NOTIZIE E DUBBI FERRAGOSTANI - Nella logica delle cose italiane, Ferragosto non è certo un momento per grandi avvenimenti; in nessun campo e meno che mai in economia. Però ormai si vive tutto in modo globalizzato, e anche il 14 agosto vanno prese seriamente notizie che in altri tempi sarebbero state etichettate come manovre speculative. Nel caso specifico si tratta delle voci della possibile acquisizione del gruppo FCA da parte di una casa cinese. Lo ha scritto Automotive News e subito l’ambiente ha reagito: alla Borsa di Milano il titolo FCA è passato da 9,82 euro (registrato alle 9,30) a 10,36 euro alle 15,00, con un incremento del 5,5%.
UNA PROPOSTA E PIÙ INTERESSAMENTI - L’indiscrezione di Automotive News che ha innescato la fibrillazione azionaria del titolo FCA riferisce di una proposta di acquisto da parte di un gruppo automobilistico cinese. Offerta però respinta dalla FCA perché l’importo ventilato sarebbe stato troppo basso. Lo stesso articolo però aggiunge che recentemente anche altri due costruttori cinesi avrebbero svolto dettagliate indagini per valutare la fattibilità e la congruenza dell’acquisizione del gruppo italo-americano. Si tratta di indiscrezioni e come tali non sono state commentate dai vertici FCA, ma la Borsa come si è visto ha reagito prontamente.
INCONTRI - Non voci ma dati reali sono invece le notizie di una visita alla sede americana del gruppo FCA da parte di dirigenti cinesi, e di una analoga missione in Cina da parte di una delegazione di manager FCA. In questo secondo caso la casa interlocutrice è la Great Wall. Al momento comunque non ci sono notizie sui contenuti di questi incontri.
VOLONTÀ GOVERNATIVE - Sempre secondo quanto pubblicato nelle ultime ore, l’eventuale trattativa di cessione riguarderebbe le attività dei marchi Jeep, Ram, Dodge, Chrysler e Fiat, lasciando fuori dall’operazione l’Alfa Romeo e la Maserati. Sul versante opposto, la prospettiva dell’ingresso dell’industria automobilistica cinese è in sintonia con le volontà espresse dal governo di Pechino, che hanno sollecitato i costruttori cinesi ad acquistare case straniere. La strategia sostenuta dal governo centrale mira ad avere a disposizione la necessaria esperienza ed il know how per produrre veicoli in grado non solo di soddisfare le aspettative del mercato cinese, ma anche di andare alla conquista di nuovi spazi all’estero.
POSSIBILE DEJA VU - Va anche detto che non è la prima volta che circolano voci del genere. Nel maggio del 2016 si verificò una situazione analoga, in cui l’interesse per la FCA venne attribuito al gruppo GAC, il quale poi smentì la cosa. E di nuovo voci di interessamenti cinesi per Fiat Chrysler si sono diffuse a gennaio del 2017.