la questione si complica: pensi che l'operaio di ercolano, quello turco e quello cinese guadagnino allo stesso modo nelle rispettive economie? Non penso proprio. La Panda prodotta ad Ercolano quanto costa a stellantis? 6000 è anche tanto. Anche perchè le tasse Stellantis non le paga, come qualsiasi corporazione. Quindi il prezzo finale non si alza di chissà quanto. Se la Panda venisse prodotta in Cina quanto costerebbe? Facciamo 4; poi devi aggiungere i costi per l'export, e sei a 4.5 a unità prodotta. Non è dumping se non c'è esportazione in logica politica predatoria. Dumping è la Francia che produce vino a 1 ed esporta massicciamente, 50%+1 del totale export, a 10 dove il vino viene prodotto a 10 e venduto a 19. La quota dell'export cinese nel mondo ha superato quella giapponese, ma è un numero marginale. Sono venuti meno tutti i presupposti di dumping. Altro concetto per parlare di dumping: produco a meno, esporto a meno, stabilisco un monopolio o duopolio e poi alzo i prezzi. Ma basta guardare il venduto e ci si rende conto che vendono solo auto economiche, quindi il problema non si pone, dato che la Panda costa sempre più ad un prezzo di produzione sempre minore. La soluzione a questo presunto dumping(che dumping non è per mancanza di sottostante) è semplicissima: abbassare i prezzi. Ma ovviamente l'Europa vuole, assieme ai CEO, la botte piena e la moglie ubriaca :D. Capirai anche tu che sono tutte scuse e mosse politiche per giustificare i fallimenti che pagano i consumatori. Che nel frattempo pagano la stessa Panda 18.000 euro
Ritratto di Lele_1998
8 marzo 2024 - 22:19
3
Pomigliano d'arco, pardon*. Ancora peggio dato che vanno avanti a camorra e preghiere.
Ritratto di jonnybee85
8 marzo 2024 - 05:37
Se l’ho avessero fatto 20 anni fa, magari non saremo in questa situazione. Ma tieni presente che tante anche le nostre imprese hanno giovato e non poco produrre in Cina anziché in Europa. Questa fa intendere che anche a noi ha fatto comodo come aziende Europe. Perché produciamo in Cina a costo inferiore con profitti alle stelle e zero dazi. Se li mettessero ( e sarebbe ora) anche le nostre aziende che producono in Cina non avrebbero più convenienza. Così magari ritornerebbero a produrre in Europa.
Ritratto di AndyCapitan
7 marzo 2024 - 17:44
4
O-T-T-I-M-O!!!!....i dazi ci vogliono!!!!...io avrei messo il 30% ma ci accontenteremo del 20....vanno contrastati questi cinesi...io li avrei messi anche 30 anni fa su tutta la porcheria che esportavano da noi....
Ritratto di Santhiago
8 marzo 2024 - 22:03
Esatto, sia per dumping sulle esportazioni che per quello sociale
Ritratto di Cancello92
10 marzo 2024 - 16:51
Con gli stipendi medi cinesi e la tutela per l'ambiente media cinese anche noi potremmo produrre a basso costo. Anche se poi fossero piu bravi non non dobbiamo tutelare il migliore dobbiamo tutelare i nostri interessi comunque
Ritratto di forfEit
7 marzo 2024 - 10:16
Sarà ma qui ad oggi la Panda non teme alcuna concorrenza cinese, poi certo se si deve margi-margi-marginare, allora alziamo le mani
Ritratto di Spock66
7 marzo 2024 - 10:20
Mah..giusto combattere la concorrenza sleale, ma dato che a questi dell'UE delle fabbriche auto non importa nulla, dato che sono loro stessi a farle fallire imponendo regole assurde che non ci sono nel resto del mondo, in una misura protezionistica non vedo tanto la protezione dell'industria quanto quella di evitare che le auto (termiche o elettriche) costino poco..e' chiaro e lo ha anche scritto 4ruote nero su bianco, l'obiettivo e' cancellare la motorizzazione di massa, un 30% potra' permettersi le auto e un 70% andra' con i mezzi pubblici..l'obiettivo e' chiaro e ve lo dicono in faccia, basta aprire gli occhi e smettere di scorrere su Instagram o TikTok...
