SI CERCA UNA SOLUZIONE - A Glasgow, in Scozia, si tiene fino al 12 novembre 2021 la COP26, la conferenza dove si discute sul clima e sui cambiamenti climatici alla quale partecipano le 197 nazioni firmatarie della Convenzione quadro della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Un evento molto importante che riunisce tutti i leader mondiali, gli attivisti e i maggiori esponenti esperti di tematiche ambientali della comunità scientifica, e che è propedeutica per siglare un accordo sulle strategie da adottare per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
MOLTI NON FIRMANO - Tra le case automobilistiche che hanno firmato l’impegno (non vincolante) per eliminare le emissioni delle nuove auto entro il 2040 ed accelerare la transizione verso la mobilità elettrica troviamo Jaguar Land Rover, Ford, Mercedes, Volvo e BYD. Non hanno firmato alcuni tra i più grandi gruppi, come BMW, Renault, Hyundai, Stellantis, Toyota e Gruppo Volkswagen. Tra i paesi non firmatari Cina, Francia, Germania e Stati Uniti. Secondo il Financial Times il rifiuto di questi ultimi paesi a sostenere l'impegno è da ricercare nella preoccupazione circa la velocità di transizione verso i veicoli a zero emissioni in diversi mercati.
USA E CINA - Nelle ultime ore c’è stata comunque quella che sembra essere una svolta alla conferenza Onu sul clima di Glasgow. La Cina ha infatti annunciato la presentazione di un'iniziativa congiunta con gli USA per ridurre le distanze di vedute tra i due paesi relative alla lotta al cambiamento climatico e per accelerare. La prima data utile per il riavvicinamento è il 15 novembre, quando ci sarà l’atteso summit virtuale tra i due leader di Stato; Joe Biden per l’America e Xi Jinping per la Cina.
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