Nel “portafogli tecnologico” del gruppo PSA c’è già un sistema ibrido, quello utilizzato per le Peugeot 3008 e 508 e per la Citroën DS5: un motore termico (a gasolio) spinge le ruote anteriori, mentre quello elettrico dà trazione all’asse posteriore. Una tecnologia utile, ma non proponibile sulle auto piccole, perché richiede l’ulitizzo di costose e pesanti batterie. In questo caso la soluzione potrebbe essere l’Hybrid Air, che sfrutta olio e aria ad alta pressione. Ce ne ha parlato il responsabile del progetto, Karim Mokaddem (foto in alto).
Hybrid Air. Il nome dice già molto…
Sì, il nostro Hybrid Air utilizza un motore a benzina, il 1.2 VTi da 82 cavalli, abbinato a un sistema che sfrutta l’energia immagazzinata in una bombola di aria compressa. Possono lavorare in parallelo grazie a un sistema di ingranaggi che funge anche da cambio a variazione continua di rapporto. Tutto è gestito da una centralina elettronica, per cui chi guida non deve far nulla.
Come lavorano i diversi componenti?
Ad alta velocità, come in autostrada, funziona solo il motore a benzina, mentre negli “stop&go” tipici del traffico cittadino il sistema ibrido continua a recuperare energia nei rallentamenti per rilasciarla in accelerazione.
In che modo lo fa?
Una pompa idraulica viene trascinata dalle ruote (grazie al sistema di ingranaggi) e manda in pressione dell’olio il quale a sua volta comprime l’aria all’interno di una bombola sotto il pianale. Questa lavora come una molla, che in accelerazione si espande spingendo l’olio ad alta pressione che aziona un altro componente: il motore idraulico. È lui a fornire più spinta alle ruote.
Quanta energia si riesce a gestire in questo modo
Non molta, però viene immagazzinata e rilasciata molto rapidamente. Così in frenata si riesce a recuperare fino al 95% dell’energia cinetica. Un valore non raggiungibile con i sistemi ibridi elettrici. E durante la spinta si riescono ad avere prestazioni paragonabili a quelle di un 1.6 turbodiesel, seppur per pochi secondi. Il vantaggio è che il recupero e rilascio di energia è molto frequente. Quindi alla fine il risparmio in termini di carburante è notevole.
Ci dà un ordine di grandezza?
Nel ciclo di omologazione previsto dalle norme europee si consuma fino al 45% in meno nella parte che simula l’utilizzo cittadino. E sull’intero ciclo la media è del 30%.
Altri vantaggi?
Il peso del sistema: 100 kg, che non sono molti se confrontati con le tecnologie ibride tradizionali. Ma soprattutto rispetto a queste ultime il costo si dimezza. Solo così si può pensare di applicarlo alle auto piccole.
Il sistema richiede una manutenzione, come il cambio dell’olio della parte idraulica?
La parte idraulica è progettata per l’intera vita della vettura, mentre sono previste delle ricariche di aria compressa. In media ogni 50-60.000 km. Ma non è costoso: è semplicemente azoto.
Quando vedremo l’Hybrid Air?
Pensiamo che entrerà nella produzione di serie nel 2016. Equipaggerà utilitarie e vetture poco più grandi.