Ritratto di Oxygenerator
7 marzo 2024 - 10:59
Sono convinto anch’io di questa idea. Ma non credo vogliano cancellare la motorizzazione di massa, ma semplicemente diminuirla, laddove possibile. Perchè ad oggi è diventata immobilità di massa in alcune zone, soprattutto cittadine. Io invertirei le cifre. Sarebbe sufficiente. Se il 40 % va di mezzi pubblici, il 60 % troverà strade percorribili, e non sabbie mobili, dalle quali non si sa a che ora uscire. I miei colleghi partono per fare 20 minuti di strada, un’ora e un quarto prima per traffico e ricerca parcheggio. Siamo all’assurdo. D’altronde trenord è un ipotesi, non un treno affidabile. Quindi chi viene da fuori è fottutoo.
Ritratto di Goelectric
7 marzo 2024 - 12:53
Ti consiglio di rispondere ai tuoi colleghi come fai con gli utenti del blog: per venti minuti vai a piedi o prendi il bus!! Forse su un blog è piu facile, non rischi il vaffa, ne un sonoro sganassone, LEONE(da tastiera)
Ritratto di Oxygenerator
7 marzo 2024 - 13:19
Il fatto di conoscere i problemi, non vuol dire farmene carico. I miei colleghi hanno scelto, non tutti ma parecchi, di andare fuori città per avere case più grandi o spazi più aperti e teoricamente più puliti. Pur restando nel posto di lavoro in centro città. Quindi è loro responsabilità. Quindi non parlano di questo problema quando sono presente io, perchè sanno già perfettamente come la penso. Hai scelto ? Paghi le tue scelte. Non le devo pagare io. E non è questione d’essere leoni da tastiera ma di farsi carico delle proprie responsabilità. Hai scelto di vivere a Como o a Cantù mentre hai il lavoro a Milano ? Dovrai adeguare orari e tempi. Non m’interessa se ti devi alzare alle 4 di notte per iniziare alle 6 del mattino. Lo sapevi. Sapevi anche che i costi sarebbero aumentati del trasporto, e del prezzo della benzina non me ne frega un kazzo. Mi dispiace di più per chi non ha scelto, ma ha solo trovato momentanea mente lavoro in città, venendo da fuori. C’è differenza.
Ritratto di Trattoretto
7 marzo 2024 - 10:26
Pure i dazi su quegli obbrobri. Vogliono infierire.
Ritratto di forfEit
7 marzo 2024 - 10:36
Sarà, visto quante ne stanno a circolare qui, anche l'effetto "normalizzante" del vederne tante (fondamentalmente ZS) ma ad esempio le MG non sono nulla di tragico (direi, imho, ben peggio la Kona, scusandomi con gli eventuali estimatori/possessori). Al limite, le ZS, un po' scialbe(?) e dal sapore di già visto (leggasi Mazda precedenti generazioni), ma già una 600 (almeno dalle foto) non mi sembra tanto messa meglio in tal senso, o lo stesso un'equivalente pari suv vw.
Ritratto di Edo-R
7 marzo 2024 - 10:29
Però una conseguenza possibile potrebbe essere l'aumento dei prezzi di tutti i beni prodotti in Cina/ dazi di esportazione, con conseguenze dirette sui nostri mercati, visto che il globo ha delocalizzato lì. Cane mangia cane. Quindi occorre valutare bene.
Ritratto di Trattoretto
7 marzo 2024 - 10:36
Intanto valutiamo che cane NON mangia cane
Ritratto di MS85
7 marzo 2024 - 10:36
Perché oggi pensi che il mercato cinese sia libero per i costruttori stranieri?
