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La Pininfarina cede lo stabilimento di Grugliasco

16 ottobre 2009

La Innovation in Auto Industry di Rossignolo ha acquistato i macchinari dello stabilimento di Grugliasco della Pininfarina. Produrrà una Suv di lusso per competere con BMW e Porsche.

SOGNO E RELTÀ - Presto, il sogno di Gian Mario Rossignolo, realizzare una Suv di lusso italiana, diventarà forse realtà. Infatti, l'imprenditore (ex presidente Telecom), ha siglato un accordo preliminare con la Pininfarina per la compravendita dello stabilimento di Grugliasco.

La IAI (Innovation in Auto Industry) che fa capo a Rossignolo, entro la fine dell'anno acquisterà tutti i macchinari del noto Gruppo di ricerca e progettazione torinese, mentre il sito di Grugliasco sarà ceduto alla FinPiemonte, società finanziaria della regione Piemonte.

Un'operazione che darà una "boccata di ossigeno" ai conti disastrati della Pininfarina e permettà a Rossignolo di portare avanti il suo progetto denominato GMI (Grandi Marchi Italiani). Vediamo i vantaggi dell'accordo per i due contraenti.

PININFARINA – Secondo il contratto, a fronte di circa 2 milioni di euro, il Carrozziere torinese cederà alla IAI i macchinari e gli impianti dello stabilimento di Grugliasco per l'attività di lastroferratura e di verniciatura di autoveicoli. Tranne quelli oggi utilizzati dalla Pininfarina per la produzione dell'Alfa Romeo Spider (foto in alto) e della Ford Focus CC.

La FinPiemonte finanzierà con circa 15 milioni di euro il sito di Grusgliasco. Questo verrà affittato alla IAI per 650 mila euro all'anno, dove 900 dipendenti assembleranno la Suv di Rossigonolo. Questi soldi permetteranno alla Pininfarina di pagare i TFR ai dipendenti, che verranno trasferiti, e saldare parte dei debiti che gravano sui bilanci del Carrozziere torinese.

Alla Pininfarina restaranno la galleria del vento e le due fabbriche di Bairo e San Giorgio Canavese, dove potrebbe essere ralizzata la BlueCar, l'auto elettrica realizzata in collaborazione con la Bolloré (leggi qui la news).

 

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Dalla Ford Explorer dovrebbe derivare la Tosca, la Suv di lusso di Rossignolo.



GRANDI MARCHI ITALIANI
– Con l'acquisizione dei macchinari della Pininfarina, la IAI potrebbe realizzare così il suo progetto (GMI), impiegando anche le risorse della Delphi di Livorno, azienda specializzata nelle lavorazioni meccaniche.

Il programma di Rossignolo è quello di produrre una Suv di lusso con telaio in alluminio e finiture artigianali. Il nome scelto per l'auto sarebbe Tosca e la base meccanica dovrebbe essere quella della Ford Explorer (Suv tra le più vendute in America).

La progettazione e l'assemblaggio della vettura avverrà a Torino, mentre i motori saranno prodotti a Livorno. Obiettivo della Tosca è quello di inserirsi nella “nicchia” di mercato delle Suv di lusso, dove dettano legge la BMW e la Porsche.

Sicuramente nei prossimi mesi sentiremo ancora parlare del progetto di Rossignolo. Intanto, la buona notizia è che grazie a questa operazione, tra Livorno e Torino, 1.100 dipendenti (900 a Grugliasco e 200 a Livorno) conserveranno il posto di lavoro.



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Ritratto di FED 88
16 ottobre 2009 - 11:09
finalmente dei dipendenti che nn perdono il posto di lavoro. Ma la suv di lusso italiana che marchio avra? (tra fiat, lancia e alfa)
Ritratto di Montreal
16 ottobre 2009 - 20:21
sempre parole...ma i fatti? vogliono competere con le tedesche ma non capiscono che x competere con i tedeschi, devono mettere cavalleria, trazione posteriore e dulcis infundo finiture!!!
Ritratto di Impreza2.0Rsport
17 ottobre 2009 - 18:01
Perchè secondo te per competere con i tedeschi cosa serve? Cavalleria: Collaborando con qualsiasi casa automobilistica un buon motore si trova Trazione Posteriore: ?!? Questa non l'ho capita! Un SUV a trazione posteriore?Ma un Integrale Permanente non saerebbe meglio?!? Finiture: Non so se hai letto l'articolo, ma si parla di assemblaggi e finiture artigianali...quindi di ottima fattura (Vedi Maserati)