QUATTRO PUNTATE - Le auto classiche possono rappresentare una buona opportunità di investimento, tuttavia per rendere profittevole una passione è opportuno conoscere questo settore, che indubbiamente richiede molta competenza, oltre che un certo rigore culturale. Approfondiremo questo tema in quattro puntate, così suddivise: approccio, ricerca, acquisto, restauro. Nei primi due articoli cercheremo di rispondere ad alcune domande più semplici come ad esempio muovere i primi passi. Nel nostro viaggio tra le classiche ci siamo fatti accompagnare da Paolo Olivieri, esperto del settore con una grande esperienza, direttore in passato di Milano Auto Classica e curatore nell’ultima edizione dell’esposizione per i 70 anni della Porsche.
DEVE SIGNIFICARE QUALCOSA - Paolo Olivieri ci racconta che la regola aurea per i neofiti è una sola, declinabile in tre punti: comprare quello che ci piace, che ci appartiene, che ci provoca in emozione. “Comprare quello che ci piace significa che ogni volta che aprirò il garage la vettura prescelta incontrerà sempre i miei gusti in termini di linee, colori e prestazioni, quindi anche se rimanesse in famiglia più del previsto sarebbe sempre un piacere averla. Un brutto oggetto che può sembrare un bell’investimento viene sempre vissuto male e con distacco, ergo non utilizzato”. Olivieri ci racconta che è necessario anche un rapporto di appartenenza con l’auto: “che ci appartiene significa che fa parte dei sogni della nostra gioventù, che abbiamo sempre visto da piccoli nel vialetto del vicino e sempre desiderato. Sconsiglio una Fiat Balilla ad un giovane di venticinque anni per quanto l’esemplare possa essere perfetto”. Un buon investimento, oltre che piacevole e “nostro”, deve provocare anche emozione. “L’auto deve suscitare in noi il cosiddetto risveglio dei sensi che una vettura d’epoca deve provocare a differenza dell’appiattimento delle vetture moderne che usiamo quotidianamente” aggiunge Paolo Olivieri.
UN OTTIMO INVESTIMENTO - Fatte queste doverose premesse e passando ad analizzare l’auto classica come opportunità di investimento, il nostro esperto ribadisce che queste auto rappresentano effettivamente un’ottima opportunità in termini di ritorno economico. “L’acquisto di una vettura classica si è rivelato negli ultimi 10 anni il miglior investimento a medio-lungo termine possibile, di gran lunga migliore di qualsiasi rendimento ottenuto da strumenti finanziari tradizionali e addirittura più performante di arte contemporanea, gioielli antichi e orologi. Per questo il termine alternative investment riferito alle classic car è sempre più frequente nei grandi fondi d’investimento e addirittura suggerito da banche private dai nomi molto conosciuti”.
COME INIZIARE? - Il nostro esperto ci spiega che il primo passo per addentrarsi nel fantastico mondo delle classiche è quello di definire un budget di spesa preciso. “Bisogna definire un chiaro budget di spesa e un altro per il restauro e la messa in piena efficienza del mezzo calcolando sempre un 10% per gli imprevisti. Meglio iniziare sempre con vetture di ampia diffusione in modo da poter reperire più facilmente i ricambi e poter trovare un più nutrito numero di specialisti disposti a lavorare sulla vettura”.
COSA NON FARE - Una volta definito il budget, è opportuno sapersi orientare e sicuramente in un percorso verso l’auto classica ci sono delle cose che non bisogna assolutamente fare. “Da evitare la scelta di modelli rarissimi e o incompleti, il rischio è di rimanere a metà dell’opera dopo aver investito tempo, denari ed energie cercando inutilmente ricambi introvabili. Da evitare l’acquisto di vetture che hanno documenti poco chiari o incompleti, sempre consigliato un cronologico della storia della vettura ottenibile da qualsiasi agenzia pratiche auto con 25 euro. Soldi ben spesi per evitare ipoteche o qualsiasi gravame sulla vettura in oggetto”. Paolo Olivieri consiglia però di evitare anche auto che presentano elementi poco chiari. “Bisogna evitare di acquistare auto che hanno numeri di telaio o motore poco chiari, abrasi o con caratteri non conformi all’originale. Questo fattore penalizza il valore della vettura ma può anche celare pezzi o telai rubati, in questo caso si rischia di incappare nell’incauto acquisto con spiacevoli risvolti penali”. Altro elemento da prendere assolutamente in considerazione quando si acquista una classica è la “storia” del suo restauro. “Bisogna evitare l’acquisto di auto che, pur presentando un restauro a nuovo, quindi fiammanti di aspetto, non forniscono una documentazione fotografica accurata dello stesso dalla A alla Z. Con gli attuali mezzi tecnologici a disposizione è veramente semplice documentare le fasi dello stesso”.
LA LEGGE CI TUTELA - Non tutti sanno che la legge tutela gli acquirenti anche nell’acquisto di un’auto classica. “Per fortuna la legge protegge gli acquirenti dai cosiddetti vizi occulti, cioè tutti quei difetti non visibili a occhio nudo al momento dell’acquisto (ad esempio un motore bloccato o con testata crepata, una carrozzeria con ruggine o stucco ben camuffata da strati di vernice). È infatti opinione diffusa, ma sbagliata, che il venditore si liberi da qualsiasi responsabilità con la fatidica frase “vista e piaciuta “ al momento della vendita. Lui è pienamente responsabile penalmente dei vizi occulti che possono poi emergere in caso di restauro ed è tenuto a rispondere davanti al giudice di pace che si può convocare in tempi rapidi”.
AFFIDARSI AD ESPERTI - Il settore dell’auto classica è un campo minato, dove bisogna muoversi con cura. Paolo Oliveri consiglia di affidarsi a consulenti esperti del settore. “Le sopracitate voci sembrano a prima vista barriere insormontabili, sono invece la quotidianità per i consulenti ed esperti del settore a cui affidarsi in caso di acquisto di una storica. Per ogni macchina infatti serve un’accurata analisi documentale/tecnica/meccanica prima di arrivare ad una giusta valutazione e oltre a questo non esiste un’auto uguale all’altra, ovvero sono davvero molteplici i fattori che fanno oscillare sensibilmente il prezzo di due vetture apparentemente simili”.
Le altre puntate dello speciale sulle auto classiche