Ritratto di Santhiago
7 marzo 2024 - 17:18
Bene, così forse torniamo a comprare e produrre prodotti occidentali validi, e non robaccia cinese scadente
Ritratto di markb
7 marzo 2024 - 10:45
Chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.
Ritratto di marcoveneto
7 marzo 2024 - 10:59
Bastava non proclamare l'auto elettrica la salvatrice del mondo (in Europa) e questa invasione non ci sarebbe stata probabilmente, poichè come know-how motoristico i cinesi sono (o erano?) molto indietro. Quindi ci siamo fatti un clamoroso autogol (con buona pace dei vari marchi europei che hanno svenduto le conoscenze motoristiche ai cinesi, tipo Volvo).
Ritratto di Trattoretto
7 marzo 2024 - 14:41
Certo certo come continuare a costruire mongolfiere quando gli altri stanno sviluppando aerei a reazione e registrano i relativi brevetti. Così quando avranno auto elettriche competitive, e non manca molto, tale è il ritardo tecnologico europeo che non ci sarà nessun ridimensionamento della produzione europea, i costruttori europei chiuderanno direttamente bottega.
Ritratto di Santhiago
7 marzo 2024 - 17:20
Perché secondo te gli europei compreranno le inaffidabili auto elettriche cinesi che, disinnescato il dumping cinese, costeranno il doppio delle auto europee? Mah..
Ritratto di marcoveneto
8 marzo 2024 - 08:57
Perchè avremmo dovuto forzatamente passare all'auto elettrica? Per salvare il pianeta? Per riempirci di batterie esauste da qui a 15 anni? Non sono contro il progresso, ma all'imposizione, la quale ha favorito praticamente solo cinesi e americani (Tesla) in Europa.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
7 marzo 2024 - 11:23
metti i dazi e loro ti fanno pagare le batterie 20 volte tanto, poi come la mettiamo? l'elettrificazione (forzata) è e sarà la rovina dell'industria automobilistica europea insieme a tutto quello che ne conseguirà... basterebbe che gli europei evitassero di comprare auto cinesi e la questione si risolverebbe velocemente, ma invece no, le lucine colorate e i maxi schermi attirano gli ebeti
Ritratto di Santhiago
7 marzo 2024 - 17:21
Poi, eventualmente, usiamo le batterie prodotte in occidente.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 11:41
3
Che ridere signori... Gran parte di voi si dimentica che le prime collaborazioni e joint venture con i cinesi sono nate prima del 2010. Pensavate che sarebbero rimasti a fare gli schiavi negr a vita? Certo che no. Toccherà ai turchi, ai serbi, ai polacchi. Siamo noi europei che siamo andati in terra loro per risparmiare e importare a 2.3 del prezzo originale. Siamo noi europei che abbiamo dato ai cinesi il know-how, e ora che sono pronti, non tanto per i propulsori ma per l'elettrico, dobbiamo solo accettarlo. Mossa più stupida l'Europa non può farla. Chi produce le batterie? Quali sono le aziende che estraggono litio? Sono tutte cinesi, quelle principali e quelle che contano. L'Europa ha voluto l'elettrificazione forzata per eliminare la mobilità privata? Allora si deve adeguare e dovete capire che l'auto elettrica è un asset di proprietà cinese. Se bannano le vendite di Tesla in Cina le azioni Tesla crollano in 10 giorni. Ma questo non lo volete capire perché fate finta che il dragone sia cattivo, mentre noi europei siamo bravi. Non è mai stato così. O si torna indietro sull'elettrico e i dazi sono accettati, oppure mi auguro vivamente una guerra commerciale con l'UE perdente. I burocrati non li ha votati nessuno ma decidono per tutti.
Ritratto di Quello la
7 marzo 2024 - 11:58
Secondo me bisogna capirsi: cosa vogliamo? Auto con prezzi più bassi o proteggere l'industria (e i lavoratori e l'indotto)? Scelta non facile, ma che in moltissimi altri ambiti è già stata fatta, con il consumatore sugli scudi.
