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Alla De Tomaso gli stabilimenti torinesi della Pininfarina

04 gennaio 2010

Attraverso un accordo con la Regione Piemonte, che ha finanziato l'operazione, la De Tomaso ha rilevato lo stabilimento Pininfarina di Grugliasco e i rapporti contrattuali dei suoi 900 dipendenti.

UN SITO STORICO - È stato siglato nei giorni scorsi l'accordo definitivo che prevede la cessione degli stabilimenti di Grugliasco della Pininfarina alla De Tomaso di Gian Mario Rossignolo. L'operazione rappresenta un passo importante per il risanamento della Pinifarina e porta a Torino una Casa storica dell'automobilismo come la De Tomaso (in foto una De Tomaso Guarà degli Anni 90).

CON I FINANZIAMENTI DEL PIEMONTE - I 14,4 milioni di euro che sono serviti a rilevare il sito industriale di Grugliasco (ad eccezione della galleria del vento) e i rapporti contrattuali dei 900 dipendenti della Pininfarina, sono stati erogati dalla SIT (Società investimenti e Territorio), una società della Regione Piemonte.

La Regione avrebbe finanziato l'operazione per favorire l'occupazione dell'area industriale alle porte di Torino e permettere alla De Tomaso di rilanciare un sito produttivo finora fortemente in crisi.

UN NUOVO POLO DELL'AUTO - “La firma”, ha sottolineato Gian Mario Rossignolo, presidente della De Tomaso, “apre un nuovo capitolo per l'industria automobilistica italiana perché diventa pienamente attivo il secondo polo produttivo automobilistico a livello nazionale che può già fregiarsi di uno storico marchio riconosciuto e stimato in tutto il mondo”

IL RILANCIO DELLA PININFARINA - L'accordo è stato commentato anche da Paolo Pininfarina, il presidente della Pininfarina. "In un anno difficile come il 2009, e nonostante un fortissimo calo dei volumi per noi abbiamo mantenuto gli impegni che proprio un anno fa avevamo assunto con le banche e, grazie a questi importanti accordi, abbiamo posto le basi per il rilancio della Pininfarina".

L'intesa prevede anche una collaborazine tra la De Tomaso e il Centro stile Pininfarina per lo sviluppo dei futuri modelli. Inoltre, la De Tomaso continuerà fino al termine del contratto le commesse produttive dello stabilimento di Grugliasco per l'Alfa Romeo e la Ford.

Gian Mario Rossignolo ha acquistato il marchio De Tomaso per rilanciarlo in grande stile. Secondo le indiscrezioni (leggete qui la news) il programma prevede di produrre una Suv di lusso con telaio in alluminio e finiture artigianali. Il nome scelto per l'auto sarebbe Tosca e la base meccanica dovrebbe essere quella della Ford Explorer (Suv tra le più vendute in America).



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Ritratto di Oscar
4 gennaio 2010 - 12:36
l'uscita di questa suv? però da un marchio da corsa ad una suv ispirante all'explorer, la conosco ed non ha niente di sportivo (ma questo non vuol dire che non è bella) però a cosa serve? la dr ha venduto il dr5 molto xk costa poco e ha tutto di serie, ma se si vede comparire un suv dal nulla, per lo + di lusso e di un marchio da corsa, mi lascia un po' perplesso
Ritratto di bravehearth
4 gennaio 2010 - 15:10
tutti bravi a rilanciare un'azienda con i soldi pubblici. Mi domando perchè il settore dell'auto deve avere questi privilegi. vedremo a quanta gente darà lavoro il signor rossignolo
Ritratto di TheNico
13 gennaio 2010 - 10:44
900 Torinesi e vicini....in più se il settore gira aumenteranno....i dipendenti. Una delle poche cose buone che stanno accadendo ora, sempre meglio di dare soldi alla Fiat che si sposta fuori dall'Italia. Ricorda che se la gente lavora, le tasse possono esser pagate da quest'ultimi, aumentando la ricchezza locale, che avrà un profitto su tale azione: abitanti più ricchi, regione più ricca...è un circolo virtuoso