L’ORA DEI GIUDICI - Nella miriade di dichiarazioni, prese di posizione e polemiche valutazioni anche in Italia la vicenda “
dieselgate” della
Volkswagen è entrata nei palazzi di giustizia. Bisogna usare il plurale perché indagini in materia sono state avviate in due procure della Repubblica: quella di Torino e quella di Verona. Questo oltre all’inchiesta aperta dall’Antitrust volta a verificare la correttezza del comportamento della Volkswagen.
INQUINAMENTO E TRUFFA - Nel capoluogo piemontese il giudice Raffaele Guariniello, da anni impegnato in cause di tematica ecologista, ha aperto un fascicolo per verificare se quanto emerso circa i motori turbodiesel Euro 5 del gruppo Volkswagen possa configurarsi il reato di disastro ambientale. Il giudice Marco Giulio Schinaia della Procura veronese invece ha avviato un’indagine che ha come ipotesi il reato di frode in commercio, essendo state vendute auto dichiarate con caratteristiche non corrispondenti alla realtà.
AZIONI COLLETTIVE - Sul fronte delle iniziative dei consumatori è da segnalare che Altro Consumo ha comunicato di aver avviato una class action nei confronti della Volkswagen Italia. Questa segue un'analoga iniziativa intrapresa dal Codacons la scorsa settimana.