Ritratto di Tistiro
7 marzo 2024 - 12:33
Secondo me se metti i dazi la gente non si scaraventa sulle europee. Se non hai soldi non compri. Le cinesi vanno bene per risparmiare, ma se diventano piu costose tal clientela non compra nè cinese nè europeo. Aspetta e aspetta e andrà sull usato quando lo scotch sul tuo rottame non tiene piu..
Ritratto di ciurbis
7 marzo 2024 - 12:24
2
ma non sono i cinesi che per primi mettono dazi sull'importazione di auto dall'EU? direi che come minimo dovremmo fare altrettanto... se non ci pensa l'italiota medio che comprando DR o MG ci diamo la zappa sui piedi (oltre a fare la figura del vorrei ma non posso) è giusto che qualcuno più illuminato di noi ci metta una pezza!
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 12:43
3
La Cina non ha mai imposto dazi su nessun veicolo importato. Ci sono state, al massimo, questione relative ai propri canoni per l'immatricolazione. Es: il cybertruck non è approvato. Tra le auto più vendute in Cina, negli ultimi 10 anni, ci sono numerosi marchi europei: VW, Audi, BMW. Includendo gli altri anche Nissan, Honda e Toyota. L'auto più immatricolata, da 3 anni, è la Model Y. Negli ultimi 5 anni immatricolano più auto cinesi che importate. L'italiota medio è chi compra la panda a 17.000 sentendosi fiero, chi compra la nuova Passat che di VW ha solo motore e telaio. L'italiota è quello che non vede che la BMW ormai produce ogni singola cosa per piacere ai cinesi. Rivedete i canoni perché state pregando affinché la persona media non possa più permettersi l'auto, che è esattamente ciò che vuole l'Europa.
Ritratto di Doraemon
7 marzo 2024 - 12:28
Uno stato (quello cinese nella fattispecie) è liberissimo di aiutare le proprie produzioni. Se poi il prezzo che ne esce anche per le esportazioni è minore, tanto meglio per i consumatori. È assurdo leggere tutti questi commenti di consumatori che vogliono i dazi. Ma cosa volete pagare le auto ancora di più di quel che già costano?? Riguardo le auto europee, sono loro ad essere sovraprezzate! Oltre che vetuste e indietro tecnologicamente. E le poche che sono all’avanguardia costano una fucilata senza offrire di più, nella sostanza, di quelle cinesi. Parlando di elettrico, le batterie sono cinesi, i motori sono fatti in Cina. Se i cinesi si arrabbiano, e lo spero a sto punto, e mettono a loro volta i dazi sulle auto europee e fanno pagare di piu le batterie agli stranieri, sarà la fine del mercato dell’auto europeo. Cioè al posto di farseli amici l’Europa li tassa! Dimenticando che ormai in un mercato cosi globalizzato i dazi portano solo ulteriori problemi.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 12:37
3
Lascia stare. Ormai hanno perso il senno. Sotto ogni articolo di presentazione tutti, incluso io, ci lamentiamo dei prezzi fuori da ogni logica, della qualità che anno per vanno va giù per alzare i margini. Poi quando si parla dei cinesi, che un paio di auto oneste le hanno effettivamente importate a discapito di 80 ciofeche, subito impazziscono. Se gli vai a dire che i cinesi ci hanno prodotto roba per 10 anni, hanno avuto regalata Volvo, stanno per comprare silenziosamente LR-Jaguar con Geely-Tata impazziscono. Non vogliono capire che la colpa del loro futuro successo è nostra. E se l'unico modo per avere auto di massa è supportare i cinesi, tra qualche anno inizieranno a farlo anche loro, perché una Panda a 17.000 euro è un crimine
Ritratto di MS85
7 marzo 2024 - 14:44
I dazi per le vetture europee ci sono già. Non penserete mica che ci sia un libero scambio coi cinesi. Siamo noi che abbiamo i confini aperti. Fa paura l’idea che aumenti il prezzo delle auto? Dovevamo pensarci anni fa quando abbiamo regolamentato le immatricolazioni. A questo punto tanto vale bilanciare i rapporti.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 14:53
3
La storia dei dazi cinese è una fake news che circola da più o meno 5 anni. Per quanto sia difficile trovare dati affidabili dalla Cina, non esistono dazi o limitazioni di vendita di auto ex Cina. Quindi non diciamo bugie. Se non fosse per la Cina la Model Y starebbe a prendere aria sui piazzali, dato che ne vendono più li che in America e in Europa. E' comodo andare in terre straniere per non pagare manodopera, comodo chiudere quando gli abbiamo insegnato il mestiere e dato il know-how. Bilanciare i rapporti? Bilanciare i rapporti significa chiudere i rubinetti alle elettriche, dato che il market cap di aziende che lavorano all'estrazione di litio e produzione di motori elettrici ce l'hanno loro.
Ritratto di MS85
7 marzo 2024 - 17:16
Ah ok, quindi dato che a te non risulta allora non esistono, chiarissimo.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 17:21
3
Allora dai la fonte. I dazi imposti dalla Cina riguardavano la guerra fatta da Trump, quindi dazi sull'import-export verso gli States, che l'Europa ha comunque pagato ma marginalmente. Se cerchi le auto più vendute in Cina trovi auto non cinesi, come da 20 anni. Poi, libero scambio? Informati, siamo stati noi a fare joint-venture e aziende CON i cinesi, che i cinesi pian piano hanno rilevato in maniera assolutamente cristallina. Se Volvo è stata venduta a Geely era perché non c'era nessun altro acquirente, non c'era il cinesino con la glock puntata sugli altri marchi. Qualunquismo esagerato su una retorica europea finta.
Ritratto di MS85
7 marzo 2024 - 17:58
Abbiamo avuto dazi al 25% per una vita finché non li hanno abbassati al 15% 4-5 anni fa. Non è un segreto di stato. Secondo te per quale motivo siamo andati a creare JV da loro? Perché ci divertiva lavorare con colossi che ragionavano con logiche statali e con i quali condividere know-how gratis o forse, dico forse, perché era l’unico modo di produrre localmente ed aggirare i dazi? Quello è un mercato non libero. Ora, per quanto possa piacerci il libero mercato, dal momento che con la regolamentazione europea sulle immatricolazioni l’abbiamo abbandonato da tempo, e visto che dobbiamo confrontarci con paesi che vivono di pianificazione sostanzialmente statale, non vedo alcuno scandalo ad adeguarci
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 18:14
3
I dazi di cui parli sono dazi in senso lato, li chiamamo così per comodità. Erano CT con 3 basi di calcolo. Era al 25% sul valore tipo 20 anni fa, poi abbassato al 25% sul totale(peso reale minore del 10%), ora al 15% con calcolo composto, che comunque non influisce come un dazo in senso reale al 15%. Questo è il motivo per cui la guerra doganale con gli States ha avuto ripercussioni enormi: non erano CT ma veri e propri dazi doganali. Se parli con chi fa import-export dalla Cina, ed è onesto, ti dice che non ha mai influito massicciamente. Quest'imposta, oltre ad appartenere ai veicoli, appartiene ai beni di lusso, che in Cina non si potevano manco permettere fino a 5 anni fa. Per noi aliquota marginale che pesava ben poco, calcolando la tassazione praticamente nulla sul venduto in Cina. Sul libero mercato: ma perché, il nostro è un libero mercato? Stellantis e Renault sono i moderni PCI e PSI: fanno finta di litigare ma sono la stessa cosa, hanno stabilito un duopolio sulle autovetture low-cost e media gamma, con il silenzio europeo che non vigila nemmeno sulla possibile e discussa alleanza tra i due proprio per emarginare i cinesi. E' libero mercato questo? A sto punto spero veramente che la Cina si adegui chiudendo i rubinetti sulle batterie, a quel punto vediamo quanto il nostro mercato è libero e quanto siamo green e globalisti
Ritratto di MS85
7 marzo 2024 - 19:48
Guarda, se vuoi invece che dazi li chiamiamo canederli, sempre soldi sono che devi pagare per poter vendere. Così come sei de facto costretto ad entrare in una JV se vuoi produrre. Per quanto riguarda il mercato delle vetture accessibili, qualsiasi altro costruttore europeo oggi può entrare, ma magari il fatto che stiamo tassando in proporzione soprattutto questo segmento di mercato un qualche impatto sulla presenza di player c’è. Poi ok, sono d’accordo che il libero mercato vero sarebbe bellissimo. Ma allora facciamo una bella cosa: rimuoviamo la regolamentazione fiscale che grava sulla tipologia di alimentazione, limitiamoci a fissare i limiti sugli inquinanti. L’E7 facciamolo rafforzato invece che diluito. Tagliamo le sovvenzioni su qualsiasi alimentazione e poi vediamo quanti competitor cinesi resistono veramente.
Ritratto di Lele_1998
7 marzo 2024 - 21:10
3
Con il modus operandi del libero mercato che hai citato non muoiono solo i cinesi. Moriamo anche noi. Io non capisco perché non volete capire questo: senza finanziamento pubblico e senza incentivi pubblici le auto non si vendono più e non vengono prodotte. Stellantis, oggi, a fronte di 18 miliardi di utile piange miseria, figuriamoci cosa succede rendendo il mercato realmente libero. Questo bisogna capire: stiamo facendo cane mangia cane.
Ritratto di Road Runner Superbird
7 marzo 2024 - 19:30
La "guerra fatta da Trump" era in risposta allo squilibrio dei dazi cinesi verso i prodotti USA. Con la Cina basterebbe applicare un principio di reciprocità. Le auto straniere in Cina sono prodotte in Cina, quindi sono prodotti nazionali e sono joint venture con aziende e quindi con lo stato cinese.
Ritratto di AndyCapitan
7 marzo 2024 - 17:52
4
...ci sono delle priorita' per l'europa....una di queste e' quella di non farsi invadere dalle auto cinesi.... dazi...dazi ...dazi a go go!
Ritratto di Goelectric
7 marzo 2024 - 12:34
Ma dai? E da quando l Ue fa gli interessi nostri??
Ritratto di Alsolotermico
7 marzo 2024 - 22:43
Da quando hanno capito che.. non verranno più eletti nelle nuove elezioni europee che si terranno quest'anno. Così non potrai attaccarli..nel dire che non hanno fatto un buon lavoro nel garantire i nostri interessi.
Ritratto di Tistiro
7 marzo 2024 - 12:36
Certo che questa europa di incompetenti ha una faccia più tosta delle frolline di santa lucia
Ritratto di Er sentenza
7 marzo 2024 - 12:40
Considerato che le auto "europee" hanno almeno il 50% dei componenti che arriva dalla Cina e che molti ci hanno pure delocalizzato la produzione dei loro bidoni elettrici....non resta che farsi grasse risate.. lol! Meno male che in Italia non abbiamo uno Stato che regala soldi ai costruttori nazionali....buahahahahah
Ritratto di IloveDR
7 marzo 2024 - 12:51
3
è sintomo di una cronica debolezza dell'Occidente, per millenni abbiamo invaso e sottomesso le altre culture e ora ci si chiude a riccio perché incapaci ad affrontare la concorrenza...morti!!!
Ritratto di Road Runner Superbird
7 marzo 2024 - 15:32
"Per millenni a abbiamo invaso e sottomesso le altre culture". Ma se abbiamo per millenni subito invasioni e occupazione da parte di fenici, persiani, arabi, turchi, mongoli. Il mondo e la storia sono FATTE di popoli che si espandono. O sei forte e ti espandi o sei debole e vieni conquistato. È sempre stato così. In Mongolia hanno eretto da poco una statua a Gengis Khan. Noi occidentali siamo gli unici stupidi a sputare sulla nostra storia ed abbattere i nostri monumenti. Stiamo andando verso l'autodistruzione. E gli altri ridono.
Ritratto di IloveDR
7 marzo 2024 - 17:03
3
Il Pianeta uno è...cosa vuoi chiuderti come 1000 anni fa se è tutto globalizzato
Ritratto di forfEit
7 marzo 2024 - 19:29
Eppure per le questioni co2->clima l'effetto campana di vetro (continentale) pare venga ritenuto ben che valido come concetto
Ritratto di Mbutu
7 marzo 2024 - 12:53
Rifugiarsi nel sovranismo sarebbe deleterio. Ci sono altre leve per controbattere agli aiuti di stato e, soprattutto, per incentivare i costruttori degli altri continenti a venire a produrre in Europa.
Ritratto di CalogeroSiciliano
7 marzo 2024 - 14:15
Siiiiiiii, dazi dazi dazi a più non posso contro il prodotto estero. Bisogna esclusivamente comprare prodotti made in Italy, per sostenere le nostre imprese ed essere orgogliosi patrioti. Ora bisogna anche tassare chi compra e chi ha comprato un'auto costruita al di fuori del nostro paese, e bisogna farlo senza nessuna pietà. VIVA IL MADE IN ITALY!
Ritratto di gainfranco
7 marzo 2024 - 15:44
Prima vogliono la globalizzazione, randellate ai contrari ! poi quando non conviene più stop ! ma quanti aiuti ha avuto la FIAT ? ha portato i guadagni dove ?? e le perdite ? Quanti prodotti vengono fatti dai nostri industriali in Cina ? loro si e gli automobilisti no ?
Ritratto di alex_rm
7 marzo 2024 - 16:05
L’unica soluzione è mettere dazi che renderanno economicamente poco competitive in europa le auto importate dalla cina,come hanno fatto i cinesi che hanno costretto i produttori europei(insieme a società cinesi che hanno acquisito le conoscenze)a produrre in cina a causa dei dazi altissimi. Anche i giapponesi costrusciso negli usa le auto che vendono lì è così bmw e mercedes che costruiscono negli usa i suv che vendono e li importano anche in europa
Ritratto di Dzan
7 marzo 2024 - 16:08
Ridicoli, prima portano le commissioni tutte dove costa meno, poi si lamentano e pensano ai dazi
Ritratto di Ilmarchesino
7 marzo 2024 - 16:13
3
La Cina per ritorsione potrebbe bloccare l esportazione di tutto ciò che serve alle case europee per costruire motorini elettrici. Oramai gli abbiamo regalato il.mervato per cui il danno è fatto.speriamo solo che negli anni i loro prodotti siano almeno affidabili visto che altra scelta nn si ha ,escluso il premium
Ritratto di Gordo88
7 marzo 2024 - 18:08
1
Dopo mesi e mesi di indagini lamitica ue ha trovato le prove di quello che già tutti sapevano ed ora metteranno dazi, verrebbe da dire meglio tardi che mai.. ma questo non salverà comunque le case europee se in futuro le bev dovessero prevalere, la speranza è che i cinesi verranno a fare qualche stabilimento in europa e così saremo noi a dover chiedere lavoro a loro..
Ritratto di Illuca
7 marzo 2024 - 18:36
Ormai l'Europa é terra di conquista
Ritratto di alex_rm
7 marzo 2024 - 21:14
Si sono svegliati un po’ tardi questi della ue,oramai i buoi sono già scappati
Ritratto di Alsolotermico
7 marzo 2024 - 22:33
Quando hai fatto scappare la maggior parte dell'aziende nel paese più grande dell'Asia orientale...dove la manodopera e le materie prime costano poco... quando gli hai dato il monopoli in tutto e ormai importi la maggior parte della componentistica e anche del prodotto finito dal loro paese.. l'Ue che fa?..se ne esce in ritardo e decide che forse è ora di mettere dei dazi doganali. Beh che dire.. un'ottimo lavoro!.. Tanto se ci saranno delle ritorsioni contro..a farne le spese saremo noi poveri consumatori.. come sempre!!!!.
Ritratto di Kappa18
8 marzo 2024 - 02:07
Certo che queste cose mi fan ridere per non dire peggio. Sono 20 anni che la Cina cresce e migliora nella tecnologia ogni anno, e questi se ne accorgono quando i buoi sono scappati da tempo. Il declino industriale europeo e' evidente da un ventennio abbondante a favore di quello asiatico. Ditemi un solo brand rimasto Europeo che fa tecnologia. Dai televisori, smartphone, computer ecc... Quindi totale dipendenza dagli altri e facciamo pure i fighi volendo mettere dei dazi su un prodotto, dove la Cina ha facolta' di farcela pagare con gli interessi su mille altre cose. Ridicoli.
Ritratto di Marcorder
8 marzo 2024 - 03:56
Capisco difendere la produzione ... ma non se significa permettere ai costruttori nostrani di continuare a macinare utili rapinando gli automobilisti con listini deliranti ...
Ritratto di CR1
8 marzo 2024 - 06:59
dazi altissimi a tutto il made extra UE fine della globalizzazione /// perchè solo sulle auto?? ////
Ritratto di TDI_Power
8 marzo 2024 - 08:51
Il problema non sono le auto cinesi che costano poco ma le nostre che hanno prezzi fuori controllo da rapina, qua ormai si viaggia sui 40-50mila per auto medie da famiglia in Italia dove ì'inflazione altissima e stipendi bassi, ovvio che poi le cinesi hanno successo
Ritratto di AZ
8 marzo 2024 - 09:01
Molto bene.
Ritratto di AlvolANO
8 marzo 2024 - 09:22
Non ci sono dazi che possano servire se le case costruttrici Europee vogliono suicidarsi in termini commerciali rinunciando a due secoli di innovazione e progresso a favore di una mobilità elettrica in cui non sono leader e non possono esserlo
Ritratto di Snom 320
8 marzo 2024 - 09:27
I dazi andrebbero estesi a tutti gli articoli che provengono dalla Cina per salvaguardare quel poco di industria che rimane nel nostro paese.
Ritratto di TDI_Power
8 marzo 2024 - 12:33
La miriade di aziende europee che producono in Cina che facciamo?
Ritratto di alex_rm
9 marzo 2024 - 13:09
Se ne torneranno a produrre in europa
Ritratto di Tony Catrame
8 marzo 2024 - 15:51
Ma che anacronismi! L'antiliberismo ha condizionato le attività produttive tutte, sull'intero pianeta, in modo devastante. I dictat delle produzioni uniche concepite arrecano alle economie in fase di globalizzazione danni irreparabili e hanno già provocato la preclusione di innumerevoli forme di sviluppo, e continueranno a farlo indefinitamente. Invece di curare e salvaguardare la sola produzione occidentale, bisognerebbe creare aperture decoloniali e con culture ancora razzializzate, esattamente come accade per le aperture transgenere, ovvero che superino le dicotomie maschio/femmina, adulto/bambino, uomo/animale, occidente/oriente. Chiedendo finalmente aiuto alle teorie ultraliberistiche mainstream canalizzate, ci libereremo dal metro di giudizio unico ed imposto, da sempre cattivo consigliere e connaturatamente assassino: l’uomo.
Ritratto di GiaZa27R
10 marzo 2024 - 22:51
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Ma perché erano necessari ispettori e indagini. Tutte le aziende importanti sono statali Zante nn ci prendiamo in giro. È giusto che anche loro seguano norme e leggi dello stato dove vogliono esportare altrimenti stessero pure a casa loro
Ritratto di GiaZa27R
10 marzo 2024 - 22:52
4
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